Riccardo de Palo, Il Messaggero 25/8/2010, 25 agosto 2010
DOSSIER 3D [2
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ARRIVA PER NATALE LA TV IN 3D E SENZA OCCHIALINI -
La rivoluzione della televisione in 3d, “in presa diretta”, e quindi fruibile direttamente senza quei fastidiosi (e antigienici) occhialini colorati che ci tocca inforcare sul naso, è molto più vicina di quanto possa sembrare. Stando a una fonte del quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, la Toshiba, bruciando tutta la concorrenza, sarebbe pronta a lanciare sul mercato entro la fine dell’anno, in tempo per i regali natalizi, i nuovi televisori di ultimissima generazione. A prima vista, sembreranno normali schermi piatti. Ma appena accesi, mostreranno una innovativa tecnologia a Lcd, che emetterà segnali luminosi da più punti e angolazioni dello schermo, per dare l’impressione della profondità e dello spessore. Stando a una anticipazione della scorsa fiera Cebit di Las Vegas, in gennaio, Toshiba intende conferire la tridimensionalità a qualsiasi video a due dimensioni. Sarà una grande capacità di calcolo del processore interno al televisore (143 volte superiore a quello dei comuni apparecchi tv) a compiere il “miracolo”.
Difficile dire se queste caratteristiche saranno presenti anche nei nuovi modelli Toshiba, che non ha ufficialmente confermato neppure il lancio entro l’anno della nuova tecnologia. Se così fosse, sarebbe veramente rivoluzionario. Perché si potrebbe rendere tridimensionale qualsiasi film già presente nella nostra videoteca, o trasmesso in via digitale.
Finora, a contenere in una fascia di nicchia il mercato del 3D casalingo è stato principalmente il costo dei televisori, il 25-30% in più del totale, compreso il prezzo dei famigerati occhialini. I nuovi televisori non saranno più economici - proprio per questo sembra che Toshiba voglia limitare la grandezza degli schermi Lcd nel primo lancio a soli 21 pollici - ma la possibilità di vedere immagini a 3d senza supporti ottici invoglierà certamente una nuova fascia di consumatori.
La stessa rivoluzione colpirà presto il mercato dei videogichi. Nintendo ha annunciato l’arrivo di una nuova console portatile chiamata 3DS, che permetterà la visione tridimensionale tramite un sistema simile a quello di Toshiba, “autostereoscopico”, che non ci imporrà di inforcare speciali occhiali.
Alla prossima fiera di Berlino, la Ifa, in settembre, la tv a 3D sarà certamente la protagonista. Ma c’è molta attesa, tra gli addetti ai lavori, anche per i futuri concorrenti dell’iPad, la “tavola” di Apple multifunzione. In appena 80 giorni, ne sono stati venduti tre milioni di esemplari. Vista come una panacea per il mondo dell’editoria, l’iPad sta proponendo un nuovo modo di fruire di contenuti d’informazione, come giornali e libri, e anche altri più spiccatamente multimediali.
Alcuni produttori, come Asus, stanno cercando l’“iPad killer” che riporti alle stelle loro conti, provati dal crollo delle vendite dei netbook (i piccoli pc portatili a basso costo che sono stati inventati proprio da questa casa taiwanese). Dopo il lancio del T101MT, un netbook “convertibile” con Windows 7 preinstallato e un touchscreen ”resistivo” utilizzabile anche con una speciale pennetta, Asus ha in programma due “tavole” simili a quella di Apple. Una, più piccola, userà il sistema operativo Android, sviluppato da Google e derivato da Linux, che viene utilizzato da molti smartphone in commercio. L’altra utilizzerà invece il sistema operativo di Microsoft, ma avrà un costo più elevato.
La coreana Samsung ha in programma un’altra “tavola” delle meraviglie, un oggetto di sette pollici e sistema operativo Android, attualmente in fase di test di laboratorio. Lg, un altro produttore asiatico noto per i suoi cellulari con touchscreen molto economici, ha annunciato il prossimo lancio di un altro “tablet” - denominato Optimus - che secondo il vice presidente del marketing Chang Ma «sarà molto migliore dell’iPad». Mistero ancora sulle sue caratteristiche. Ma è evidente che l’esempio di Apple - da sempre maestra nel creare nuovi “fenomeni” subito seguiti a ruota dal resto del mercato - sta spingendo molti produttori a seguire il fenomeno, l’onda d’urto prodotta sul mercato dall’iPad.
