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 2010  agosto 30 Lunedì calendario

Ibm, ecco il sistema integrato anche per le piccole aziende - Ibm cambia il mondo mainframe. E non lo fa con una nuova famiglia di server mainframe, ma realizzando una vera nuova architettura in grado di ottimizzare l’allo­cazione delle risorse It

Ibm, ecco il sistema integrato anche per le piccole aziende - Ibm cambia il mondo mainframe. E non lo fa con una nuova famiglia di server mainframe, ma realizzando una vera nuova architettura in grado di ottimizzare l’allo­cazione delle risorse It. Il nuo­vo Ibm zEnterprise, disponi­bile dal mese di settembre, è infatti un’architettura di siste­mi nella quale i carichi di lavo­ro su mainframe, sistemi Power7 e x86 possono condi­videre risorse ed essere gestiti come un unico sistema virtua­lizzato. «Abbiamo compiuto un passo importante nell’in­formatica, perché siamo riu­sciti a creare un sistema inte­grato virtualizzato di applica­zioni e ambienti eterogenei, ottimizzato e facilmente gesti­bile - spiega Marco Utili, re­sponsabile del mainframe di Ibm Italia - ; con questa nuova infrastruttura si può estende­re­la qualità del servizio main­frame ad ambienti non tradi­zionalmente mainframe, co­me Unix e Linux. Questi mon­di acquisiscono le caratteristi­che dell’ambiente mainfra­me: scalabilità, resilienza, ro­bustezza, virtualizzazione». La nuova architettura di si­stemi associa il nuovo main­frame zEnterprise con le nuo­ve tecnologie Ibm zEnterpri­se BladeCenter Extension e Ibm zEnterprise Unified Re­source Manager, per poter ge­stire i carichi di lavoro esegui­ti tra System z, Power e Sy­stem x. Dal punto di vista pre­stazionale, lo zEnterprise Sy­stem è il più potente sistema Ibm mai realizzato. Il core server, denominato zEnterprise 196, contiene 96 dei microprocessori più velo­ci e più potenti del mondo, che lavorano a 5,2 Ghz e sono in grado di eseguire più di 50 miliardi di istruzioni al secon­do. Questa nuova architettu­ra è il risultato di un investi­mento di oltre 1,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo da parte di Ibm, che in questi ultimi tre anni, ha collabora­to con 200 dei suoi clienti più importanti sparsi nel mondo (anche italiani). «Da questo lavoro è emerso che è la ge­stione della complessità la priorità numero uno delle aziende - continua Utili - ; og­gi le aziende si trovano a lavo­rare in ambienti eterogenei, sempre più complessi, con conseguenti costi crescenti in termini di hardware, sof­tware e persone che devono gestire tale eterogeneità. E noi siamo riusciti, fermo re­stando l’ambiente esistente, a ottimizzare la gestione delle risorse, in base alle priorità at­tribuite alle applicazioni. Una delle intelligenze della nuova architettura sta nel far eseguire l’applicazione nella parte di sistema dove in quel momento è meglio che venga eseguita, in modo automati­co e veloce. Tutto questo è il risultato del connubio di hardware e software avanza­ti, di livelli competenze e di in­vestimenti unici sul merca­to ». Notoriamente le architet­ture mainframe sono adatte a realtà aziendale medio-gran­di ma, in questo caso, l’alto grado di granularità della nuova infrastruttura permet­te anche alle piccole imprese di poter usufruire dei vantag­gi del mainframe: «Il concet­to alla base di zEnterprise è che le applicazioni esistenti possono essere usate meglio, quindi anche se sono quelle di una piccola azienda - dice Utili - basta che questa acqui­sti una struttura piccola con un ridotto numero di lame (blade) e via via, a secondo delle proprie necessità, ag­giunga altre lame. Ora stiamo collaborando a stretto contat­to con gli sviluppatori per far sì che si sfrutti al cento per cento il vantaggio di lavorare con un’architettura come questa, che consente la gestio­ne dinamica delle risorse». Dal punto di vista dei costi, zEnterprise assicura un ri­sparmio sia in termini di ac­quisizione che di risparmio energetico: grazie alla capaci­tà di gestire i carichi di lavoro tra vari sistemi come se fosse­ro uno, può consentire una ri­duzione dei costi di acquisi­zione anche del 40% e del co­sto di proprietà del 60%. Dal punto di vista energetico, a pa­rità di consumo di elettricità, il nuovo mainframe assicura il 60% di capacità in più rispet­to al suo predecessore Sy­stem z10.