Andrea Schiavon, Tuttosport 2/9/2010, 2 settembre 2010
«Cambierò tutto, ma non mamma. Adesso sono in tanti che mi vogliono dare una mano, per appuntarsi una medaglia quando tornerò a fare risultati
«Cambierò tutto, ma non mamma. Adesso sono in tanti che mi vogliono dare una mano, per appuntarsi una medaglia quando tornerò a fare risultati. Per me però le uniche mani buone sono quelle di mamma. Parlo anche da atleta. Nel 2003 tutti mi davano per finito, azzoppato da una microfrattura allo scafoide. In pochi credevano in me: l’Aeronautica, che mi ha arruolato, e mamma. E con lei a farmi da allenatore, solo lei, l’anno dopo ho vinto lungo e 200 ai Mondiali juniores». (Andrew Howe)