Massimo Murianni, Novella 2000, n. 35, 02/09/2010, p. 34, 2 settembre 2010
DA BORGHEZIO A VENDITTI
I VIP ASPETTANO E.T.
Sei agosto 2010: documenti riservati del ministero della Difesa di Londra, ora disponibili su Internet, rivelano che Winston Churchill occultò gli X-Files della Difesa sugli avvistamenti Ufo per non provocare panico di massa. Sei giorni dopo, il 12, la Bbc annuncia che il governo brasiliano ha ordinato alle proprie forze aeree di registrare ufficialmente ogni tipo di avvistamento di oggetti volanti non identificati, per raccogliere i dati negli archivi nazionali. E si arriva alla notte romana del 18 agosto, quando decine di persone a spasso sul Ponte Milvio (quello dei lucchetti di Moccia) vedono volteggiare nel cielo tre sfere luminose. Che sia merito del maggior numero di nasi rivolti alle stelle, non si sa; di fatto, l’estate è la stagione degli Ufo. E dei Vip che raccontano i loro incontri ravvicinati di vario tipo. L’ultimo è Antonello Venditti, che nella sua autobiografia L’importante è che tu sia infelice (Mondadori) ricorda di aver visto «un disco volante. Era reale, e così vicino da poterlo toccare. È andata così: verso le 11 di sera, mia madre e io eravamo soli. L’oggetto si manifestò: dondolante, eppure stazionario nella posizione. Rimase a lungo e dopo un po’ liberò dei filamenti bianchi che parevano manna». La madre di Venditti ha sempre confermato il racconto, peraltro in sintonia con le credenze del celebre collega Robbie Williams, ossessionato dalla caccia agli E.T. al punto da considerare imprescindibile, nella scelta della sua metà, una solida fede extraterrestre. La freschissima mogliettina Ayda Field ha superato l’esame, ma sarebbe potuta andare bene anche Paola Barale, che giusto un anno fa scriveva sul suo blog: «Guardando il cielo, ho visto una luce grande, strana avvicinarsi lentamente... Non era un aereo. E più o meno la stessa cosa era successa anche la sera prima...».
A nome suo e di tutti i fan degli alieni ha parlato, pochi giorni fa, 1’europarlamentare leghista Mario Borghezio, convinto dell’esistenza di omini verdi non necessariamente padani: «L’argomento viene considerato da visionari», ha detto. «Ma lo scetticismo verrà spazzato via presto. Dobbiamo prepararci all’arrivo degli Ufo». E nel frattempo ha chiesto al Parlamento Europeo che tutti i Paesi Ue aprano i loro archivi segreti in materia. Certo, molto più deciso si dimostrò il futuro presidente Ronald Reagan nel 1976. In volo su un piccolo aereo, vide «una luce bianca che si muoveva a zig- zag». Come ha poi raccontato: «Sono andato dal pilota e gli ho detto: "Hai visto una cosa del genere?". E lui: “Mai”, "Seguiamolo", ho suggerito. Gli siamo andati dietro per un po’ ma improvvisamente è scomparso». Be’, altro che taxi. Vuoi mettere con: «Segua quell’Ufo?».