Roberto Giardina, ItaliaOggi 31/8/2010, 31 agosto 2010
NITRITI D’ORO IN TERRA TEDESCA. UN CONTO ANNUO DA 10 MLD
Va bene amare gli animali, ma quando le casse sono vuote bisognerebbe non esagerare, ritiene Wirtschaftswoche, il più autorevole settimanale economico tedesco. Lo Stato continua ad allevare cavalli, purosangue e no, come ai tempi del Kaiser, quando ancora c’erano reggimenti di cavalleria. Il costo complessivo supera i 10 milioni all’anno, quanto basterebbe per finanziare un nuovo corso di medicina.
Dieci Länder mantengono ancora allevamenti equini, ovviamente in passivo.
Il più grande si trova in Nord Renania Westfalia, non a caso la regione che nel suo stemma ha un bel cavallo rampante. Il Land è rinomato per i suoi cavalli, venduti anche all’estero agli appassionati di equitazione, ma è un’attività svolta egregiamente dai privati. Le stalle statali servono a poco. Un secolo fa lo Stato si occupava di equini per rifornire i contadini con animali sani e robusti, e naturalmente anche l’esercito. Cavalli di ogni tipo: purosangue per i dragoni e bestie da tiro. Ma oggi, nell’epoca dei trattori e dei panzer?
«Non bisogna guardare solo all’aspetto economico», si difende Wilhelm Deitermann, portavoce del governo regionale della Nord Renania Wetsfalia, «c’è anche un problema culturale. I cavalli fanno parte della nostra storia. In molte scuole i bambini vanno a scuola di equitazione, che altrove viene considerata uno sport riservato ai ricchi. E, infine, gli allevamenti statali mantengono in vita razze minacciate dall’estinzione». Per esempio, i Kaltblut della Renania. Ne vengono mantenuti a caro prezzo una ventina di esemplari: ogni anno costano oltre 350 mila euro, mille euro al giorno. «È proprio necessario preservare tutte le razze equine?», si chiede Hustus Haucamp, responsabile economico dell’allevamento di Warendorf. «Allora ci dovremmo preoccupare anche degli altri animali, per esempio delle varie razze di maiali. Oggi si allevano solo quelle adatte a trasformarsi in würstel. È giusto tutto ciò?». I cavalli vengono anche venduti, ma un esemplare arriva di rado sopra i mille euro. I campioni sono allevati dai privati. L’allevamento della Nord Renania Westfalia ha incassato l’anno scorso 2,5 milioni di euro, ma ne ha spesi 3,9. Un’attività superata dai tempi, commenta il settimanale, pagata da tutti i cittadini.