Frammenti, 30 agosto 2010
Tags : Teresa Cremisi
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "CREMISI, TERESA"
Teresa Cremisi, della francese Flammarion: «Per quale ragione bisognerebbe cambiare forma al cucchiaio se è il mezzo più semplice ed economico per mangiare la minestra? Il libro è quanto di più semplice ed economico ci sia per leggere. Durerà». (Varie, Framm 176227)
Nel frattempo, il cda di Rcs Libri (che fa parte della galassia Rcs Mediagroup) si è arricchito di un nuovo con-sigliere, Giorgio Cogliati. Quest’ultimo, responsabile degli affari societari del gruppo, va ad affiancare Marino Bastianini, Teresa Cremisi, che è stata nominata vicepresidente lo scorso primo aprile con poteri di gestione analoghi a quelli già attribuiti a Giulio Lattanzi (passato alla direzione generale del settore Quotidiani Italia di Rcs Quotidiani) […] (R. Fi., Il Sole-24 Ore 17/4/2010)
Tutta nei libri è la storia di Teresa Cremisi, dal primo aprile vicepresidente con pieni poteri della Rcs Libri, oltre che presidente e direttore generale della controllata francese del gruppo, la Flammarion. Nata ad Alessandria d’Egitto nel 1945, nel 1956, con la crisi di Suez e le nazionalizzazioni di Nasser, è arrivata con la famiglia a Milano, dove è cresciuta. Subito dopo la laurea è entrata alla Garzanti come lessicografa (scriveva le voci dei dizionari); c’è stata 22 anni fino a diventarne vicedirettore generale. Nel 1989 Antoine Gallimard l’ha chiamata al suo fianco come direttore editoriale. Il milieu francese non l’ha accolta subito a braccia aperte: uno scrittore diceva disperato ai suoi amici che ormai a Parigi tutto era finito perché Gallimard aveva affidato la casa editrice a un’italiana. Nel 2005, quando la Rcs ha acquistato la Flammarion, altro marchio storico dell’editoria francese, l’ha affidato a lei. Ora conserva quell’incarico, al quale ha aggiunto quello di vicepresidente della divisione libri dell’intero gruppo. A lei toccheranno scelte difficili. Per esempio stabilire quale spazio dare agli e-book. Dei libri lei dice: ”Sono il matrimonio felice fra cultura e commercio”. Bisognerà vedere quanto di elettronico ci sarà in futuro in questo connubio. (Gianni Gambarotta, Il Foglio 17/04/2010)
Edigita prevede che il mercato italiano possa raggiungere almeno i 60-70 milioni di euro nel 2015 con una quota non inferiore al 4-5%. «E’ un passo importante – dice Teresa Cremisi, vicepresidente di Rcs Libri’. Adesso il mercato italiano del libro digitale è ancora balbettante, non è come negli Stati Uniti dove le distanze impongono l’uso delle librerie online. Anche in Giappone sono molto diffusi, soprattutto per i manga e la narrativa sentimentale. In Europa la situazione è completamente diversa, ma per gli editori era importante mettersi insieme e gettare le basi per affrontare la sfida. Io credo che il mercato si aprirà quando arriverà un supporto che soddisfi veramente il lettore. Per ora in Europa i supporti esistenti non hanno avuto grande successo, vengono usati da pochi e solo per scopi professionali». Teresa Cremisi ha già avuto un’esperienza simile in Francia, con Flammarion, il marchio del gruppo Rcs di cui è presidente e direttore generale. «Il luglio scorso con Gallimard e Seuil abbiamo creato Eden che sta andando abbastanza bene». (Cristina Taglietti, Corriere della Sera 12/05/2010)
Sono mesi che Rcs ha dato mandato alla società di cacciatori di teste Egon Zehnder di trovare un amministratore delegato per Rcs Libri, posto lasciato vacante ad aprile da Giulio Lattanzi, passato alla direzione generale dei quotidiani, mentre Teresa Cremisi era rientrata da Parigi come vice presidente della Rcs Libri. La zarina dell’editoria a Milano avrebbe dovuto ricoprire incarichi di gestione analoghi a quelli di Lattanzi, mentre sta molto tempo ancora a Parigi, dove ha mantenuto le cariche di presidente e direttore generale di Flammarion (Caterina Soffici, Il Riformista 24/7/2010)