ELENA DUSI, la Repubblica 6/9/2010, 6 settembre 2010
CONDANNATI A RESTARE GIOVANI "MA L´ANTI-RUGHE È SOLO BUSINESS" - ROMA
Le creme che rendono lisci fuori e le pillole che ringiovaniscono dentro. I bisturi dei medici che modellano e gli ormoni che restituiscono una forza da leoni. L´ex giornalista di BusinessWeek specializzata in salute, Arlene Weintraub, si lancia in un giro del mondo dei rimedi disponibili oggi - sugli scaffali delle farmacie come su internet o attraverso medici compiacenti - contro quella "malattia" chiamata età. "Selling the fountain of youth" è il titolo dell´opera. Ovvero: "Vendere la fonte della giovinezza: come l´industria dei prodotti contro l´invecchiamento ha trasformato il passare degli anni in malattia e ha fatto i miliardi".
I baby boomers che si ribellano alla decadenza del corpo e si dimenano alla ricerca di una soluzione che non c´è sono solo negli Stati Uniti quasi 80 milioni. E il loro richiamo non resta inascoltato. Per sedare la sete di giovinezza dei nuovi pensionati si è infatti sviluppata un´industria da 88 miliardi di dollari all´anno che cammina su quella linea indistinta che separa scienza e affari e sulla quale - dando consigli su come restare dalla parte giusta del confine e preservare la propria salute - getta ora luce la giornalista americana. «All´inizio c´erano polveri e colori per sottolineare la bellezza e invecchiare con grazia. Oggi siamo sommersi da steroidi, iniezioni di ormoni della crescita e annunci web senza fine sui benefici dell´estratto di vino rosso» scrive l´autrice nella presentazione del libro.
«È giusto demonizzare gli eccessi che si sono creati in questo settore - commenta dall´Italia Leonardo Celleno, che dirige il Centro di ricerche cosmetologiche all´università Cattolica di Roma - ma ricordiamo che il panorama in Europa è molto diverso da quello statunitense. Da noi, nel campo dei cosmetici come in quello dei farmaci veri e propri, esistono regole rigide e valide per tutto il continente. Per imbattersi in prodotti davvero pericolosi bisogna acquistare online o rispondere ad annunci alla Vanna Marchi».
Annunci che negli Usa si ritrovano in programmi tv popolari come lo show di Oprah Winfrey o in congressi pseudo-scientifici come quello della "American Academy of Anti-Ageing Medicine" che pubblicizza cliniche con trattamenti anti-invecchiamento, diete a base di integratori alimentari, prodotti disintossicanti e anti-ossidanti, trattamenti al botulino e - rischiando di oltrepassare i confini della legalità e della sicurezza per la salute - trattamenti ormonali riservati a chi è affetto da malattie ben precise.
Il caso più eclatante riguarda l´ormone della crescita. Riservato a bambini con problemi di sviluppo o ad adulti con malattie rare, viene spacciato da medici compiacenti (negli Usa si registrano in media una ventina di denunce penali all´anno) sia agli atleti a scopo di doping sia agli anziani preoccupati dal calo della massa muscolare. Era il 1990 quando il primo studio scientifico pubblicato sul New England Journal of Medicine dimostrava che questo ormone aumenta infatti la proporzione di massa magra rispetto a quella grassa (gli effetti nocivi di questa e altre terapie ormonali sarebbero saltati fuori solo negli anni seguenti). E non è un caso che proprio in quegli anni la American Academy of Anti-Ageing Medicine vedeva la luce per raggiungere oggi la quota di 20mila associati (non tutti necessariamente medici).
Ai loro congressi, che assomigliano a delle fiere, il libro della Weintraub affianca l´esempio della star televisiva Suzanne Somers, una habitué degli intermezzi dello show di Oprah che oltre ad aver scritto tre libri sui benefici dei prodotti anti-ageing, promuovendo l´uso delle terapie ormonali, ha annunciato a quella parte del suo pubblico in grado di crederle: «Nel 2041 avrò 94 anni e mi sveglierò ogni mattina facendo sesso splendidamente con mio marito Alan di 105 anni».