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 2010  settembre 02 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "COSULICH, CALLISTO"


[…] Ed è qui, nel Cantiere navale di Monfalcone fondato il 3 aprile 1908 dai fratelli Cosulich, armatori lussinensi, che oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano viene forse a restaurare in mare l´orgoglio nazionale ferito in cielo […].
la Repubblica 27 marzo 2008, ALBERTO STATERA

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[…] Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera […]. Quando nacque si chiamava Cantiere Navale Triestino, ma per tutti era il Cantiere Cosulich, due fratelli, Callisto e Alberto, per una dinastia di famiglia. […] I Cosulich, dunque, e bene ha fatto Massimo Greco, assessore alla Cultura del Comune di Trieste, a programmare per il prossimo ottobre, nel bellissimo Museo del Mare, una rassegna incentrata su questa grande famiglia, più ampia rispetto a quella fotografica ora ospitata al Palazzetto Veneto di Monfalcone. Perché gli elementi imprenditoriali da un lato, giuliani dall’altro presenti nei Cosulich concorrono a disegnare un profilo d’eccezione per modernità, dinamismo, passione civile.
All’alba del Novecento, Monfalcone faceva 4mila abitanti, la pesca e l’agricoltura come uniche fonti di reddito. Sudditi dell’impero austroungarico, Trieste e i Cosulich si ritrovarono italiani all’indomani della Grande guerra, e negli anni Venti, nel tempo delle motonavi, il cantiere che quest’ultimi hanno creato nel 1908 è già all’avanguardia. Saturnia e Vulcania sono i primi due gioielli della flotta che conta ventiquattro navi ed è uno dei più grandi complessi armatoriali e finanziari d’Europa. Nella baia di Panzano viene completato il primo villaggio operaio, una mini città completa di bagni popolari, albergo per impiegati e per operai, teatro, biblioteca e campo sportivo.
Il destino sembra quasi divertirsi con i Cosulich, regalando loro trionfi e rovesci. Oscar, figlio di Callisto e marinaio provetto, si butta in acqua per salvare il primogenito, caduto in mare dall’Argo, il cutter di famiglia. Quando si riesce ad issarli a bordo, il cuore del padre si ferma. Nel 1927 Alberto, uno dei due fratelli fondatori, muore improvvisamente. Venti anni dopo sarà la volta di Augusto, l’altro figlio di Callisto... Ma intanto c’è già stata la crisi economica del ’29, l’inserimento nella società della Banca commerciale italiana e del Lloyd Sabaudo, la trasformazione in cantiere militare per le esigenze belliche, l’esperienza come officina aeronautica...
[…] Ancora negli anni Sessanta le prime navi di grandi dimensioni adibite alla crociera, l’Oceanic, l’Eugenio C., permettono di illudersi, ma le super-cisterne della metà del decennio già testimoniano una crisi di strategia nel nome di un’effimera diversificazione. La crisi energetica dei Settanta e la riapertura del Canale di Suez gettano la cantieristica italiana in generale e Monfalcone in particolare in una crisi che la cassa integrazione per più della metà degli allora 4mila dipendenti rende a lungo amara e quasi senza speranza.
Dalla metà degli anni Ottanta, con il passaggio dalla Italcantieri alla Fincantieri, cominciano i primi flebili segni di ripresa […].
Il Giornale 1 giugno 2008, Stenio Solinas

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I SUPER-RICCHI LONTANI DAI RIFLETTORI – […] Cosulich (Trieste, fratelli Cosulich)
Il Sole-24 Ore 26/6/2009