Varie, 31 agosto 2010
MARCIANÒ Alessandro
MARCIANÒ Alessandro Locri (Reggio Calabria) 20 settembre 1951. Ex caposala dell’ospedale di Locri, nel febbraio 2009 la Corte d’Assise di Locri lo condannò all’ergastolo insieme al figlio Giuseppe (Locri 2 novembre 1979) in quanto mandante del delitto di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria assassinato il 16 ottobre 2005 nell’atrio di palazzo Nieddu, a Locri, durante le primarie del Pd • «[...] alias “Celentano” (per la somiglianza con il cantante), capo sala all’ospedale di Locri, galoppino elettorale di diversi esponenti politici. Nelle [...] Regionali del 2005, galoppino di quel Domenico Crea approdato alla Margherita, non eletto perché superato da Fortugno (e dunque succeduto a Fortugno in Consiglio Regionale) [...] In sostanza, “Celentano” Marcianò ha organizzato l’omicidio, perché il potere che Fortugno aveva assunto con l’elezione al Consiglio Regionale metteva in crisi gli equilibri interni all’ospedale di Locri, la “fabbrica” della Locride. [...]» (Guido Ruotolo, “La Stampa” 3/2/2009) • «[...] I Marcianò sono stati assolti solo dall’accusa del reato di associazione mafiosa. Per i giudici agirono con modalità mafiose ed avvantaggiando i clan, ma non è stata provata la loro organicità alle cosche. [...]» (Giuseppe Baldessarro, “la Repubblica” 3/2/2010).