Bruno Buzzanca, il Giornale 29/8/2010, pagina 21, 29 agosto 2010
Così la Borsa è a portata di clic. E si risparmia - Investire in Borsa con il «fai-da-te» e la certezza di ridurre al massimo costi e commissioni: è la proposta del trading online, lo strumento che consente a risparmiatori grandi e piccoli di sfruttare le potenzialità di Internet per comprare direttamente azioni, obbligazioni societarie, titoli di Stato, fondi, Etf e molti degli altri strumenti presenti sul mercato senza coinvolgere consulenti o promotori finanziari
Così la Borsa è a portata di clic. E si risparmia - Investire in Borsa con il «fai-da-te» e la certezza di ridurre al massimo costi e commissioni: è la proposta del trading online, lo strumento che consente a risparmiatori grandi e piccoli di sfruttare le potenzialità di Internet per comprare direttamente azioni, obbligazioni societarie, titoli di Stato, fondi, Etf e molti degli altri strumenti presenti sul mercato senza coinvolgere consulenti o promotori finanziari. Per muoversi da soli nel mondo degli investimenti occorre conoscerne a fondo le regole di funzionamento e sapere quali sono i propri obiettivi; a partire non tanto dai rendimenti sperati o promessi da un determinato strumento che si sta per acquistare ma dai rischi che si è pronti a correre. Pensare, però, che il trading online sia una possibilità riservata solamente ai più esperti o ai pochi ardimentosi pronti ad affrontare le tempeste delle Borse senza alcuna bussola, è un errore. Se negli anni scorsi Fineco e Directa erano state tra le prime ad avvicinare gli italiani ai segreti del trading online, oggi la quasi totalità delle banche offre infatti ai correntisti la possibilità di investire via Internet. E non è difficile trovare offerte studiate per il grande pubblico o per operare su strumenti a basso rischio come i Bot o i Btp. Un esempio è la proposta di Ing Direct che ha lanciato la piattaforma di trading online nell’aprile 2009 per completare la propria gamma di prodotti. L’obiettivo, precisano dal gruppo che ha portato in Italia il «Conto Arancio», è stato prediligere l’accesso ai mercati più conosciuti così da avvicinarsi alle famiglie e consentire loro di acquistare prodotti che conoscono come i Titoli di Stato. Il trading on line permette, inoltre, alle famiglie italiane di ridurre i costi e le commissioni che di norma ricadono su quanti investono rivolgendosi allo sportello della filiale sotto casa.Un po’ come avviene per le altre operazioni bancarie o quando si apre un conto corrente in una banca online, in genere più economica degli istituti tradizionali. Nelle proposte come quella di Ing Direct, il cliente non paga infatti nè spese di custodia nè di attivazione, nè quelle per l’accredito dei dividendi o delle cedole. Si pagano solo le operazioni di compravendita. Ing permette inoltre di operare sulla piattaforma di trading anche dal conto deposito, il Conto Arancio, e non più solo dal conto corrente. Per quanto ogni risparmiatore decida in autonomia come investire, molte proposte mettono poi a disposizione dei clienti quotazioni, strumenti di monitoraggio e di analisi aggiornati in tempo reale (accessibili ogni giorno della settimana, 24 ore su 24). Ing Direct prevede, per esempio, anche un servizio gratuito di alert via sms ed email. «Con l’introduzione del trading online Ing Direct accresce il proprio portafoglio di prodotti- dichiara Bernd Geilen, general manager di Ing Direct Italia - dopo il successo avuto con il lancio del Conto Corrente Arancio, ora possiamo rispondere alle principali esigenze bancarie delle famiglie italiane. In Italia il mercato del trading online è molto interessante e in questo momento offre buone opportunità per noi. Il nostro obiettivo è offrire una soluzione semplice e conveniente per i nostri clienti, affiancati dall’esperienza tecnica di uno dei leader più autorevoli del settore». Molte famiglie italiane si sono comunque già accorte delle potenzialità del trading online, nè la crisi sembra aver realmente intaccato la voglia di investire e di scegliere in piena autonomia. A dirlo è una ricerca di condotta da Anna Ponziani per l’It forum di Rimini, secondo cui l’interesse per il trading online resta sempre alto in Italia: il 39% del campione fa trading da oltre sette anni e il 78% pensa di continuare su questa strada anche in futuro. A sfidare da soli il mondo degli investimenti sono soprattutto impiegati e liberi professionisti; gli interpellati investono in primo luogo sulle azioni italiane anche se quelli che superano i 200 eseguiti al trimestre giocano anche sui titoli esteri, sulle valute e sui futures. Da notare, inoltre, che gli investitori decidono spesso per operazioni «mordi e fuggi», da chiudere in una sola giornata. É in aumento però anche l’interesse verso gli Etf, i fondi passivi, scambiabili in Borsa come le azioni che replicano con esattezza l’indice cui sono agganciati e applicano commissioni ridotte all’osso.