Michele Farina, Corriere della Sera 30/08/2010, 30 agosto 2010
BLAIR CERCA CASA (L’OTTAVA) AI CARAIBI
Manca una cosa nel sito del pensionato Tony Blair ( www.tonyblairoffice.org): c’è la Fondazione per la Fede e quella Sportiva, la sezione Pace in Medio Oriente, l’Africa e il global warming. Manca l’agenzia immobiliare: tra un discorso a Dubai e una videochat con gli studenti messicani, l’ex premier britannico sta febbrilmente cercando casa. Un’altra: ha appena comprato per 1,1 milioni di euro un «appartamentino» a Londra (zona West End) per l’unica figlia femmina, Kathryn, 22 anni, studentessa. Tony e la moglie Cherie hanno già una proprietà da 5 milioni a Hyde Park, una residenza di campagna nel Buckinghamshire che vale 7 milioni. Altre quattro case «minori» (per i figli) sono investimenti. La fortuna dei Blair va dai 25 ai 70 milioni di euro. Che fare di tanti soldi?
La Borsa? Meglio il mattone. Ai Tropici: negli ultimi tre mesi qualcuno dello staff («l’ufficio» itinerante di Blair coinvolge 300 persone) ha ricevuto via email centinaia di foto di varie proprietà in vendita. Blair è impegnato con l’autobiografia, «A journey», dopodomani in libreria. Ma l’ottava casa è una priorità. Viaggio immobiliar-sentimentale: la casa delle vacanze esotiche, il buen retiro per quando Tony (57 anni) deciderà di sospendere l’attività di consulente e relatore per sedersi con Cherie a sorseggiare rum davanti all’oceano. Ai Caraibi, nell’isola-nazione preferita: Barbados. Cercasi villa con piscina e campo da tennis, massima riservatezza (l’acquisto avverrà attraverso una società). Il Sunday Telegraph ha dato la notizia, il Barbados Free Press l’ha rilanciata con dettagli freschi: i Blair pensavano di comprare un lotto e costruire. Poi hanno ripiegato su qualcosa di già esistente. Sull’isola gli appezzamenti costano da 400 mila a 10 milioni di dollari. Una villa di sei stanze da letto con piscina: 5-6 milioni. L’ex leader laburista vorrebbe anche il campo da tennis, il suo sport preferito . Luogo prescelto : Apes Hill, la collina delle scimmie. E dei miliardari: tranquilla, appartata, a 300 metri dal livello del mare con vista magnifica. Vicini? Oprah Winfrey, vacanzieri come Jude Law e Sienna Miller, Paul McCartney e Mick Jagger. I Blair vi hanno trascorso tre estati, dal 2003 al 2006, nella magione di Sir Cliff Richard: il cantante confessò di aver ospitato l’amico-premier dopo averlo visto «così stressato» per la guerra in Iraq. Lo spettro iracheno non abbandona Blair neppure alla vigilia del lancio dell’autobiografia: mercoledì a Londra si annunciano proteste alla libreria dove Tony dovrebbe firmare copie del suo «Journey» (anche se l’ex premier devolverà i diritti d’autore — 5 milioni di euro — a un centro di riabilitazione per veterani di guerra). A protestare ci sarà pure l’altro pensionato Gordon Brown? E’ di ieri l’indiscrezione secondo cui Blair cercò di ritardare il suo ritiro a favore di Brown su pressioni della Casa Bianca. Condi Rice incontrò Brown che le fece una pessima impressione. Si lamentò con George Bush, che ne parlò all’amico Blair. Come lo chiamavano ai tempi della guerra in Iraq? «Poodle», il barboncino di Bush.
Michele Farina