ENRICO FRANCESCHINI, la Repubblica 30/8/2010, 30 agosto 2010
SCANDALO CRICKET L´ULTIMO BRIVIDO È UNA MAZZETTA DA 150MILA STERLINE
Per alcuni è l´essenza della vecchia Inghilterra, della tradizione, della purezza. «Tra cinquant´anni questo sarà ancora il paese delle ombre che si allungano sui campi da cricket, della birra tiepida e delle vecchiette che la domenica pedalano per andare alla messa nella foschia mattutina», disse una volta il primo ministro John Major, parafrasando a sua volta George Orwell. Ma l´ombra che si è allungata ieri su Lord´s Cricket, lo stadio londinese considerato la culla di questo sport, rischia di travolgere uno dei paesi in cui viene giocato con più passione, il Pakistan, e di sporcarne la reputazione in tutto il Commonwealth, l´associazione delle ex-colonie britanniche, in molte delle quali è più amato del calcio o di ogni altra disciplina sportiva. Un giornale specializzato in trappole contro i potenti, il News of the World, ha tirato una stangata alla nazionale pachistana, impegnata in uno dei tornei più importanti della stagione, a Londra, contro l´Inghilterra e altre titolate avversarie. Uno dei suoi reporter ha avvicinato un pachistano di 35 anni, Mazhar Majeed, gli ha fatto credere di rappresentare un gruppo di ricchi scommettitori senza scrupoli dell´Estremo Oriente, e gli ha dato 150 mila sterline, circa 200 mila euro, per combinare la partita tra Pakistan e Inghilterra.
Majeed ha promesso che non ci sarebbero stati problemi. Ha garantito che la squadra pachistana avrebbe commesso almeno tre errori durante la gara. Li ha descritti, indicando in quale tempo e in che circostanze sarebbero avvenuti. «Vi darò 3 no-balls», ha detto al finto scommettitore. «I giocatori sono d´accordo. E´ tutto organizzato. Se vi comportate come si deve, farete una montagna di soldi». Il primo a mettersi in tasca dei soldi è stato lui, contando le mazzette di banconote che erano state disposte sul tavolo della sua camera, in un albergo di lusso della capitale britannica. Non sapeva, il corrotto mediatore, che la scena era segretamente filmata da telecamere e microfoni; e che quelle immagini sarebbero finite, ieri, sulla prima pagina e sul sito del News of the World. Dopo che la partita si è svolta esattamente come previsto dal mediatore.
Lo scandalo ha fatto intervenire Scotland Yard, che ha arrestato Majeed e interrogato tre giocatori della nazionale pachistana, sequestrando loro i telefonini. L´indagine della polizia prosegue, per il momento continuano anche le partite del Pakistan nel torneo, ma lo sdegno è enorme. Non è la prima volta che il Pakistan è sospettato di trucchi e corruzione legati al cricket. E altri scandali del genere hanno sfiorato in passato uno sport che, per i suoi gesti e le sue candide uniformi, trasmette un´immagine di eleganza, fair-play, onestà. Sullo sfondo dell´alluvione che sta facendo migliaia di morti e milioni di senzacasa in Pakistan, le parole del mediatore davanti alle mazzette di sterline suscitano ancora più sconcerto: «Sono anni che lo facciamo. Abbiamo ammassato un sacco di soldi a questo modo». Il giro d´affari delle scommesse sul cricket, legali e illegali, è di centinaia di milioni di sterline l´anno soltanto in Asia, scrive il News of the World. Le ombre che si allungano sui campi di cricket, stavolta, non c´entrano nulla con le tradizioni della vecchia Inghilterra.