Michele Farina, Corriere della Sera 23/8/2010, 23 agosto 2010
Lo scrittore Robert Harris ha letto il nuovo libro del premio Nobel V.S. Naipaul (The Masque of Africa, uscita: 31 agosto) e lo ha trovato «tossico, grossolano, inaccurato
Lo scrittore Robert Harris ha letto il nuovo libro del premio Nobel V.S. Naipaul (The Masque of Africa, uscita: 31 agosto) e lo ha trovato «tossico, grossolano, inaccurato. Repellente». Secondo Harris, Naipaul è soltanto un razzista, che ha «intravisto l’Africa dai finestrini di auto messe a disposizione da ministri e funzionari». Le pagine più discutibili: quelle dedicate alla Costa d’Avorio descritta come il posto dove «la gente mette i gatti vivi in un sacco e poi li getta nell’acqua bollente. Questa scoperta mi ha fatto apparire trascurabile ogni altra cosa» (così scrive Naipaul nel libro). Oppure la visita a uno stregone di Johannesburg: il suo antro è pieno di teste di cavallo, pezzi di stomaco alle pareti e porcellini d’India vivi di cui bere il sangue. Articoli costosi, «forse non così costosi come il seno di donna bianca che secondo la polizia sudafricana qualcuno avrebbe offerto per un rito di magia nera».