varie, 3 settembre 2010
SARAH SCAZZI
aggiornamenti.
Il messaggio sul diario. «Ti amo perché non lo vuoi capire.....? By Devil ’ 95». (Balenzano Angela, Corriere della Sera, 1 settembre 2010). Nel gruppo gli amici dicono trattasi del suo nickname.
Le frequentazioni. Due erano i gruppi di amici: il primo composto da ragazzi coetanei; il secondo del quale fa parte la cugina Sabrina Misseri da giovani di 27-28 anni.
L’orario della scomparsa: tra le 14.30 e le 14.42 del 26 agosto scorso mentre percorreva i 600 o 400 metri che separano la sua casa di via Verdi dall’ abitazione della cugina Sabrina Misseri
Elisabetta Paladini http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?33474
La sensitiva n. 3: "Secondo me conosceva chi l’ha presa. La vedo portata via non per soldi, ma per violenza, una storia di sesso. La vedo morta sepolta nelle campagne , vicino ci sono legna e acqua, può essere un corso d’acqua o il mare, non so".
Originaria di Montegrotto terme, Rosemary Laboragine è già protagonista di importanti rivelazioni che si sono rivelate esatte. Tra queste spunta quella legata al ritrovamento del corpo senza vita della 22enne Melania La Mantia, scomparsa lo scorso febbraio dopo un lancio in paracadute.
Sensitiva n. 1: “Sarah è viva - ha scritto - ed è segregata in un casolare, con delle pietre davanti. Ci siete passati vicinissimi, ma non l’avete trovata”. Inoltre rivela di aver percepito un contatto tra i militari e l’uomo che avrebbe rapito la ragazzina mentre Sara andava incontro alla cugina. “Alcuni carabinieri hanno parlato anche con l’uomo che l’ha portata via. Lo hanno incontrato in un bosco. Lui indossava un gilet marrone e portava il suo cane al guinzaglio”. Dichiarazione proveniente da Sesto San Giovanni e raccolta dal colonnello Antonio Russo.
poco fa, è arrivato il comandante regionale dei carabinieri, gen. Aldo Visone.
La telefonata è stata fatta al 118 di Brindisi da una persona di sesso maschile che chiamava da una cabina telefonica di Erchie. L’uomo sembrava molto agitato, particolare questo che ha indotto i militari a ritenere nell’immediatezza veritiera la segnalazione. Nella telefonata l’interlocutore diceva di aver visto nelle campagne tra i due comuni «un corpo insanguinato» senza fornire ulteriori informazioni, vicino ad una «cappella», ovvero una edicola votiva rupestre. I militari, durante i controlli, hanno trovato l’edicola votiva, accanto a due palme, ma in tutta la zona battuta «palmo a palmo» non è stata trovata traccia del «corpo insanguinato» (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it)
Tonio Tondo
Sarah ha un suo mondo segreto affidato a tre diari. Un mondo inaccessibile e riservato nel quale ha riversato segreti, sensibilità e primi pensieri sull’amore. «Quando io ti amo e tu mi ami - si legge in una pagina del diario di colore giallo -, siamo l’uno come lo specchio dell’altro, e riflettendoci, vediamo l’infinito». La frase è di Leo Buscaglia, uno scrittore americano con genitori italiani, il «professore dell’amore».
Sarah riprende i pensieri, se li culla e li ritrascrive. La mamma, Concetta Serrano Spagnolo, donna religiosa aderente ai testimoni di Geova, solo ora prende in mano i diari. Il 12 luglio, la ragazzina scrive: « Ciao, Sabrina non risponde neanche al telefono, non vedo l’ora che arrivino Claudio e papà, ho preso le pagelle, ho tre sette e poi tutti sei. Domenica sono uscita con Maria, Salvatore e Noemi». (Sabrina Brixy LaFee ヅIl canale di Brixy94: è l’autrice del video in youtube, la sua amica quindi).
