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 2010  settembre 03 Venerdì calendario

SERIE DI ARTICOLI SUL SALONE DELL’ELETTRONICA DI BERLINO

(vedi anche frammenti 1388032, 1387965) -

COME CAMBIERA’ LA NOSTRA VITA DIGITALE -

Le tecnologie del futuro vanno in mostra a Berlino. La 50esima edizione dell’Ifa, la più grande fiera europea dedicata all’elettronica di consumo, apre domani i battenti al pubblico e presenta una serie di novità che faranno certamente la gioia degli appassionati ma che proveranno anche a disegnare gli scenari della nostra vita digitale del futuro. L’oggetto che più cambia e più è destinato a cambiare e il buon vecchio televisore, che di vecchio ormai non ha più nulla.

I nuovi televisori della Loewe, ad esempio, non si limitano a collegarsi ad internet per farci vedere una serie di contenuti preselezionati o caricare le apps che più ci piacciono, ma aprono le porte alla rete attraverso un nuovo standard, CE HTML, scelto da Loewe ma anche da Philips e Sharp, per far arrivare in maniera ottimale le pagine web sullo schermo del televisore. E se questo non basta sono addirittura in grado di trasmettere il proprio segnale da un televisore all’altro, all’interno dell’appartamento, senza bisogno di fili o di set top box aggiuntivi.

E se ci si sposta in casa Samsung lo spettacolo è altrettanto affascinante: televisori collegati alla rete, schermi led ad altissima definizione, apparecchi 3D da vedere sia con i classici occhialini sia senza. E poi televisori ultrasottili, telecomani in grado di trasmettere le immagini di un altro canale mentre sul televisore cerchiamo cosa ci piace e la condivisione dei contenuti tra pc e tv. E anche Sony, Lg, Sharp, e tutti gli altri grandi produttori di televisori scommettono su un rinnovamento che ha molto il sapore della rivoluzione.

Samsung, comunque non si ferma alle tv e nel suo ricco mondo di cellulari, computer, lettori mp3 e molto altro ancora, fa entrare un nuovo componente: è il Galaxy Tab, il tablet concorrente dell’iPad della Apple, uno smart media device con sistema operativo Android 2.2, piccolo e leggero. Dotato di un display da 7 pollici, Samsung Galaxy Tab entra nell’arena con delle caratteristiche originali rispetto agli altri tablet, avendo innanzitutto la possibilità di fare e ricevere telefonate e il multitasking, due caratteristiche che l’iPad, principale attore di questa fetta di mercato, ancora non offre. Collegato all’Android Marketplace, il Galaxy Tab può scaricare migliaia di applicazioni, è quindi uno strumento estremamente flessibile, adatto al lavoro e all’intrattenimento. Una macchina che vuole essere semplice, sempre connessa immediata e flessibile. Resta da vedere se le dimensioni, più grandi di uno smartphone e più piccole di un netbook, riscuoteranno l’interesse dei consumatori.

Molte le novità anche in casa Sony, soprattutto sul fronte della tv via Internet: Sony ha stretto accordi con 30 partner europei per produrre contenutiperr i suoi Bravia Internet TV, per avere il meglio della Rete in casa senza dover usare il pc. E lancia in Europa Qriocity, un servizio di contenuti on demand audio e video che sarà anche integrato con PlayStation. Inoltre l’ufficializzazione dell’accordo per la Google Tv, con la collaborazione della Intel, porta l’azienda giapponese sul fronte più vivace, mescolando le nuvoe tecnologie web con il 3D e l’alta definizione. 3D che ampia il suo raggio d’azione anche al di fuori dei televisori con il nuovo sistema operativo per la Playstation3 e il nuovo controller Move per poter utilizzare una intera nuova generazione di giochi tridimensionali.

