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 2010  agosto 29 Domenica calendario

Così la Borsa è a portata di clic. E si risparmia - Investire in Borsa con il «fai-da-te» e la certezza di ri­durre al massimo costi e com­missioni: è la proposta del tra­ding online, lo strumento che consente a risparmiatori grandi e piccoli di sfruttare le potenzialità di Internet per comprare direttamente azio­ni, obbligazioni societarie, ti­toli di Stato, fondi, Etf e molti degli altri strumenti presenti sul mercato sen­za coinvolgere consulenti o promotori fi­nanziari

Così la Borsa è a portata di clic. E si risparmia - Investire in Borsa con il «fai-da-te» e la certezza di ri­durre al massimo costi e com­missioni: è la proposta del tra­ding online, lo strumento che consente a risparmiatori grandi e piccoli di sfruttare le potenzialità di Internet per comprare direttamente azio­ni, obbligazioni societarie, ti­toli di Stato, fondi, Etf e molti degli altri strumenti presenti sul mercato sen­za coinvolgere consulenti o promotori fi­nanziari. Per muoversi da soli nel mon­do degli investi­menti occorre conoscerne a fondo le regole di funzionamen­to e sapere quali sono i propri obiettivi; a parti­re non tanto dai rendimenti spe­rati o promessi da un determi­nato strumento che si sta per ac­quistare ma dai rischi che si è pronti a correre. Pensare, pe­rò, che il trading online sia una possibilità riser­vata solamente ai più esperti o ai pochi ardi­mentosi pronti ad affrontare le tempeste delle Borse senza al­cuna bussola, è un errore. Se ne­g­li anni scorsi Fi­neco e Directa erano state tra le prime ad avvi­cinare gli italia­ni ai segreti del trading online, oggi la quasi to­talità delle banche offre infat­ti ai correntisti la possibilità di investire via Internet. E non è difficile trovare offerte studiate per il grande pubbli­co o per operare su strumenti a basso rischio come i Bot o i Btp. Un esempio è la propo­sta di Ing Direct che ha lancia­to la piattaforma di trading online nell’aprile 2009 per completare la propria gam­ma di prodotti. L’obiettivo, precisano dal gruppo che ha portato in Italia il «Conto Arancio», è stato prediligere l’accesso ai mercati più cono­sciuti così da avvicinarsi alle famiglie e consentire loro di acquistare prodotti che cono­scono come i Titoli di Stato. Il trading on line permette, inoltre, alle famiglie italiane di ridurre i costi e le commis­sioni che di norma ricadono su quanti investono rivolgen­dosi allo sportello della filiale sotto casa.Un po’ come avvie­ne per le altre operazioni ban­carie o quan­do si apre un con­to corrente in una banca onli­ne, in genere più economica degli istituti tradizionali. Nel­le proposte come quella di Ing Direct, il cliente non paga infatti nè spese di custodia nè di attivazione, nè quelle per l’accredito dei dividendi o delle cedole. Si pagano solo le operazioni di compraven­dita. Ing permette inoltre di operare sulla piattaforma di trading anche dal conto depo­sito, il Conto Arancio, e non più solo dal conto corrente. Per quanto ogni risparmia­tore decida in autonomia co­me investire, molte proposte mettono poi a disposizione dei clienti quotazioni, stru­menti di monitoraggio e di analisi aggiornati in tempo re­ale (accessibili ogni giorno della settimana, 24 ore su 24). Ing Direct prevede, per esem­pio, anche un servizio gratui­to di alert via sms ed email. «Con l’introduzione del tra­ding online Ing Direct accre­sce il proprio portafoglio di prodotti- dichiara Bernd Gei­len, general manager di Ing Direct Italia - dopo il succes­so avuto con il lancio del Con­to Corrente Arancio, ora pos­siamo rispondere alle princi­pali esigenze bancarie delle famiglie italiane. In Italia il mercato del trading online è molto interessante e in que­s­to momento offre buone op­portunità per noi. Il nostro obiettivo è offrire una soluzio­ne semplice e conveniente per i nostri clienti, affiancati dall’esperienza tecnica di uno dei leader più autorevoli del settore». Molte famiglie italiane si so­no comunque già accorte del­le potenzialità del trading online, nè la crisi sembra aver realmente intaccato la voglia di investire e di sceglie­re in piena autonomia. A dir­lo è una ricerca di condotta da Anna Ponziani per l’It fo­rum di Rimini, secondo cui l’interesse per il trading onli­ne resta sempre alto in Italia: il 39% del campione fa tra­ding da oltre sette anni e il 78% pensa di continuare su questa strada anche in futu­ro. A sfidare da soli il mondo degli investimenti sono so­prattutto impiegati e liberi professionisti; gli interpellati investono in primo luogo sul­le azioni italiane anche se quelli che superano i 200 ese­guiti al trimestre giocano an­che sui titoli esteri, sulle valu­te e sui futures. Da notare, inoltre, che gli investitori de­cidono spesso per operazio­ni «mordi e fuggi», da chiude­re in una sola giornata. É in aumento però anche l’interesse verso gli Etf, i fon­di passivi, scambiabili in Bor­sa come le azioni che replica­no con esattezza l’indice cui sono agganciati e applicano commissioni ridotte all’osso.