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 2010  settembre 03 Venerdì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DE SICA

CHRISTIAN"

2010
I migliori spot coatti, i migliori in assoluto, li interpreta Christian De Sica. De Sica è tutto tranne che cafone, però conosce le mosse, i segreti, la grandiosa bassezza utile a rendere sullo schermo un coatto indimenticabile.
Fonte: Malcom Pagani, il Fatto Quotidiano 24/7/2010;

«Totti mi piace, ha tempi comici straordinari: sarebbe ideale accanto a Christian De Sica». (Aurelio De Laurentis)
Fonte: Chi, n 26, 30/06/2010, p. 154

Il primo incontro di Christian De Sica con Massimo Boldi: «Lui suonava la batteria e io cantavo. Lui aveva con il fratello un complesso che si chiamava "La pattuglia azzurra" e accompagnava Cochi e Renato. Un giorno un impresario ci mise in contatto per girare nei locali ed esebirci nelle manifestazioni musicali in piazza. Poi ci perdemmo di vista e ci rivedemmo sul set di "Yuppies"».
Fonte: Ernestina Miscia, "Chi" 10/3/2004 pagina 58.

Massimo Boldi e Christian De Sica hanno fatto pace e presto gireranno insieme un altro film. Boldi dice che litigarono per colpa delle interviste, «una in particolare uscita su Panorama e firmata Sabelli Fioretti».
Fonte: Barbara Benedettelli, il Giornale 24/5/2010

Nello spot De Sica le dà [a Belen Rodriguez] una manata sul seno per scansarla, un gesto veramente cafone.
«Ma no, non lo fa apposta. Christian è un signore. Io non rimango male se qualcuno mi tocca una tetta per sbaglio». (Belen Rodriguez su Christian De Sica)
Fonte: Silvia Fumarola, la Repubblica 24/4/2010

Nel Film "il Figlio più piccolo" [Christian De Sica] interpreta un furbetto del quartierino, un padre mascalzone e truffaldino.
[…][ il film è diretto dal regista Pupi Avati] Christian De Sica e Pupi Avati si vogliono bene da trent’anni da quando fecero insieme "Bordella", film grottesco che contestava gli americani. [Pupi Avati] ha chiesto a De Sica di non essere De Sica per questo suo ultimo film. […] Brando [De Sica, Figlio di Christian] , che ha studiato cinema in America, è assistente alla regia di Pupi Avati.
[…] Quando Christian nacque il padre aveva 50 anni ed ebbe sempre il complesso dell’età: "Un giorno ci fece vedere una coppa e ci disse che l’aveva vinta allo sci nautico". Christian e il fratello non avevano il cognome De Sica, ma quello della madre Mercader perchè il padre era già sposato. Ma "al Collegio Nazzareno quando facevano l’appello ci chiamavano De Sica". Quando compì 18 anni nel ’68 i suoi genitori si sposarono e per quel matrimonio presero tutti la cittadinanza francese. Il rito civile si svolse in un paesino vicino a Parigi. Poco dopo in Italia arrivò il divorzio, «ma quello scherzo del cambio di nazionalità ci costò una fortuna». Scoprì la verità sulla prima famiglia di suo padre perchè una ragazza chiamò lui e il fratello e chiese di incontrarli. Era Emy, la sorella maggiore. «Pensai che papà fosse un vigliacco.[ - afferma Christian De Sica -] Faceva una vita pazzesca: cenava due volte, dormiva in due letti, aveva un doppio guardaroba». Aveva una dipendenza dal gioco.
[...]Il padre gli ha insegnato l’educazione e l’umiltà: «La prima volta che andai a casa di Carlo Verdone e vidi che rispondeva scanzonato ai suoi ci rimasi di stucco». Di sé dice di essere un padre amorevole, che insegna ai suoi figli l’onestà. La figlia Maria Rosa ama l’arte, ha un fidanzato e non è sempre docile. Brando è creativo ma fragile. «Gli sto vicino perché è esposto all’invidia. Non vorrei mai che patisse quanto ho patito io per entrare nel mondo dello spettacolo. Quando io ho cominciato avevo i debiti di papà da pagare e proprio chi aveva ricevuto del bene da lui mi sbatteva la porta in faccia».
Antonella Amendola, Oggi, 24/2/2010
Fonte: frammenti, scheda nº199880, (2010)

Pubblicata dal mensile ”Ciak” la classifica degli ingaggi dei divi del cinema italiano. In testa ci sono i comici: Christian De Sica; Massimo Boldi; Aldo, Giovanni e Giacomo; Leonardo Pieraccioni e Carlo Verdone.
Fonte: (Roberta Pasero, Il Giornale29/06/04) frammenti, scheda n°197563 (2010)

