FRAMMENTI, 2 settembre 2010
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FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "ALESSI
Giuseppe"
Gianfranco Miccichè ha fatto pubblicare su "Il Giornale di Sicilia" un necrologio per l’onorevole Giuseppe Alessi, primo presidente della regione nel 1947, "politico insigne e e grande esemplare di virtuose iniziative nell’interesse della nostra Sicilia". Replica di costui, che non è morto affatto (il defunto è suo cugino, nonagenario pure lui) : "Non abbia fretta. Ho solo 97 anni, non sono risuscitato, sono in vita e quindi lei avrà la possibilità di realizzare i buoni propositi e gli auspici che rivolge alla mia persona". Il viceministro, tentanto di riparare la gaffe: "Un coccodrillo sbagliato, per fortuna, allunga la vita".
(G.A., "Il Mattino", 2/10/2002, pagina 11. P. But. , "Il foglio quotidiano", 2/9/2002 pagina 2. )
Chissà che cosa avrà pensato Giuseppe Alessi, novantasette anni, primo presidente dell’Assemblea regionale siciliana nel lontano 1947 e anziano padre nobile della politica palermitana, leggendo l’altro giorno sul ”Giornale di Sicilia”, il proprio necrologio a firma del viceministro Gianfranco Micciché.
Alle scuse subito inviategli da Micciché, Alessi ha risposto con un ironico e scaramantico invito a «non avere fretta». D’altra parte, se sognare la morte di un amico si dice che gli allunghi la vita, non è escluso che anche un necrologio anticipato alla fine porti bene.
Ad ogni buon conto, ieri Alessi nella sua casa di Palermo ha riunito alcuni vecchi amici (tra cui Emanuele Macaluso, giunto per l’occasione da Roma) per celebrare insieme un «pranzo della risurrezione».
(Fabrizio Rondolino, La Stampa, 3/10/2002)
Giuseppe Pizza era accanto a Flaminio Piccoli e al vecchio Giuseppe Alessi, ancora oggi in gamba nonostante abbia passato i cento anni, nei tempi in cui fondarono dopo la crisi dei primi anni Novanta e la trasformazione nel Partito popolare, i primi nuclei semi-clandestini di Rinascita della Democrazia cristiana. Quelli sui quali sarebbe stata imbastita un’accanita battaglia giudiziaria. Battaglia chiusa (pare) dalla contestatissima sentenza del giudice romano Francesco Manzo che il 15 settembre 2006 liquidò in 123 righe ogni pretesa di quello che era convinto di essere stato l’ultimo segretario del partito, cioè Rocco Buttiglione, diffidandolo dal ”molestare” gli ”eredi” del nome e del simbolo del grande movimento di Sturzo e De Gasperi, Moro e Fanfani, Dossetti e Andreotti, Cossiga e Scalfaro: i signori Armando Lizzi e Giuseppe Pizza. Era il giorno della riscossa. [...]».
(Gian Antonio Stella, ”Corriere della Sera” 3/4/2008).
Il più vecchio [tra i deputati pensionati]: Giuseppe Alessi, 102 anni compiuti il 29 ottobre scorso. Ha fatto con la Dc la IV e la V legislatura, ed è stato anche presidente della regione Sicilia.
(Il Giornale 29 febbraio 2008, Gianni Pennacchi)
Ha una pensione da deputato da 4.725 al mese, nel 2007.
www.oggi.it, 16 giugno 2010