Maria Laura Rodotà, Corriere della Sera 6/9/2010, 6 settembre 2010
BRAVA ELISABETTA, REGINA DI STILE (CON LE SCARPE BUCATE)
C’è un momento per tutto, nella vita. Per diventare monarchiche per motivi stilistici; o — essendo monarchiche dalla nascita — per dare un ennesimo esempio di stile (forse involontario). Di stile nel comunicare, stavolta, anche: la scarpa bucata di Queen Elizabeth può produrre identificazione nelle anziane oculate, affetto nelle più giovani che mai accetterebbero di uscire con una suola simile ma conoscono anziane che lo farebbero, e stima generale. Perché la possibile sventatezza di una signora ottantenne è una lezione di vita per tutte: si può andare in giro con le scarpe bucate, se ci si sente delle regine.
In più: una vera regina è leale verso le sue scarpe. Quelle col buco viste ieri in Scozia erano del 2003. Probabilmente Elisabetta insiste a metterle perché è affezionata. È da sempre una appassionata di calzature, «era la Carrie Bradshaw dei suoi tempi», si leggeva tempo fa su una rivista di moda che la paragonava alla protagonista di Sex and the City. Per la sua incoronazione, commissionò al grande Roger Vivier «un paio di decadenti babbucce ricamate e impreziosite da rubini» (l’anno scorso la Roger Vivier ha lanciato una collezione ispirata alle scarpe della regina, con suole banalmente integre).
Col tempo, si sa, è diventata più sobria, fino alla performance di arte povera di ieri. Il pubblico lo sapeva, e ne ha avuto conferma in questi giorni leggendo le memorie dell’ex premier Tony Blair. Blair racconta come, d’estate, nel castello scozzese di Balmoral, il principe Filippo cucini e prepari il barbecue e la regina sparecchi e lavi i piatti. Racconta anche la reazione poco empatica di Elisabetta alla morte di Lady Di. Ma anche questo il pubblico lo sapeva, lo aveva visto nel film The Queen; e lì Blair sembrava più simpatico. Ora però l’ex neolaburista ora neoricco ha sparlato di quasi tutti, e la regina fa sapere di essere parecchio seccata. Pare voglia togliergli un’onorificenza che viene data automaticamente agli ex primi ministri di origine scozzese. Forse la revocherà a lui e la confermerà con entusiasmo al povero Gordon Brown, unico premier da suole bucate nelle ultime legislature, anche lui maltrattato da Blair.