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 2010  agosto 30 Lunedì calendario

CENTO EURO PER ASCOLTARLO MA C’È CHI SI RIBELLA

Alessandro Londero, presidente di Hostessweb l’agenzia di casting che ha selezionato le ragazze e i ragazzi, cerca di chiarire numeri e dinamiche della lezione di Corano tenuta da Gheddafi presso l’Accademia libica. La richiesta, spiega all’Ansa, era stata di circa 500 persone, ma «probabilmente se ne aspettavano di meno, perché la sala prevista per l’incontro non le conteneva tutte». «Ecco perché - aggiunge - abbiamo dovuto fare due sessioni, e nonostante questo un’ottantina di ragazze sono rimaste fuori». Saltata, invece, la lezione che il leader libico avrebbe dovuto impartire agli uomini («abbiamo fatto tardi e non ce n’è stato il tempo» dice Londero). Il responsabile dell’agenzia precisa inoltre che per le ragazze era previsto un «rimborso spese» di 100 euro per chi veniva dal Lazio, e 150 euro per chi veniva da un’altra regione e che il pagamento sarebbe avvenuto solo dopo l’evento. Un chiarimento necessario visto che, non tutte le ragazze, hanno gradito l’incontro. Una di queste, una studentessa di legge romana, si è sfogata con i giornalisti all’uscita dall’Accademia: «Sono scioccata, non è possibile che la gente venga pagata per ascoltare queste assurdità. Non voglio mai più partecipare a una cosa del genere». La ragazza ha voluto mantenere l’anonimato anche perché, ha spiegato, «ci hanno promesso 70 euro, ma ora che ho parlato con voi giornalisti mi sa che non mi daranno niente». Anche se poi, davanti a un responsabile dell’agenzia che intimava ai cronisti di non fare domande, ha aggiunto: «A questo punto non mi importa, la gente fuori deve sapere quello che è successo. Gheddafi non può venire qui in Italia a dirci di convertirci all’Islam o che dovremmo sposare dei libici, io mi sono sentita offesa». All’incontro con il leader libico, lei ci è arrivata con il passaparola delle amiche, «ma mi avevano detto che si trattava di un incontro culturale sulle donne e l’Islam, invece è stato tutto assurdo». «Finché non eravamo tutte sedute, Gheddafi non sarebbe arrivato. Ma noi restavamo in piedi perché mancavano le sedie per tutti» ha raccontato indispettita. Dopo lo sfogo, la giovane romana si è preoccupata un po’: «Per venire qui, mi sono pure data malata al lavoro e ora sicuramente non mi pagheranno neanche il gettone. Ma chi se ne importa neanche li voglio quei soldi».