Claudio Gatti, Il Sole 24 Ore 29/8/2010, 29 agosto 2010
GLI USA TOLGONO L’ASFALTO, COSTA TROPPO
La strada sterrata che viene asfaltata. Da quasi un secolo è il simbolo del progresso che avanza. Dei confort della vita moderna. Nonostante la diffusione dei Suv, la marcia indietro - la strada asfaltata che viene sterrata non è stata mai prevista. Un controsenso. Eppure è ciò che sta accadendo negli Stati Uniti. E, ironia delle ironie, sta avvenendo soprattutto nel Michigan, lo stato di Detroit, capitale e cuore pulsante dell’industria automobilistica nazionale.
Sempre più a corto di soldi per via della recessione, un numero crescente di contee di quello stato è protagonista di un trend che nessuno avrebbe mai immaginato: la conversione di rotabili poco trafficate e molto mal ridotte in strade bianche. La 40esima a Paw Paw, la 76esima a Decatur, la 665 della contea di Van Buren, Larks Lake Road a Pleasantview sono alcune delle strade asfaltate del Michigan già trasformate in sterrate o comunque destinate a diventarlo nei prossimi mesi.
L’impensabile non solo si sta verificando, ma sta prendendo piede. Nel 2007, quando il Michigan ha cominciato a sentire i segni della recessione e 12 contee hanno deciso di riconvertire a sterrati alcuni chilometri di strada asfaltata si era pensato fosse un fenomeno del tutto anomalo. E singolare. Ma nel 2008, con la crisi che perdurava, le contee costrette a farlo sono più che raddoppiate passando a 25, e nel 2009 si è arrivati a 38. In quei tre anni, un totale di oltre 150 chilometri di strada sono stati " polverizzati" ovvero disasfaltati. Quest’anno le contee saranno almeno 42e la County Road Association of Michigan ( Cram),l’associazione dellle strade di contea, prevede che altri 150 chilometri saranno sterrati.
«Mai avrei pensato che un giorno le miglia di strade asfaltate avrebbero smesso di aumentare. O addirittura che sarebbero diminuite. Ma quest’anno, per la prima volta della storia del nostro stato, è andata così», dice desolato John Niemela, direttore esecutivo della Cram, che parla di «un trend preoccupante » e non di un fenomeno passeggero. Perché nel momento in cui l’economia del Michigan riuscirà a riprendersi, e le casse delle contee saranno meno vuote, ci saranno così tanti chilometri di strade asfaltate da ripavimentare che sarà comunque improbabile una nuova inversione del trend.
«È un atto di disperazione, dovuto all’assoluta mancanza di fondi», commenta John O’Doherty,del Centro nazionale per la salvaguardia delle strade asfaltate della Michigan State University. Con il costo dell’asfalto che si aggira attorno ai 400 dollari a tonnellata, riasfaltare una strada dissestata costa oggi tra i 50 e i 75mila dollari a chilometro. Il costo di una macchina che polverizza l’asfalto, per rendere sterrata la strada, si aggira tra i 7mila e i 15mila dollari. Il risparmio è evidente. Almeno nell’immediato.
«Sono sei anni che la stato ci riduce i fondi, e i soldi del piano di stimolo federale non possono essere utilizzati per le strade minori, solo per le nazionali e le statali. Il risultato è che adesso non ci sono i soldi in cassa per riparare le strade minori. Neppure per tappare le buche, che in alcuni casi sono così grandi da attirare le anatre selvatiche», dice Brian Gutowski, assessore ai Trasporti della Contea Emmet, nel nord del Michigan.
Ma dalle strade secondarie Gutowski è ora costretto a passare a quelle primarie: «Stiamo per polverizzare circa quattro chilometri fuori del villaggio di Pleasantview, i primi di una strada che non classifichiamo come minore ».L’assessore ammette che«la gente non è contenta». Ma è apparentemente meno contenta dell’alternativa: versare più tasse per pagare l’asfalto. «A mio figlio preferisco lasciare in eredità qualche chilometro in più di strada sterrata piuttosto che il peso insostenibile di una montagna di tasse», dice Mary Fingado, una residente della zona.
Anche se non tutti pensano che la polverizzazione generi risparmi nel lungo termine. «Le strade sterrate richiedono comunque manutenzione », fa notare O’Doherty, che cita uno studio del Minnesota Department of Transportation secondo il quale la manutenzione di strade sterrate a traffico relativamente intenso può risultare più alta di quelle asfaltate. «Nessuno vuole regredire, ma la nostra non è una scelta, purtroppo siamo costretti a farlo», insiste Tim Hammill, direttore della Commissione stradale della contea Dickinson. E il fenomeno non riguarda solo il Michigan. Si sta già verificando anche in Ohio, Minnesota, Nord Dakota, Alabama, Maine e Pennsylvania. «A forza di tagli, finiremo con il tornare all’età della pietra», ironizza Gutowski. Forse della pietra no, ma dei sassi sì.