«Sapevo dei diari» dice Claudio, il fratello di 25 anni, da San Vittore Olona, comune del Milanese dove fa il corriere da 10 anni e dove è rientrato il 21 agosto. Claudio e Sarah sono attaccatissimi. «Abbiamo sempre rispettato la sua sensibilità». Anche il padre di Sarah lavora a Milano, come operaio edile; doveva rientrare in Lombardia sabato scorso, poi il dramma di giovedì e l’urgenza di restare.
Rivolta a un ragazzo Sarah annota: «Cosa cercavi, cosa volevi, dietro a uno specchio nascondevi i tuoi segreti, ti ribellavi, non ti accettavi, mi domandavi...». Un fidanzato? «Non mi serve» aveva confidato. Nei diari i carabinieri cercano indizi, nomi, piste da esplorare, e anche giudizi su persone conosciute.
La figura di Sarah, esile e abbastanza chiusa come dice qualcuno, si sta definendo. Cresce via via che di lei si occupano forze dell’ordine e stampa. «Lei guarda ad Avril Lavigne come un modello anche fisico - dice un suo amico -. Anche il trucco pronunciato agli occhi e la pettinatura sono copiati». Avril è una cantante e artista canadese, stile pop rock. Sarah l’ha scoperta tramite internet, malgrado a casa il computer non ce l’abbia. Dice un coetaneo: «Fino a pochi mesi fa veniva a casa mia, giocavamo insieme, a lei piaceva navigare nella rete». Anche alla biblioteca comunale cercava una postazione elettronica.
«Ma come, ora vai anche alla birreria?», chiese bonaria una signora vicina di casa a Sarah. «Non c’è nulla di male» rispose. Da dicembre, la ragazzina usciva con il gruppo di Sabrina, la cugina 22enne: Ivano, Alessio, tutti e due di 27 anni, Mariangela e appunto la cugina. Mamma Concetta si fida solo di Sabrina. E’ stata sempre restia a farla uscire con i coetanei, una persona più matura è garanzia di sicurezza. Tappa d’obbligo il pub da Michele. Lei, appena quindicenne, ci sta bene. «Si è sempre sentita coccolata da noi più grandi, si aspettava tenerezze» sottolinea Sabrina, molto presente nella vita di Sarah. Alcuni mesi fa, il padre adottivo di mamma Concetta, 90 anni e molto ammalato, fu ricoverato all’ospedale. Concetta dormiva in ospedale e Sarah è stata dieci giorni a casa di Sabrina, in via Grazia Deledda.
L’adolescenza è un’età di travaglio. Le ragazzine, ombrose e irrequiete, cercano identità e percorsi di vita. Sarah non è un’eccezione. Ogni occasione è buona per cercare relazioni e trovare se stessa. «Non avrebbe mai accettato l’invito in auto di una persona appena conosciuta» dicono tutti. Lunedì scorso la ragazza era andata dalla cugina Antonella, a San Pancrazio Salentino, ci è rimasta fino a mercoledì pomeriggio.
«La sera l’abbiamo vista tutti» dicono i vicini di casa. Il giorno dopo, alle 14.30, l’uscita da casa, in vico II Verdi, la strada senza uscita che dà su via Verdi. La meta, il mare vicino da raggiungere con l’auto di Mariangela, giovane operaia. Ha percorso a piedi la lunga via, sotto un sole implacabile, fino a via Kennedy, la provinciale che porta a Torre Colimena. Qualcuno, dietro le tapparelle, l’ha vista passare. Poi lo squillo a Sabrina, infine l’incontro che l’ha inghiottita. E’ sempre Sabrina a parlare: «Due sono le possibilità: Sarah poteva accettare di salire in auto solo con persone conosciutissime, amici collaudati, oppure con parenti. Noi del gruppo siamo fuori discussione, bisogna cercare altrove».
