Mariuccia Chiantaretto, il Giornale 5/9/2010, pagina 11, 5 settembre 2010
Usa, i reduci dall’Irak curati con l’ecstasy (+box) - L’ectasy,droga tristemente famosa, preoccupazione dei genitori di mezzo mondo, è riabilitata dalla Federal and Drug Administration (Fda) e dal Pentagono: sarà usata nella terza fase di uno studio sui veterani di ritorno dall’Irak e dall’Afghanistan,affetti da disturbo post traumatico da stress
Usa, i reduci dall’Irak curati con l’ecstasy (+box) - L’ectasy,droga tristemente famosa, preoccupazione dei genitori di mezzo mondo, è riabilitata dalla Federal and Drug Administration (Fda) e dal Pentagono: sarà usata nella terza fase di uno studio sui veterani di ritorno dall’Irak e dall’Afghanistan,affetti da disturbo post traumatico da stress. I militari, assicurano i responsabili della ricerca, che ha dato ottimi risultati nella sua seconda fase, saranno sottoposti a un trattamento a base di Mdma (nome clinico dell’ectasy) e seguiti da un team di psicologi. Il responsabile del progetto è il dottor Michael Mithoefer che con la moglie Annie, infermiera diplomata, ha condotto in un sereno villino nei boschi della Carolina del Sud i precedenti esperimenti. Il progetto «fase tre» ha ricevuto un finanziamento di mezzo milione di dollari (387mila euro) dalla Maps ( Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies ) e sarà testato su 40 veterani, donne e uomini. Per rassicurare la Fda, il dottor Mithoefer ha promesso il massimo dell’obiettività scientifica. Il protocollo sarà applicato all’insaputa delle cavie che riceveranno l’Mdma o un placebo. Dopo aver assunto l’ectasy o il placebo ai veterani sarà chiesto di rievocare i traumi della guerra e, in sedute individuali con lo psichiatra, saranno obbligati a mettere la loro esperienza in prospettiva. Nella seconda fase dello studio, l’ 80% dei pazienti che ha ricevuto dosi di Mdma e assistenza psichiatrica individuale ha dimostrato, due mesi dopo la fine dell’esperimento, di non essere più affetto da disordine post traumatico. Solo il 25% di chi ha ricevuto assistenza psichiatrica individuale e dosi di placebo è invece guarito. «L’esperimento funziona – ha spiegato il dottor Mithoefer – ma la terapia deve essere monitorata e occorre seguire per molti mesi i pazienti». «L’idea di usare l’ectasy nella cura del disturbo post traumatico da stress – spiega un esperto - deriva dal fatto che la droga riduce drammaticamente l’ansia e permette all’individuo di aprirsi a livello emotivo mentre la sostanza amministrata dà energia al corpo e al cervello. In un Paese come l’America che purtroppo vanta l’otto per cento della popolazione affetta da questo disordine mentale, l’idea che la Fda e il Pentagono hanno dato il via libera allo studio ha sollevato consensi ma anche polemiche. Se da una lato potrebbe essere un sollievo trovare una cura per questa malattia che non colpisce soltanto i veterani di Irak e Afghanistan ma anche vittime di stupro e di abusi di ogni tipo,dall’altro l’ectasy come cura non gode di buona fama. Secondo le stime, nei prossimi anni, con il ritorno delle truppe dai due teatri di guerra, ci saranno in America almeno 300 mila casi di disturbo post traumatico da stress. Il costo delle cure attualmente praticate a questo tipo di pazienti dovrebbe ammontare a 600 miliardi di dollari. Per i critici del protocollo a base di ectasy gli argomenti non mancano. Tutti in America ricordano la triste fine di Frank Olson, lo scienziato della Cia che «sollecitato» dagli esperti di guerra biologica dell’esercito, ha sperimentato su se stesso l’ Lsd e si è conseguentemente tolto la vita. La storia di Frank Olson è stata riportata di recente in un libro di H. P. Albarelli: «A terribile mistake ». Inoltre, l’idea di usare ectasy non tranquillizza né le famiglie dei soldati, in quanto la droga produce assuefazione. Al Walter Reed, ospedale per veterani alle porte di Washington, dove si fanno miracoli per quel che riguarda le protesi applicate a centinaia di amputati, tutto ciò che riguarda i reduci non è spesso roseo ed è tenuto segreto. Nel corso di una visita circa due mesi fa, la richiesta di poter parlare con veterani che ricevevano terapie alternative, tipo Yoga e Qigong, per alleviare dolore e depressione, ci è stata negata: i soldati che parlano ai giornalisti sono soltanto quelli con stupende storie da raccontare. *** 131mila Il numero di soldati americani in Irak fino al 31 agosto 2010.Pochi giorni fa, gli Stati Uniti hanno completato il ritiro di tutte le unità combattenti dal Paese, come annunciato da Barack Obama in un discorso alla nazione. Il presidente ha definito «storico» il momento 50mila Il numero di soldati che rimarranno ancora in Irak fino alla fine del 2012.Il loro compito,ha spiegato il presidente Barack Obama, è quello di formare e addestrare le forze armate irachene in modo che possano presto essere in grado di gestire la sicurezza del Paese autonomamente 94mila Il numero di soldati americani presenti oggi in Afghanistan. Alla fine dell’autunno, l’Amministrazione Obama, come richiesto dai suoi generali,ha mandato nel Paese 30mila nuove truppe per far fronte alla sempre più complessa situazione della sicurezza 23,2 milioni I veterani negli Stati Uniti secondo un censimento del 2008. Di questi,7.8 milioni sono quelli che hanno combattuto in Vietnam; 5.2 milioni hanno servito durante la Guerra del Golfo; 2.6 milioni della Seconda Guerra mondiale e sei milioni hanno servito in tempo di pace 300mila Secondo recenti stime, nei prossimi anni, con il ritorno delle truppe da Irak e Afghanistan, ci saranno in America almeno 300mila casidi disturbo post traumatico da stress. Il costo delle cure attualmente praticate a questi pazienti dovrebbe ammontare a 600 miliardi di dollari