La scelta di Android ha le sue ragioni. Anche il sistema operativo di Google ha un suo “store”, per scaricare le applicazioni. Ed è utilizzato da molti cellulari in commercio di marchi come Htc e Motorola. Avere decine di migliaia di “app” pronte per l’uso (o facilmente adattabili al grande schermo) invoglierebbe certamente all’acquisto, come è già avvenuto per la tavoletta di Apple.
Inoltre, in Android mancano le limitazioni che lo stesso Steve Jobs, padre padrone di Apple, ha voluto porre ai dispositivi della casa di Cupertino. Il sistema operativo, anzitutto, è “open” e cioè facilmente modificabile o migliorabile da altri programmatori. Inoltre, supporta “Flash”, il programma di Adobe che permette le migliaia di animazioni e di video che popolano il Web, e che Jobs trova oltremodo irritante. Inoltre, all’iPad manca la possibilità di estendere la memoria interna (per metterci documenti, applicazioni, video o file musicali), senza dover comprare, a caro prezzo, il modello più “dotato”. Facile pensare a una nuova famiglia di “tablet” con alloggio per scheda sd, dunque. Un’altra caratteristica che dobbiamo aspettarci dai nuovi dispositivi è la presenza di una webcam. Una volta comprato un gadget del genere, forse vorremmo anche ricompensarci della spesa con una videochiamata gratuita con Skype, o un altro software simile.
AMERICA, IN SEI MILIONI DI CASE LA TV HA GIÀ CAMBIATO FACCIA
Il futuro del 3D incombe ma in televisione sono ancora pochissimi i canali che trasmettono in tridimensionale o sono pronti a farlo, anche se l’offerta è in continua evoluzione.
In Italia il gruppo Sky è già da tempo al lavoro sul progetto (come diciamo nell’articolo sotto) ma anche i dirigenti Rai hanno più volte annunciato di puntare per il futuro sulla trasmissione in tre dimensioni.
Ricerca e sperimentazione sono già in atto: a maggio Viale Mazzini ha garantito la produzione in collaborazione con Infront Italy del primo incontro di calcio trasmesso in diretta nei cinema in 3D in Italia, la finale di Coppa Italia Inter-Roma. Ad aprile è stato invece presentato il programma, realizzato dalla Rai in stereoscopia, Sette luoghi, otto minuti, una città.
Nell’ottica dello sviluppo della nuove tecnologie, ed in particolare del 3D, è stato siglato a gennaio un apposito accordo con Eutelsat.
In America secondo alcune ricerche, sarebbero oltre sei milioni gli spettatori già in possesso di un televisore 3D. Il primo network a lanciarsi nel 3D è stato ESPN che ha permesso la visione di 25 partite dei Mondiali di calcio in tre dimensioni. A luglio è stata la volta della piattaforma satellitare e via cavo Direct TV, che ha lanciato 3 canali in 3D per vedere film, eventi sportivi e concerti. Sony Imax e Discovery Communication hanno stretto un accordo volto a sviluppare un canale tridimensionale dedicato ai bambini e ai più giovani.
In Francia, i dirigenti dell’emittente satellitare e via cavo Canal+ hanno annunciato l’intenzione di lanciare un canale dedicato alla programmazione di film, eventi e sport in 3 dimensioni a partire da Natale 2010. L’emittente televisiva Skylife, in Corea del Sud, ha già trasmesso alcuni eventi sportivi in 3D a maggio e prevede di lanciare due canali dedicati entro il 2012. Anche in Germania Sky è molto attiva. Dopo aver mandato in onda il primo match di Bundesliga in 3D, starebbe ora negoziando i diritti per trasmettere le gare del massimo campionato tedesco in tre dimensioni a partire dal 2013.