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 2010  settembre 07 Martedì calendario

NELLA CITTÀ DELL´AMORE VIRTUALE LA LUNA DI MIELE SI FA DA SINGLE

Atami, a due ore di macchina da Tokyo, è una cittadina che aveva fama di essere una meta romantica, per innamorati, per novelli sposi in luna di miele. Ora rischia una triste fine, quella di diventare la capitale mondiale dell´amore virtuale; eppure, a costo di coprirsi di ridicolo, la municipalità di Atami spera di risollevare così le sue sorti messe in crisi dal fascino di località più esotiche per le coppie reali, cioè in carne e ossa.
Per le coppie formate invece da un Lui reale e da una Lei virtuale, Atami è diventata il paradiso. Quest´estate, infatti, si sono registrati nei suoi alberghi più di millecinquecento uomini soli dai venti ai trenta anni, tutti con il loro computer o la loro play station portatile, disposti a pagare senza battere ciglio il prezzo di una camera per due, la colazione per due, la cenetta a lume di candela per due, anche se evidentemente non risultano accompagnati. Il direttore dell´hotel più "in" di Atami, lo storico Ohnoya, ha dichiarato: «Non vogliamo mettere in imbarazzo i nostri clienti sottolineando che in realtà le loro compagne non mangiano, non bevono e non dormono». Certo, visto che non esistono, ovvero sono i personaggi di un video gioco, e se ne stanno buone buone e silenziose nel videogame, in attesa che il loro boyfriend le accenda e le riporti alla loro vita virtuale, però in una camera d´albergo reale, nella reale cittadina di Atami, dove trascorreranno un meraviglioso weekend (reale? virtuale?) con un boyfriend reale il quale si accontenta, e gode, della loro compagnia virtuale. Complice dell´illusione è tutta la municipalità di Atami, sindaco in testa, stando al quale nel XXI secolo si assisterà all´incremento di relazioni del genere e Atami potrà vantarsi di esser stata la prima città al mondo dove uomini veri vanno in albergo con ragazze virtuali. A far che? Per ora si sa soltanto che le strane coppie in gita a Atami sono felici (Lui per lo meno lo è essendo reale e pagando con soldi reali)) di vivere fino in fondo la loro illusione d´amore così come viene proposta dal gioco di simulazione Love Plus della Konami, un giochetto per ragazzi timidi e introversi che ricrea l´esperienza di una tenera relazione adolescenziale, compreso un fine settimana a Atami.
Nella simulazione, il giocatore, dopo aver eletto come sua girl friend una delle tre ragazze disponibili, tocca lo schermo con l´apposita pennetta e la sequenza si snoda dalla prima passeggiata mano nella mano, al primo bacio rubato nel cortile della scuola in un assolato pomeriggio, fino al viaggio virtuale a Atami che il giocatore conquista solo se è riuscito ad accumulare 190 punti di "perfetto boyfriend" che si guadagnano soltanto se ci si comporta come si deve, si scrivono dolci messaggi e ci si ricorda di mandare ogni giorno fiori e cioccolatini virtuali alla propria virtuale ragazza. Ecco allora che la coppietta, nello schermo della playstation, si aggira per la cittadina dell´amore, si sofferma in un bar per bere qualcosa di fresco, poi lei fa un po´ di shopping, poi vanno a cena e infine sulla spiaggia a vedere i fuochi d´artificio. La loro stanza al famoso Hotel Ohnoya è già stata virtualmente prenotata e virtualmente sarà pagata.
Fin qui niente di strano, i giochi nutrono dei sogni e …i sogni son desideri. Ma alcuni dei patiti del gioco Love Plus hanno cominciato a compiere viaggetti reali a Atami per vedere con i propri occhi i luoghi che avevano visitato virtualmente durante il loro week-end romantico con la loro ragazza inesistente. E subito è scattata l´idea ed è fiorito il business:. la municipalità di Atami si è messa in contatto con la Konami Digital Entertainment per lanciare dei week-end promozionali per i giocatori di Love Plus. Alberghi dove si fa finta che Lei esista davvero, sushi bar dove i nomi delle tre ragazze virtuali sono scritti con inchiostro di seppia sull´involtino di pesce, possibilità, per Lui, di farsi fotografare con un manichino a grandezza naturale della sua Lei che così finalmente prende corpo, sia pure di cartone. Negozianti e ristoratori premurosi che si fanno in quattro per far finta che loro siano in due ma che si fanno da parte quando Lui si astrae nel suo videogame e sussurra frasi dolci (nella playstation è inserito un microfono) alla sua Lei la quale risponde con gridolini di piacere, o lo rimprovera perchè l´ha trascurata tanto, ma tanto…
Ecco, tutta la cittadina di Atami si è mobilitata e sta al gioco che, tutto sommato, consiste nel prendere in giro dei ragazzi assai disturbati mentalmente aiutandoli a credere che anche una relazione così sia più che accettabile. Il che non va proprio bene e non c´è considerazione antropologica o sociologica che tenga. Ogni tanto condannare è meglio che tentare di spiegare.