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 2010  agosto 31 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "DE LUCA, ERRI"


2010
Al tattoo come veicolo letterario non crede però Erri De Luca. Amante delle parole come della montagna, mentre arrampicava, lo scrittore vide tatuato in ebraico sul bicipite di un ventenne l’incipit di un salmo. Racconta l’effetto: «Leggermente "fuori-posto" però stupefacente. Ho pensato: che ci fanno le lettere là sopra? Un simbolo di appartenenza? Lui mi ha detto che non era ebreo, ma gli erano piaciute quelle parole: «Il signore è mio pastore: non manco di nulla». E quella grafia. Ma questo non lo aveva spinto ad approfondire la Bibbia». (Virginia Piccolillo, Corriere della Sera 7/8/2010)

C’è stato infatti il preteso plagio di cui è stato fatto oggetto Erri De Luca per il suo ultimo libro, Il peso della farfalla. «Avrebbe analogie con La forza della natura di Luisa Mandrino», è stato scritto sul web. Difficile pensare che un narratore tanto particolare e idiosincratico sia andato consapevolmente ad attingere altrove. Eppure resta aperta una sorta di caccia alla fonte nascosta, caccia che sembra appassionare più ancora del racconto. (VALERIO MAGRELLI, la Repubblica 9/2/2010)

2009
Il racconto degli anni di piombo nella narrativa italiana (Il Maestrale) - comincia ad affacciarsi in libreria tra il 2003 e il 2004: dopo Marco Baliani ed Erri De Luca, se ne occuparono anche Antonella Tavassi La Greca (classe 1951) in La guerra di Nora, Giuseppe Culicchia (1965) ne Il paese delle meraviglie, Gian Mario Villalta (1959) in Tuo figlio, Luca Doninelli (1956) in Tornavamo dal mare, poco più tardi Girolamo De Michele e Attilio Veraldi. (SIMONETTA FIORI, Repubblica 23/11/2009)

Erri De Luca scrisse il primo libro a quasi 40 anni. (Em.Co, Venerdì di Repubblica 25/09/09)

2008
Scrittura e cimento fisico sono due solitudini. «Ma solitudini festive, solitudini scelte», ci dice Erri De Luca, che va ad arrampicare due volte la settimana. «In parete penso intensamente a quello che faccio, prese, appoggi, soste. distrazione, è il corpo che comanda». In questo si sente vicino a Mauro Corona, altro scrittore alpinista (la via fu aperta da Dino Buzzati): «Veniamo tutt’e due da storie parallele di lavoro fisico », alpinismo e scrittura sono l’alternativa a quello. (Corriere della Sera 23 febbraio 2008, MARCO DEL CORONA)

2006
Vip nel presepe: chi vorrebbero essere? Lo scrittore Erri De Luca: ”Il mio preferito è l’asino, forte e paziente. Quando ero bambino se ne vedevano ancora e poi è simbolo della mia squadra, il Napoli. Senza contare che le Scritture lo descrivono come una cavalcatura nobile, più ancora del cavallo”. (Giulia Ziino, Corriere della Sera, 08/12/2006)

2001
Erri De Luca scrive solo su quaderni neri chiusi da un elastico (Mariarosa Mancuso IO Donna 6/1/2001)