Gianluca Bauzano, Sette n. 33/34 26/8/2010, 26 agosto 2010
ORA IL MANAGER È TRASVERSALE
Le ha rese più prosperose, poi le renderà più magre fino a farle diventare, tra non molto, delle vere top model. «Siamo una community più che un marchio. Il contatto con le nostre clienti è costante. Pronti a recepire esigenze, consigli, reazioni ed emozioni. Da questo credo nasca il successo delle nostre proposte. Oltre all’ottimo rapporto qualità prezzo», spiega Gianluigi Cimmino, a.d. e ideatore della griffe di intimo Yamamay, commentando il successo, in ordine di apparizione, degli upperbra, i reggiseni push-up realizzati con un brevetto che evita il sostegno del ferretto, «il nostro capo di intimo femminile più venduto», aggiunge orgoglioso. Prosegue con la collezione Shaping, nei negozi a partire da novembre, dall’effetto modellante e contenitivo, «risposta a una richiesta precisa. Acquisire una linea più asciutta. Esigenza senza età. Sentita non solo dalle donne più “formose”, ma anche da quelle iper attente alla loro immagine». Come delle vere top model. A quelle che lo vogliono diventare davvero si rivolge infine l’imminente concorso Yamamay Models (vedi box in fondo alla pagina). Tutti risultati frutto di attente strategie di marketing, immagino. «Contatto diretto e personale con la clientela». Certo, adesso un a.d. si mette dietro i banchi dei negozi a vendere. «Esatto».
Da Napoli a Milano
Lo giuri. «Appena posso sono presente nei nostri punti vendita (oltre 600 negozi tra Italia ed estero, ndr). Specialmente durante i weekend delle festività natalizie. Vedere la reazione del cliente, cosa sceglie, la soddisfazione per un acquisto o la perplessità davanti a una nostra proposta sono fondamentali. Servono di più di qualunque ricerca di mercato. Senza dimenticare che le nostre proposte come quelle di Carpisa sono trasversali.
Nei negozi arrivano settimanalmente nuovi prodotti. Vanno oltre l’età e il portafoglio. Forse proprio per questo piacciono e trovano riscontro tra il pubblico. Entrare diventa un gioco, un piacere più che una semplice necessità», replica Cimmino. Parentesi. Yamamay con Jaked – marchio di costumi tecnici per il nuoto, sponsor nella Nazionale azzurra –, fanno capo a Inticom, di cui Cimmino è a.d.; Carpisa, invece, è di proprietà di Kuvera e Maurizio Carlino ne è l’a.d.; le famiglie Carlino e Cimmino condividono l’assetto proprietario delle due aziende; Gianluigi e Maurizio, coetanei e amici, ne reggono i timoni, confrontandosi e collaborando assieme. Con solidi risultati. «Prevediamo di attestarci alla fine del 2010 su un fatturato di circa 130 milioni di euro per entrambe le aziende; 10 in più rispetto al 2009; 6 invece per Jaked, 4 in più rispetto all’anno precedente quando è entrato in Inticom», dichiara Cimmino. Parentesi chiusa.
Dietro il successo di Yamamay c’è il coinvolgimento in prima persona di questo brillante uomo partenopeo di circa quarant’anni, trapiantato a Busto Arsizio, vicino a Gallarate, dove ha sede Inticom. «Ormai riesco a vedere
il Golfo di Napoli (ha casa sulla collina di Posillipo, ndr) solo nelle foto che ho sul BlackBerry. Non mi lamento. A Busto Arsizio mi trovo benissimo. Vicino e lontano da Milano e dal fashion system», rivela il manager.
Lui mette ciò che vuole lei
Schivo all’apparenza, ironico quando è tra amici, la filosofia di Cimmino è, «lavorare sempre e più degli altri e non prendersi mai sul serio». Conferma il suo approccio pratico con la vendita diretta nei negozi come l’idea di trasformarsi in “top model” nell’ultima campagna upperbra dove appare incorniciato da sorridenti fanciulle (nel box a sinistra, uno scatto di backstage); decisione nata da un gioco ma alla fine presa per «associare un volto a un marchio. Non farlo vivere solo come un nome», commenta.
Contraltare l’instancabile “vagabondare” per il mondo alla conquista di nuovi mercati. In questo periodo, va da sé, la Cina. «Siamo già presenti a Shanghai e nell’area del Sud, ma vogliamo espanderci in tutte le province. La Cina è il mercato di domani e in questo momento sta vivendo una forte trasformazione. Il passaggio alla nuova generazione, figlia dei primi imprenditori. Il simbolo di un mondo che da bacino di produzione si è trasformato in un’onnivora macchina consumistica. A tutti gli effetti, come lo era durante il boom nei paesi capitalisti», spiega.
Come Carpisa anche Yamamay è attenta all’ambiente con campagne, operazioni di riciclo e uso di materiali “verdi”; ha anche ampliato le sue proposte con una linea beauty, pensa allo sviluppo del bimbo e in particolare delle linee maschili. Curiosità: vince lo slip o il boxer? «Al pari del push-up il parigamba. Ma non si illuda. L’uomo mette quello che vogliono le donne. Sono loro che nel caso dovessero fermarsi la notte... Stiamo studiando un nuovo progetto dove l’intimo maschile verrà raccontato, e andrà “scelto”, con l’occhio di ciò che vuole lei».