Il Sole 24 Ore 31/8/2010, 31 agosto 2010
DOMANDE
& RISPOSTE - • Qual è il contratto attualmente applicato dall’industria metalmeccanica?
È il contratto di categoria firmato per quanto riguarda i contenuti normativi nel 2008 da Federmeccanica e da tutti i sindacati compresa la Fiom Cgil. La parte economica è stata invece sottoscritta nel 2009 da Federmeccanica, Fim Cisl e Uil Uilm. In questo caso la Fiom Cgil non ha firmato. Tanto la parte normativa quanto quella economica scadono nel 2011.
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Il contratto dei metalmeccanici prevede delle deroghe?
Sì, le parti possono definire accordi che modificano questa o quella clausola del contratto nazionale, là dove ne ricorrano le condizioni e le parti lo ritengano utile. Si tratta di deroghe che riguardano l’intero settore e non comparti specifici.
Pertanto in base a questo principio Federmeccanica si prepara insieme a Fim, Uilm e altri sindacati che hanno firmato il contratto del 2009 a definire gli ambiti di derogabilità del contratto, così come prevedono le nuove regole contrattuali.
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In base a quali norme di riferimento è prevista la possibilità di ricorrere a deroghe.
Due filoni normativi. Il primo è determinato dal contratto nazionale di categoria firmato nel 2003, a cui però non è mai stato dato seguito. In base a questo contratto viene prevista la possibilità di regolamentazioni specifiche per comparti.L’auto,di stretta attualità oggi, ma non solo. Il secondo filone è dato dalla riforma dei contratti del 2009.
L’anno scorso è stato infatti firmato un accordo interconfederale (anche questa intesa non porta la firma della Fiom) che ridefinisce gli spazi del contratto nazionale e di quello aziendale: un primo livello cioè leggero e flessibile, ma necessario per una gestione ordinata delle relazioni industriali e un secondo livello invece finalizzato a permettere una migliore distribuzione della ricchezza là dove è prodotta.