James Freeman per "The Wall Street Journal" da "Milano Finanza", 8 settembre 2010
L’OPERATO DI JULES KROLL
L’agente investigativo divenuto famoso per essere riuscito a risalire ai fondi neri di dittatori deposti, ha acquistato Lace Financial, la società che analizza le condizioni di salute delle grandi banche.
Kroll ha intenzione di sfidare le tre grandi agenzie di rating del mondo: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.
Allora, riuscì a risalire a centinaia di milioni di dollari che l’ex presidente delle Filippine, Ferdinand Marcos, e la moglie Imelda avevano rubato ai propri concittadini e occultato in ogni dove, compreso il settore immobiliare di Manhattan. Kroll lavorò pro bono per il Congresso, ma la pubblicità diede lustro al marchio Kroll, che a Wall Street aveva già iniziato a guadagnare credito.
Kroll ottenne poi incarichi ancora più esclusivi, come il contratto firmato con il governo iracheno nel 1990 per rintracciare il patrimonio di cui si era impossessato Saddam Hussein dopo l’invasione del Kuwait. L’agenzia trovò milioni nascosti ovunque.
Il decollo della carriera investigativa di Kroll si deve a un fallimento politico. Nei primi anni 70, si presentò alle elezioni per il consiglio comunale del distretto del Queens. In seguito alla sconfitta alle primarie democratiche, la moglie lo consolò dicendogli che almeno non sarebbe finito in carcere.
Kroll racconta oggi che ogni suo avversario della macchina democratica del Queens di quell’epoca è finito in prigione, a eccezione di Donald Manes, presidente del distretto del Queens, che nel 1986 si tolse la vita piantandosi un coltello da cucina nel cuore nel corso di uno scandalo di bustarelle in cui era coinvolto.
Oggi, dall’altra parte del corridoio della Kroll Bond Ratings Agency c’è K2 Global, azienda che Kroll dirige insieme al figlio Jeremy e che offre servizi di consulenza sul rischio commerciale di diversi Paesi e i cui clienti si informano in particolare sulla Russia. Kroll spiega loro che la Russia è sempre più governata da «una cricca di gente a cui non interessano le forme democratiche di esistenza. Hanno gli stessi valori che avevano venti, venticinque, trent’anni fa. Si sono semplicemente ripuliti un po’»
Kroll aggiunge che la Russia «è uno dei pochi luoghi al mondo in cui, se stessimo conducendo un’indagine, ci sarebbe qualcun altro che probabilmente la condurrebbe in contemporanea a noi. Esiste una buona possibilità che la prima persona da cui siete andati finirà per vendervi alla parte avversaria».