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 2010  settembre 07 Martedì calendario

La macchinetta della pizza - Voglia di pizza? Nessun problema. Non è neppure necessario recarsi in una pizzeria aperta

La macchinetta della pizza - Voglia di pizza? Nessun problema. Non è neppure necessario recarsi in una pizzeria aperta. Oggi, giorno e notte, c’è il distributore sempre a disposizione, Let’s Pizza, che la prepara all’istante, in 2,5 minuti, cotta in forno e solo con ingredienti freschi. Si possono scegliere varie versioni, come al tavolo del ristorante, anche se qui la forma rotonda sbuca da una fessura lunga e stretta posta in basso. All’aeroporto di Palermo la macchina è stata in funzione per un anno. Ma non c’è solo questo tipo di dispensatore: salamini piccanti, lasagne alla bolognese, cannelloni al ragù, pollo alla toscana, vino. Se il frigo di casa è vuoto, basta recarsi in qualche angolo della città dove, soprattutto di notte, sono aperti mini-market. Vi sono allocati distributori differenti di cibi pronti, o semipronti. Si tratta dell’evoluzione dei distributori automatici tradizionali introdotti in Italia negli Anni Sessanta su licenza americana. In questi negozi senza porte non ci sono casse né addetti o commessi, solo macchine che somigliano a piccole vetrine colorate, con bottoni, fessure, sportelli, bracci meccanici, ricettacoli, scomparti. Con 15 euro si cena: dalle bibite al gelato, passando per il primo, il secondo, la frutta e il caffè. Sono molto richiesti i tramezzini, ma anche il cibo vegetariano. Il top spetta alle lasagne alla bolognese: 3,50 euro la porzione. Il cibo può essere riscaldato all’istante o portato a casa e inserito nel forno a microonde. Certo, i luoghi che ospitano i distributori hanno qualcosa d’inquietante: illuminati a giorno appaiono desolati, spazi estranianti, quasi come i self service delle pompe di benzina. Tuttavia per chi ha imparato a vivere la realtà dei non-luoghi e dei grandi centri commerciali, la «cena automatica» non è poi così respingente. A Milano c’è già una catena, «Free Shop», che offre insalata russa, insalata di riso e di farro (dai 2 euro ai 2,50); in un altro spazio si trova invece il tiramisù a 1 euro, prezzo imperdibile. Un non-negozio, sempre al Nord, si chiama «Pane e vino»: enoteca automatica (serve però la tessera sanitaria per accedervi) e diversi tipi di pane fresco. È in corso una polarizzazione nella alimentazione: da un lato lo slow food, con il ritorno alla tradizione, al casereccio, alla qualità; dall’altro la diffusione dei distributori automatici che mimano quella lentezza e qualità senza possederla. Anzi, al contrario. Lo slow food per i consumatori diurni, i distributori per i notturni. Un’Italia sempre più a due velocità, anche nel cibo.