Varie, 6 settembre 2010
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Estemirova Natalya
• Saratov Oblast (Russia) 28 febbraio 1958, Gazi Yurt (Russia) 15 luglio 2009. Giornalista e militante per i diritti umani, fu rapita da casa sua a Grozny, in Cecenia, e ritrovata con un colpo di pistola in testa e uno al torace in una foresta della vicina Inguscezia • «[...] da anni tentava di difendere i deboli in Cecenia e nelle vicine repubbliche islamiche del Caucaso settentrionale [...] mentre usciva di casa a Grozny per recarsi a un appuntamento [...] è stata caricata a forza su una vettura bianca e trascinata via sotto gli occhi dei vicini. Nel pomeriggio il suo cadavere è stato ritrova to al bordo di una strada di grande traffico nella vicina repubblica di Inguscezia. [...] Da sempre [...] faceva cose che non piacevano alle autorità. Durante il conflitto tra ingusci e osseti del nord nel 1992 aveva aiutato i rifugiati a mettersi al sicuro ed era riuscita ad ottenere il rilascio di numerosi ostaggi. Ai tempi della prima guerra cecena, dopo il 1994, “Natasha aveva raccolto tantissime testimonianze di civili torturati dalle forze russe”, ha raccontato Tatyana Lokshina, dell’associazione Human Rights Watch. Poi la Estemirova aveva collaborato con Anna Politkovskaya, di cui era diventata carissima amica. Fino al 2006, quando Anna fu ammazzata sotto casa. La donna aveva continuato da sola, collaborando anche con l’associazione Memorial. [...]» (Fabrizio Dragosei, “Corriere della Sera 16/7/2009).