ANGELO AQUARO, la Repubblica 28/8/2010, 28 agosto 2010
SE AMLETO PARLA COME UN KLINGON
Essere o non essere? Meglio: "taH pagh taHbe?". Tranquilli: non è un errore di stampa. È solo l´ultima traduzione disponibile del verso teatrale più famoso del mondo: in klingonese. Klingo-che? L´opera di William Shakespeare è già stata tradotta in quarantacinque lingue di tutto il mondo. Solo che stavolta parliamo, appunto, di un altro mondo, visto che il klingonese è la lingua della razza guerriera che i fan di "Star Trek" conoscono benissimo. Fantascienza? Molto di più. Perché il klingonese è stato approntato da un linguista serio come Marc Okrand. E perché adesso l"Amleto" in versione stellare approda finalmente sulla terra: nella fattispecie a Rosslyn, Virginia, messo in scena dalla prestigiosissima Washington Shakespeare Company. Pensate: sul povero Shex´pir – pardon: Shakespeare – negli ultimi quattro secoli ne hanno dette di tutti i colori: che non è mai esistito, che dietro il suo nome d´arte si nascondeva in realtà la regina Elisabetta. "Paghmo´ tln mlS" – aridaje: "Tanto rumore per nulla".... Era così evidente che quel genio straordinario poteva arrivare soltanto da un altro pianeta.