Paola De Carolis, Corriere della Sera 07/09/2010, 7 settembre 2010
IL TE’ SIMBOLO INGLESE FINISCE IN POLONIA - «È
come girare il coltello nella piaga». Un pensiero per i 263 dipendenti della Twinings, gigante del tè inglese: sono stati licenziati, ma prima di andarsene dovranno addestrare i polacchi e i cinesi che, per tagliare i costi, prenderanno il loro posto. Nella Gran Bretagna della flessibilità succede anche questo: un bastione del Made in England con trecento anni di storia che sposta la produzione all’ estero e, con senso pratico quasi sorprendente, chiede ai dipendenti di aiutare le new entry a imparare il mestiere. Per il sindacato Usdaw si tratta di una mossa senza precedenti. «C’ è molta rabbia, molto risentimento ed è comprensibile», ha detto la portavoce Jayne Shotton. «La Twinings non ci ha mai consultato. Una cosa è rassegnarsi al fatto che il proprio lavoro vada a un polacco, un’ altra doverlo addestrare». Dei 263, alcune decine hanno già fatto sapere che preferiscono terminare prima piuttosto che trovarsi faccia a faccia con i neoassunti. La Twinings, hanno sottolineato, può tenersi i sei mesi di stipendio promessi a chi si presterà all’ umiliante prova. La decisione di mettere fine alla produzione del tè presso la fabbrica di Andover, annunciata l’ anno scorso, aveva provocato sconcerto anche in parlamento. C’ è poco, dopotutto, più inglese del tè. Ventidue deputati avevano firmato una mozione contro il trasferimento in Polonia. La campagna, nonostante anche il grande traffico su Internet, non ha avuto l’ esito desiderato e ora la tabella di marcia prevede la chiusura entro il settembre 2011 e due ondate di arrivi di personale dall’ estero, la prima già la settimana prossima. Ad Andover rimarrà solo il packaging. Per il resto, il tè più amato d’ Inghilterra perderà una parte della sua «inglesicità».
Paola De Carolis