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 2010  agosto 31 Martedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CREMONESI, LORENZO"


Gaza 2. Sabato 10, poi, il tassì dell’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, 48 anni, da una vita in Medio Oriente, è stato bloccato alla periferia del campo profughi di Deir Al Balah da una mercedes beige. Dalla macchina sono scesi quattro uomini armati di kalashnikov, Cremonesi ha dovuto seguirli, quelli lo hanno portato ”in una specie di fattoria costruita in cemento grezzo, circondata da un alto muro di cinta, nel giardino alberi di limoni, galline, due bambini che giocano nella polvere”. Qui i sequestratori gli hanno spiegato di essere militanti delle Brigate Al Aqsa, uomini del Fatah anche loro, però contrari al governo di Abu Mazen, accusato pure lui di corruzione. ”Noi abbiamo costretto Israele ad abbandonare Gaza e i burocrati di Abu Mazen se ne stanno comodi nelle loro poltrone a godersi i benefici del governo. Ti sembra giusto?”. Poi hanno aggiunto: ”Ti abbiamo sequestrato per obbligare il mondo a parlare di noi”. Quattro ore dopo lo hanno liberato senza torcergli un capello. Il giorno dopo Abu Mazen ha annunciato che in tre mesi e mezzo controllerà il caos di Gaza. (Giorgio Dell’Arti, Vanity Fair, 14 settembre 2005)

Il mullah Dudallah dice che Daniele Mastrogiacomo ha confessato di essere una spia. Il direttore di Repubblica Ezio Mauro gli ha risposto che Daniele fa il giornalista da trent’anni. Ieri, a Sky, Lorenzo Cremonesi ha detto che anche questi pretesi talebani vogliono in realtà soldi, perché si sa in tutto il mondo che gli italiani pagano e si tratterebbe perciò, ancora una volta, di semplici banditi. (Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport, 8 marzo 2007)