varie, 7 settembre 2010
L’AGGUATO AL «SINDACO-PESCATORE»
Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco del Comune di Pollica (Salerno), è stato assassinato con 9 colpi di pistola nella notte mentre era alla guida della sua auto, una Audi station wagon grigia, e rientrava a casa in una stradina dietro la sua abitazione, nella frazione Acciaroli, paesino del Cilento famoso per la bandiera blu che viene assegnata da tempo ogni anno alle sue acque.
Secondo il pm Alfredo Greco, sostituto procuratore di Vallo della Lucania si tratta di un agguato in stile camorra. "Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l’illegalità ed era sempre in prima linea".
Vassallo lascia la moglie e due figli impegnati nel mondo della ristorazione. Rieletto alle ultime comunali di Pollica-Acciaroli, che si sono tenute pochi mesi fa in coincidenza con le elezioni regionali, Angelo Vassallo era un esponente del Pd. Già sindaco uscente, aveva corso da solo con la lista ’Insieme per Pollica’. Il Tar della Campania aveva infatti bocciato il ricorso presentato dal candidato a sindaco Marco Cortiglia, la cui lista era stata invalidata dalla Commissione elettorale, perché il numero dei candidati era inferiore a quello previsto per legge.
Vassallo era nato a Acciaroli il 22 settembre del 1953. Era stato eletto per la prima volta sindaco il 3 aprile del 2005. Il primo cittadino del Comune di Pollica, dal 24 giugno 2004 al 2009, ha ricoperto anche il ruolo di Consigliere della Provincia di Salerno (eletto con i Dl).
rep.it, 06 settembre 2010
Vassallo era soprannominato il e viene ricordato da tutti anche per le sue ordinanze singolari. Lo scorso gennaio firmò un’ordinanza che prevedeva una multa fino a mille euro per chi fosse stato sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette.
Redazione, corriere online, 06 settembre 2010