Ernesto Assante, repubblica.it, 2/9/2010

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SUPERPIATTE, 3D E SCHERMO A LED LA GUERRA DELLE TV A COLPI DI FUTURO -
È quasi certamente l’elet­trodomestico di casa che, in 50 anni ossia quelli dell’Ifa, la maggiore fiera di elettronica di consumo europea che si svolge fino all’8 settembre prossimo a Berlino, ha subito maggiori cambiamenti. L’in­gombrante cubotto grigio che ha sempre occupato un posto preminente nel salotto di tutte le case italiane èinfat­ti non solo diventato snello, grazie alla tecnologia Lcd o plasma, ma anche ultra bril­lante nei colori e nitido nel­l’immagine grazie alle tra­smissioni in alta definizione. E non è tutto. Infatti si sta an­che dimostrando capace di adeguarsi molto velocemen­te­alle nuove tecnologie di tra­smissione del segnale.
I nuovi televisori, arrivati in massa a Berlino, e che tappez­zano con le immagini più di­verse gli stand dei maggiori produttori mondiali sono in­fatti ormai pronti a tutto. Nel senso che sono in grado di ri­cevere qualunque tipo di se­gnale. Dal digitale terrestre a quello satellitare eliminando così dal salotto di casa qualun­que tipo di decoder, tranne quello di Sky che non vuole mollare i suoi codici proprie­tari. E sono pronti anche per Internet senza scatolozzi ag­giuntivi. Basta avere un colle­gamento alla rete con wifi eli­minando inestetici cavi che nel salotto di casa farebbero brutta figura. E come se non bastasse, da qualche mese, è arrivata anche una nuova ri­voluzione: quella dei televiso­ri in 3D, ossia a tre dimensio­ni. Basta inforcare un paio di occhialini per vedere film e immagini in versione tridi­mensionale.
E sono proprio i costosi (non meno di 100 eu­ro) e spesso pesanti occhiali a rendere poco appetibile una tecnologia davvero spettaco­lare. «Mettere gli occhiali nel salotto di casa - ha spiegato Roland Bohl responsabile tec­n­ologico del produttore tede­sco Loewe- secondo diverse ricerche di mercato che ab­biamo condotto crea agli utenti un certo disagio. I pro­duttori stanno cercando di trovare una soluzione e pro­porre il cosidetto 3D senza oc­chiali - ha aggiunto Bohl- ma per il momento i risultati non sono all’altezza delle aspetta­tive. Inoltre bisognerà affron­tare altri problemi non indiffe­renti dato che le trasmissioni televisive per il momento so­no ancora in 2D e quindi il te­levisore dovrà essere in grado di mettere a fuoco entrambe le immagini. Ossia quelle in 2D e in 3D».
Nonostante i dubbi alcuni produttori, come Hitachi, so­stengono di essere in grado di mettere sul mercato tv 3Dche non necessitano l’uso di oc­chiali entro la fine dell’anno. Ma anche Toshiba Sony, Pa­nasonic e Sharp stanno lavo­rando su questa possibilità. Il segreto del 3D senza occhiali­ni si baserebbe su una tecno­logia ottica in grado di emette­re segnali luminosi da più punti e angolazioni dello schermo (9 angoli diversi) consentendo, appunto, la vi­sione in tre dimensioni.
In attesa del miracolo per spingere all’acquisto di un te­levis­ore 3D i produttori punta­no su una via più semplice: os­sia il ribasso dei prezzi. Il lea­der del mercato, la coreana Samsung che prevede di ven­dere entro la fine dell’anno circa 3,5 milioni di pezzi di tv in 3D, ha presentato all’Ifa due modelli al plasma da 50 pollici a prezzi particolamen­te competitivi che oscillano tra i 1.100 e i 1.350 euro.
Secondo gli esperti il suc­cesso del 3D, meglio se senza occhiali, è comunque certo. A partire dall’anno prossimo infatti tutti i televisori sopra i 40 pollici saranno, secondo le previsioni, richiesti con tec­nologia 3D. «Magari il 3D ver­rà poco usato dalle famiglie ­ha spiegato ancora Bohl- ma è certo che tutti vorranno co­mu­nque comperare un televi­sore che offre questa possibili­tà ». Quanto ai televisori multi­decoder, con accesso a Inter­net e con memoria interna da 250 giga per registrare alme­no 100 ore di programmi o film e con schermo Led, ossia più sottile, luminoso e con consumi ridotti rispetto al­l’Lcd i prezzi restano ancora alti, superiori ai 2 mila euro.