Cachet attuali (nel 2001) per film dei più popolari attori italiani: Roberto Benigni, 5 miliardi; Carlo Verdone, 3 miliardi; Paolo Villaggio (quando fa Fantozzi), Christian De Sica, Boldi, Abatantuono, 1 miliardo.
Fonte: frammenti, scheda n°197171, (2010)

2009
Sorrento - «Sò vecchio, mò me cacciano. Ma io e Massimo Ghini siamo più giovani di Jack Lemmon e Walther Matthau. Troppo tempo ancora ce devono sopportà!», commenta Christian De Sica, entrato nel Guinness dei primati con la formula del cinepanettone, quest’anno giunto al numero 26 per volontà del produttore Aurelio De Laurentis.
[...] Ieri lo sfaccettato attore di cinema leggero e drammatico, di spot pubblicitari e teatro ha ricevuto il Biglietto d’Oro [...] Christian non è più soltanto «il figlio di De Sica», ma è divenuto quel che era: un artista completo. E un uomo sottilmente malinconico, come sanno esserlo le persone di talento, seguite dal venticello dell’invidia di un ambientino tutto romano, che detesta le fortune altrui. Infatti quest’eterno ragazzone, che stavolta, in Natale a Beverly Hills, dice più parolacce dell’anno precedente, ti guarda con gli occhi velati e dice cose molto spiritose, senza battere ciglio. Magari una certa remotezza di sguardo gli viene da un incidente capitatogli nella notte di San Silvestro, l’anno passato, quando un petardo gli scoppiò in pieno viso e, per poco, non si giocava l’occhio
[....]Prima nel «Guinness» dei primati, col cinepanettone, poi ecco il Biglietto d’oro: secondo lei, tutta questa popolarità, Christian, a che cosa la deve?
«Non so se sono un attore bravo, o un attore mediocre. Certo è che il pubblico mi ama. Soprattutto il pubblico giovane, per il quale sono come uno zio. Ragazze e ragazzi mi abbracciano, per strada, chiamandomi per nome. Sento il loro affetto e questo mi dà lo sprint, per continuare. Credo d’essere popolare perché non me la tiro, a differenza di molti miei colleghi».
Fonte: Cinzia Romani, il Giornale 2/12/2009

Massimo Boldi scontento perché Christian De Sica ha preso un David di Donatello per i cinepattoni e lui no. Perciò ha chiesto al suo avvocato di vedere se può fare una denuncia. Con De Sica dice che non sono mai stati amici: «un abile salottiero, una Mara Venier del cinema. Sono stato io, quando lui era un ragazzo grassottello e sconosciuto, a dargli per primo una mano».
Fonte: Giuseppina Manin, Corriere della Sera 10/5/2009

Con quasi 18 milioni di euro Natale a Rio, il cinepanettone con Christian De Sica, si piazza in testa alla classifica dei film che nel 2008 hanno incassato di più al botteghino stilata dall´Anica, l´associazione delle aziende cinematografiche.
Fonte: la Repubblica 24/1/2009

Dopo il successo del cinepanettone ”Natale a Rio”, Christian De Sica e Paolo Conticini hanno festeggiato insieme il compleanno nello storico locale della Versilia. Accanto a loro la famiglia di De Sica e la compagna di Conticini per un party a base di risate, champagne e due torte Mont Blanc.
Fonte: Chi, gennaio 2009

2008
«Molti degli spettatori che hanno visto Natale in crociera, l’ultimo film di Christian De Sica, hanno chiesto di alloggiare nelle stesse suite della pellicola, ma si sono sentite rispondere da Costa Crociere che si trattava di set ricostruiti.
Fonte: Lucia Landoni, Presenza, n.1 gennaio/febbraio 2008

L’ultima volta che Christian De Sica incontrò il padre fu nel novembre del 1974 in una clinica parigina: «In quei giorni stavo provando uno spettacolo in cui cantavo "Munasterio e Santa Chiara" e lui mi fece le raccomandazioni, come se fosse sul set. «Fai attenzione alla giacca, che scenda bene. Il cappello leggeremente obliquo, lo sguardo fisso al pubblico e non sistemarti mai il polsino o la cravatta in pubblico, perché quelle sono cose che fanno soltanto i cantanti cafoni».
Fonte: Gian Luigi Paracchini "Corriere della Sera" 23/7/2002 pagina 27.