varie, 2 settembre 2010
Claudio, 12 anni. Di Mornico al Serio in provincia di Bergamo, viveva con i genitori, mamma casalinga, papà capo carpentiere, e due sorelline di 7 e 5 anni
Claudio, 12 anni. Di Mornico al Serio in provincia di Bergamo, viveva con i genitori, mamma casalinga, papà capo carpentiere, e due sorelline di 7 e 5 anni. «Sereno, vivace ed estroverso», tra i primi della classe a scuola e tra i più attivi all’oratorio, tra pochi giorni avrebbe iniziato la terza media ma ancora non aveva finito i compiti delle vacanze. Mercoledì scorso la madre lo trovò in soggiorno che giocava alla Playstation e gli urlò: «Anche oggi hai giocato tutto il giorno. E i compiti?». Lui se ne andò nella sua cameretta, lei pensò che finalmente s’era deciso a prendere in mano libri e quaderni ma quando l’andò a chiamare per la cena trovò la cameretta vuota e la finestra aperta. Allora s’affacciò e lo vide penzolare da un gancio, al collo un lenzuolo arrotolato in modo da formare una corda. Tardo pomeriggio di giovedì 2 settembre in una casa di Mornico al Serio (Bergamo).