Avetrana fa da cerniera tra tre province, Lecce, Brindisi e Taranto. E’ terra frantumata, feudo molto esteso, con decine di masserie e centinaia di cave di tufo. Una terra di anfratti, misteri, pozzi e distese di oliveti e macchia mediterranea, fino al mare. I sequestratori hanno portato via Sarah percorrendo la strada per Torre Colimena, probabilmente fino al primo incrocio da dove si diramano le arterie per il Leccese e il Tarantino. Vie di fuga facili, dalle quali parte anche un reticolo di strade di campagna deserte. Da giorni carabinieri, poliziotti e volontari setacciano il territorio. Oggi giornata intensissima con 150 uomini delle forze dell’ordine, più le unità cinofile.
L’amministrazione comunale, in testa il sindaco Mario De Marco, è mobilitata. C’è stato anche un appello ai cacciatori in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria. Si lavora in modo coordinato. Ma è l’intera comunità, circa ottomila abitanti, ad essere impegnata. Si cerca Sarah e si spera di farcela. «Fin dall’inizio abbiamo capito che era una cosa seria» confessa il maresciallo dei carabinieri, Fabrizio Viva.
La bibliotecaria: Sarah mi chiese quel giallo su scomparsi e morti
«La ricordo benissimo, è venuta con un’amica, ho controllato anche le date. Era il 26 novembre dell’anno scorso e ha chiesto un libro, un giallo, dal titolo “Segreti di morte”». Sumi, collaboratrice della biblioteca di Avetrana, è una ragazza indiana, adottata da una coppia del posto, spigliata e con la vocazione ad aiutare gli altri. Da questa mattina Sumi è a Torre dell’Orso con un gruppo di ragazzi diversamente abili. «Sarah la conosco, è una ragazza dolce e timida, facciamo il tifo per lei, la dobbiamo ritrovare e faremo una grande festa».
Sarah ha frequentato il primo anno dell’istituto alberghiero di Maruggio. Il libro, autore William Le Queux, racconta storie di misteri. In particolare, il primo romanzo, “Orribile segreto”, è una storia di morti, di personaggi scomparsi nel nulla che ricompaiono improvvisamente, depositari di segreti che nessuno deve scoprire. Maidee, la protagonista, è una ragazza inglese, bella e sensibile. Siamo nell’Inghilterra di un secolo fa, tra aristocratici e intrighi, con Scotland Yard che cerca di risolvere delitti enigmatici. Al centro del giallo il rapporto tra Maidee e un vecchio di classe, zio John Ambrose, che la ragazza incontra spesso in modo segreto. Neanche il suo fidanzato, Gordon, giovane politico in carriera e con molte cose da nascondere, deve sapere di quel rapporto. Maidee si sente protetta, trattata bene, coccolata. La storia si sviluppa da un colpo di scena all’altro.
Il libro ha avuto un’influenza sui comportamenti di Sarah? C’è anche in questa vicenda un «vecchio» che l’ha ammaliata? La ragazzina si è riconosciuta in Maidee?
«Non sapevo del libro - dice il fratello Claudio -. Una cosa però posso dirla con certezza. Nei 20 giorni della mia vacanza sono stato sempre con mia sorella. Le ho regalato un nuovo cellulare, i pomeriggi leggevo i messaggi. Mai un sms equivoco, nessuna traccia di adulti e neanche di fidanzatini. Sarah non può scomparire. In qualche posto sta, ad Avetrana non sono arrivati gli alieni. L’ha presa qualcuno, forse stranieri. Mi aspetto che la liberino e che mia sorella ricompaia su una spiaggia o in una campagna».
Nella cittadina sta crescendo la mobilitazione. Comune e carabinieri hanno concordato un appello ai cittadini a contattare il 112 o la stazione di Avetrana (tel 099/9704010) per eventuali comunicazioni. «Giovedì - annuncia l’assessore Cosimo De Rinaldis - terremo una conferenza stampa. Tutti dobbiamo collaborare con le forze dell’ordine».
t.t.
Concetta Ferrano Spagnolo, la mamma di Sarah