Alessandro Carlini, Libero 3/9/2010, 3 settembre 2010
«DA VENT’ANNI NON COMPRO VESTITI NUOVI». CARLO E LA MODA DELL’ABITO RICICLATO
Lo chiamano “vintage”, è la moda del vestito o dell’accessorio che ingombrava l’armadio della nonna o della mamma, e che ora invece viene venduto a decine di sterline, anche centinaia, nei negozi di Londra e non solo.
Gli stilisti a corto di idee si ispirano alla “nuova” tendenza. E così anche il principe Carlo, da tempo il massimo esponente del riutilizzo degli abiti vecchi, è diventato un’icona della moda. E dalle pagine di Vogue, la Bibbia dello stile, ha lanciato il suo ultimo appello, spiegando le gioie dell’indossare i vestiti di un tempo e incitando all’uso di materiali come la lana, poco inquinanti, naturali e completamente riciclabili.
«Non sono sicuro di corrispondere all’idea di persona alla moda ha affermato Carlo ma qualcuno è stato tanto generoso da definirmi “ben vestito”. Se solo sapessero quanto di quello che indosso è vecchio di anni, anzi decenni». Del principe si è detto di tutto in questo ambito, come del resto della famiglia reale britannica, dove i sarti lavorano a pieno ritmo per rattoppare vestiti vecchi di decenni. «Ho la passione di riutilizzare oggetti, aggiustandoli ha aggiunto Carlo. In generale, più le cose sono vecchie più diventano comode e familiari. Possono addirittura essere adattate per sembrare nuove in un contesto diverso». Ma Carlo vuole fare di più e ha deciso di avviare collaborazioni con stilisti e catene di negozi d’abbigliamento per promuovere l’uso della lana, come fibra naturale, contro quello dei sintetici. Il progetto si chiama “Start” e sarà lanciato in occasione dell’apertura dei giardini della sua residenza di Clarence House questo mese, quando si terrà un festival della “sostenibilità”.
Insomma il principe diventa il “re” dei mercatini vintage, il “protettore” delle bancarelle che affollano l’East London. E sbirciando nel suo armadio si scopre un vero e proprio museo. Tutto abbigliamento di grande qualità, ma con una certa storia alle spalle. Ci sono scarpe del 1987, ricavate dalla pelle trovata nel relitto di un brigantino danese del 1786. Il principe ha sponsorizzato il recupero di quello che rimaneva dell’imbarcazione e così si è fatto le scarpe. Non si separa mai dal suo cappotto, che continua a indossare da decenni. E ha un giaccone invernale che lo accompagna da 23 anni ed è addirittura modellato su quello che aveva il suo prozio, il re Edoardo VIII. Ma tutti riciclano l’abbigliamento in famiglia: dalla regina Elisabetta II al principe consorte, alla moglie di Carlo, Camilla, che una volta, in una settimana, ha indossato diverse volte lo stesso vestito.