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 2010  agosto 30 Lunedì calendario

Chiude il «Des Bains», i vip perdono il tempio della mondanità - Pezzi di storia che rotolano per il pendio del tempo

Chiude il «Des Bains», i vip perdono il tempio della mondanità - Pezzi di storia che rotolano per il pendio del tempo.In un’epoca,la no­stra, che ha sempre più fretta di inse­guire il futuro. E che ha perso la capa­cità di riconoscere la sacralità dei simboli del passato. Il leggendario Hotel Des Bains - così perfetto, così sontuoso ed, ebbene sì, così impec­cabilmente snob - chiude i battenti. Non per sempre, questo no. Ma lo fa in un momento in cui la sua presen­za si rendeva fondamentale: come un vecchio divo di Hollywood dal ca­­rattere impossibile, lo storico alber­go di lusso al Lido di Venezia si nega proprio quando i riflettori si fanno bollenti, e puntano il proprio fascio di luce verso la 67esima Mostra del Cinema. Il tempio in stile liberty na­to allo scoccare del XX secolo, in pie­na Belle Epoque, marcherà visita in­somma, causa ristrutturazione: tra i cuori pulsanti della vita festivaliera, epicentro della mondanità divistica, l’Hotel Des Bains si appresta a con­servare il suo volto più scintillante ­vale a dire le suite - per cedere terre­no, nel vero senso del termine, a una serie di alloggi privati. Per la precisio­ne, settanta. Venticinquemila metri quadrati (prezzo al mq previsto: 15.000 euro) immolati alla crisi e con­cessi a danarosi privati affamati di vi­sibilità e di una gloria in odor di cine­matografia. Tra le sue mura - amate da Thomas Mann e da Luchino Vi­sconti, e non a caso qui il grande regi­sta girò scene del suo Morte a Vene­zia , ma anche da attori di ieri e di og­gi come Clark Gable e Keira Knight­ley - non si svolgerà il tradizionale cocktail di chiusura della Mostra. Gli ospiti, più o meno illustri, frequente­ranno dunque gli altri non meno ce­­lebri hotel della Laguna, tra cui l’Excelsior (dove, dopo la proiezione del film d’apertura di Darren Arono­fsky Black Swan è previsto il buffet di inaugurazione), l’Hotel Cipriani (al­loggio prediletto di star come Sophia Loren e George Clooney), l’Hotel Gritti sul Canal Grande o il Cipriani e l’Ausonia & Ungaria, al Lido. Senza dimenticare l’Hotel Danieli, in piaz­za San Marco, dove il 31 agosto è atte­so­il cocktail party Kill Spritz organiz­zato dalla storica rivista cinemato­grafica americana Variety in onore di Quentin Tarantino, presidente della Giuria Internazionale del Con­corso. E così, sopravvissuto perfino a un incendio (che peraltro non lasciò danni seri, avvenuto nel febbraio del 2008), l’Hotel Des Bains di Venezia si arrende alle leggi del tempo e dell’ economia, si prepara a tornare abile e arruolato per la prossima stagione, ma perdendo pezzi. Un restyling che, probabilmente, lascerà affran­to- ovunque sia al momento- lo stori­co impresario dei balletti russi Ser­gej Pavlovic Djagilev, che qui morì nel 1929 dopo avervi alloggiato a lun­go. Drastico il commento del regista Stephen Frears, che con The Queen a Venezia vinse il Premio della Critica nel 2006: «Questo rappresenta la fi­ne di un’era. Sono solo felice che Di­rk Bogarde (indimenticato interpre­te di Morte a Venezia di Visconti) non sia vivo per vedere tutto que­sto ».