Maddalena Camera, il Giornale 3/9/2010, pagina 18

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TUTTO IL FUTURO IN UNA TAVOLETTA -
Otto milioni nel 2010, 50 nel 2014. Per il tablet pc gli analisti prevedono un futuro roseo: al momento il mercato è dominato dall’iPad di Apple, ma i concorrenti cominceranno a invadere i negozi fra un mese o due, in tempo per i regali di Natale. E non saranno pochi.
La sfida. Alla 50ª edizione dell’Ifa, la fiera dell’elettronica consumer di Berlino, Samsung ha presentato il Galaxy Tab, che riprende alcune caratteristiche dell’iPad con in più altre assenti sulla tavoletta di Jobs. Innanzi tutto Flash, per navigare nel web senza vedere rettangoli vuoti nelle pagine, poi un telefono: ci sono due fotocamere, una frontale e una posteriore con flash. E ancora: porta Usb, slot per la memoria espandibile, connessione Hdmi per la tv. Legge eBook e Pdf, gestisce le mail, riproduce musica e video in molti formati e permette di installare altre applicazioni dal negozio Samsung. Il Galaxy Tab è più piccolo dell’iPad e col suo schermo da 7 pollici assomiglia a un navigatore (c’è pure l’accessorio per fissarlo al parabrezza), ma pesa meno e si tiene con una mano sola, anche se non è propriamente tascabile. Arriverà a ottobre in Italia; il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 700 euro.
Gli altri. Come la maggior parte dei concorrenti la tavoletta coreana adotta il sistema operativo Android: la guerra è tra Apple, con un solo prodotto, e Google, che a Berlino spopola. Microsoft dovrà darsi da fare con Windows Phone 7 per recuperare il terreno perduto nel settore dei tablet.
Android sono infatti i cinque modelli lanciati da Archos, che batte il record per il prezzo più basso: 99 euro (ma è difficile chiamarlo tablet, visto lo schermo da 2,8 pollici); il maggiore arriva invece a 10,1, poco più dell’iPad. La stessa dimensione del Toshiba Folio 100 lanciato ieri, che pure funziona con il software di Google ed è pensato per contenuti multimediali. Anche Hannspree espone una tavoletta da 10 pollici: arriverà sul mercato in un paio di mesi, a circa 400 euro. Nessuna novità da Sony, mentre per l’anno prossimo scenderanno in campo Hp e Dell; Lg ha promesso un tablet «migliore dell’iPad» prima di Natale.
La fiera. Per il resto, tra Sony, Samsung, Lg e Sharp, la fiera è un fiorire di tv 3D, ancora da vedere con gli occhialini, ma più economici e integrati con lettori Bluray e sistemi audio digitali.
L’Ifa, che si apre oggi alla presenza di Angela Merkel e si chiude l’8 con un discorso di Eric Schmidt di Google, mostra però che l’elettronica è arrivata ovunque. Le lavatrici Miele entrano in funzione quando l’energia proviene dagli impianti solari, il navigatore TomTom per iPhone calcola l’itinerario per raggiungere il luogo mostrato in una foto, la macchina per cucire Pfaff ha schermo touchscreen e porta Usb per connettersi al pc (e costa quasi 7000 euro). La parola d’ordine è «smart»: il tostapane è programmabile, la bilancia comunica via internet peso e percentuale di massa grassa, la poltrona massaggiante regola l’intensità a seconda dello stress. Che inevitabilmente aumenta, se si cerca di far funzionare uno di questi gadget: non sempre smart significa intelligente.

