Maurizio Porro, Corriere della Sera 24/8/2010, 24 agosto 2010
I CLASSICI DELL’ESTATE
«Ginger e Fred» profetico Fellini -
A rivederli oggi i grandi film di Fellini hanno una marcia in più, oltre all’ unicità dell’ ispirazione e alla potenza affabulatoria dello stile: sono profetici. Profetica la Dolce vita (il finto miracolo è la realtà virtuale che oggi impera), profetica La Voce della luna che si chiude sulla richiesta di un po’ di silenzio, profetico Roma con la corsa impazzita in moto nella notte e il traffico sotto la pioggia. E profetico è anche Ginger e Fred, ’ 86, un viaggio allucinante nel caos di un varietà della tv privata cui suona patetico il titolo che allude alla old Hollywood. Fellini per preparare il film frequentò molto gli studi tv: a Milano veniva a curiosare la domenica dietro le quinte del varietà di Minà. Ma l’ idea di un "pastrocchio", come lo chiamava lui, che mostrasse tutta la volgarità del mondo tv con gli spot (che si divertì ad inventare), gli sponsor e quel dilettantismo scosciato e approssimativo che oggi è la regola, veniva da lontano, dalla vecchia polemica sui suoi film ceduti da Cineriz a reti Mediaset, e quindi trasmessi maciullati dalla pubblicità: l’ unica causa per cui Federico si espose e alzò la voce personalmente, quella che non si "interrompe un’ emozione" specie quelle che dava lui. Ginger e Fred sono due ex ballerini che si ritrovano dopo anni a Roma per esibirsi nel varietà "Ed ecco a voi", trionfo di piccineria mediatica che non li riguarda: ma per un attimo loro si prenderanno con magia una rivincita. Dopo un lungo avvio, il film apre le ali quando entra negli studi tv, infernale caos che non ha nulla a che vedere col set di 8 e mezzo: Fellini profetizza la realtà di oggi legata agli aspetti deteriori del mezzo televisivo con una genialità fantastica degna del suo raccapriccio funesto. Ed è come se tutto fosse già successo: i suoi due eroi se ne tornano a casa rassegnati in un mondo non più sulle loro misure, dove la dolce vita, 26 anni dopo, è ora uno specchio deformato di squallori sul piccolo schermo. Geniali i finti spot e splendida la coppia Mastroianni-Masina, i suoi due amori, oltre all’ ex vitellone Franco Fabrizi al suo top. E nel mucchio c’ è la giovane Moana Pozzi, professionista dotata del triplo dono dell’ intelligenza, bellezza e dello humour.