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 2010  settembre 03 Venerdì calendario

ECCO IL TÈ IN CIALDA MA IL COLOSSO NESTLÈ STAVOLTA È SECONDO

Dopo il caffè, ecco il tè: un´altra bevanda che può innescare una guerra delle capsule. Nestlé - che ha imposto a livello mondiale il marchio Nespresso - oggi ci riprova con "Special.T", ovvero con le capsule di tè. Questa volta, però, la multinazionale elvetica non recita il ruolo del pioniere, ma entra in un mercato in cui le capsule di tè esistono già. Si chiamano "Tpresso" e sono state concepite da Eric Favre, svizzero di Losanna, titolare della Monodor. Proprio quel Favre che fu l´inventore di Nespresso nel lontano 1976, quando ancora lavorava in Nestlè.
Oggi l´azienda personale di Favre ha 400 dipendenti, una ventina di filiali sparse per il mondo e fornisce gruppi come l´italiana Lavazza. Eric Favre - per essere sicuro del successo, con le sue capsule di tè - le ha fatte testare direttamente in Cina, a Shangai. Nestlé insomma - pur dall´alto del suoi 2 miliardi e 770 milioni di franchi di fatturato di Nespresso - ha a che fare con uno svizzero che è riuscito a fare bere il tè ai cinesi. «Un concorrente come tanti», l´ha liquidato Marc-Alain Dubois, responsabile di Nespresso per il mercato svizzero.
Quando nel ‘91 Eric Favre lasciò Nestlé, fondando la sua azienda, si lanciò dapprima nel mercato delle capsule del caffè. E subito la multinazionale elvetica lo denunciò per violazione della proprietà intellettuale. Solo quest´anno, la controversia è stata composta, in modo amichevole.
Ora la nuova sfida si gioca tutta sul marketing e sull´immagine dei due prodotti a base di tè. La Monodor di Eric Favre, ad esempio, strizza l´occhio agli ambientalisti ed utilizza capsule biodegradabili. «E´vero, Nestlé continua ad impiegare capsule in alluminio, perché consentono di conservare meglio l´aroma», spiega l´esperto elvetico Denis Braun-Schweig, titolare della T Fine Tea Trading Company.
Quel che lascia perplessi sono, semmai, i prezzi con cui lo "Special.T" di Nestlé entra nel mercato: 129 franchi svizzeri per la macchina (92 euro, non proprio regalata) e 46 centesimi di franco per ogni capsula. Sia pure con un´offerta di 25 prodotti diversi, comprese 3 tisane, provenienti da Cina, Giappone, Sri Lanka e Sudafrica. «A 46 centesimi si possono acquistare dosi di tè di altissima qualità, mentre il valore di quello contenuto nelle capsule dello "Special.T" non supera i 7 centesimi», afferma Denis Braun-Schweig. L´esperto svizzero ha, poi, una perplessità di fondo, che riguarda la filosofia del consumatore di tè. «Bere il tè - dice - dovrebbe rappresentare un momento di serenità. Se invece lo consumiamo in fretta la mattina, come il caffè, diventa una bevanda come un´altra». Resta il fatto che Nestlé, forte della sua esperienza con Nespresso, darà una scossa al mercato del tè in capsule, i cui margini di espansione sono notevoli. Sempre che i fedelissimi del tè delle 17 abbandonino le vecchie abitudini.