BRUNO RUFFILLI, La Stampa 3/9/2010

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SONY SFIDA APPLE CON TV E WEB - Per il tablet bisognerà aspettare, nel senso che in casa Sony stanno sì lavorando a un mini dispositivo portatile touchscreen, che potrebbe essere un qualcosa di diverso dalla tavoletta di Apple o di quelle di fresco annuncio di Samsung e Toshiba (si veda altro articolo in pagina), ma non arriverà sul mercato prima del 2011. La risposta della casa giapponese agli ultimi annunci della concorrenza però c’è ed è più che concreta. Sir Howard Stringer, presidente e Ceo del gigante dell’elettronica, ha illustrato nel corso di Ifa 2010 le strategie che segneranno il futuro prossimo della società, un futuro fatto di tanti prodotti (3D in particolare) e di servizi innovativi a corredo. Non ha però affondato i colpi, il numero uno di Sony, e non ha neppure mai citato le rivali, segno che i grandi vendor hi-tech sono sì allineati verso gli stessi orizzonti di mercato (device portatili, servizi Web, piattaforme per l’accesso ai contenuti digitale?) ma ognuno vuole battere, almeno nei proclami, la propria strada.
La dimostrazione che Sony stia vagliando per bene le carte da giocare arriva per esempio dall’accordo stretto con Google per la Internet Tv che verrà lanciata negli Stati Uniti a partire dall’autunno, per sbarcare presumibilmente nel 2011 anche in Europa e Asia. La collaborazione con la casa di Mountain View, ha sintetizzato il concetto Stringer, «è una grande opportunità per consolidare il ruolo della Tv, e di Internet, come vero e proprio centro multimediale della casa». Navigare in Rete e accedere in modo preferenziale via telecomando a taluni servizi e applicazioni residenti on line (quelle di Google saranno ovviamente uno dei piatti forti dei Tv Bravia equipaggiati con sistema operativo Android) è comunque solo una faccia della nuova proposta digitale di Sony.
La novità annunciata a Berlino, in tal senso, si chiama Qriocity. Piattaforma, già attiva negli Usa e in rampa di lancio per l’autunno in Europa e in Italia, che costituisce la porta di ingresso a un ampio bouquet di contenuti video on demand, da fruire in modalità streaming direttamente dal televisore (o dal lettore Blu Ray, dal sistema home theatre e anche dalla console per videogiochi) tramite un collegamento a banda larga. L’unico requisito che Sony impone per il suo utilizzo – offrendo per contro agli utenti lalibertà di non doversi abbonare ad alcun servizio o di acquistare un decoder ad hoc – è il seguente: i dispositivi da cui riprodurre i film presi in affitto devono essere equipaggiati con la tecnologia Bravia Internet Video, che già da oggi permette di accedere via Widget ai contenuti di social network e portali Web.
Il punto focale della questione, secondo Stringer, non è comunque tanto nella tipologia del servizio proposto ai consumatori: «L’importante – ha detto il Ceo di Sony – è poter offrire loro, in modo integrato e facilmente accessibile, un pacchetto completo e affidabile di contenuti, dispositivi e servizi. Ci sono molti modi per accontentare gli utenti. Offrire loro canzoni a pagamento attraverso le cloud come prevede il nuovo servizio Music Unlimited (sarà disponibile da fine 2010, ndr) è uno di questi, dare loro la possibilità di noleggiare video da una piattaforma Internet integrata in televisori e altri prodotti digitali ne è un ulteriore esempio». Il modello e l’ecosistema di Steve Jobs, in altre parole, non sono l’unica Bibbia: musica, film e show televisivi si possono noleggiare o acquistare, fruire direttamente dalla Rete oppure scaricarli in modo definitivo sul proprio device.
Meglio quindi il business model a circuito chiuso di Apple o la strategia aperta e a più facce di Sony? Inutile cercare di dare una risposta. La vera distinzione fra le due aziende è su un altro piano e riguarda in buona sostanza il catalogo prodotti. La società della Mela ha costruito il suo ecosistema digitale che ruota intorno a iTunes su lettori musicali, smartphone e ora tavolette touch (l’iPad) e set top box (la nuova Apple Tv). Il gigante giapponese può mettere in campo, oltre ai televisori, la propria gamma di prodotti audio e video, i computer Vaio e la Playstation 3, di cui Qriocity sfrutta l’architettura di base e ne ricalca il network e il modello di accesso ai contenuti. La sfida sul fronte dei servizi digitali è quindi trasversale a più settori dell’universo hi-tech e non a caso, a giocarsi una battaglia che si combatterà anche nel campo della pubblicità on line, sono attori con profili assai diversi. Ed il confronto a distanza fra Apple e Sony lo conferma.
Gianni Rusconi, Il Sole 24 Ore 3/9/2010