http://www.lospiffero.com ripreso da dagospia, 27/8/2010, 27 agosto 2010
Carlo De Benedetti, finanziere ed editore di Repubblica, almeno per il momento, non potrà atterrare con l’elicottero personale nella sua proprietà di Dogliani, in provincia di Cuneo, quattro casali per un totale di 46 vani, dove dal febbraio scorso ha trasferito la sua residenza, prima fissata a Sankt Moritz, in Svizzera, insieme con quella della moglie, Silvia Cornacchia (in arte Silvia Monti)
Carlo De Benedetti, finanziere ed editore di Repubblica, almeno per il momento, non potrà atterrare con l’elicottero personale nella sua proprietà di Dogliani, in provincia di Cuneo, quattro casali per un totale di 46 vani, dove dal febbraio scorso ha trasferito la sua residenza, prima fissata a Sankt Moritz, in Svizzera, insieme con quella della moglie, Silvia Cornacchia (in arte Silvia Monti). Motivo banale: le ripetute "esuberanze escrementizie" dei suoi due cani da caccia, che regolarmente utilizzavano come toilette il campo di grano attiguo alla villa, terreno di proprietà di un contadino del luogo che abita a poche decine di metri, in strada San Luigi. Uno scontro più vivace del solito fra la signora Cornacchia in De Benedetti e l’agricoltore, un certo Porro, dopo l’ennesimo raid dei due cani, evidentemente soddisfatti di defecare nel grano, ha rotto i già difficili rapporti di buon vicinato che la famiglia De Benedetti ha con molti doglianesi. «Vada a farli c... a casa sua», ha detto esplicitamente in buon piemontese, il signor Porro alla signora Cornacchia in De Benedetti. Che ha capito ed ha eseguito, sia pure controvoglia. Ma ormai l’armonia - già problematica con i doglianesi - era rotta. Ma i veri problemi per il capo della Cir sono nati quando si è visto che per poter disporre di un’aviosuperficie minima per l’atterraggio dell’elicottero personale, come era abituato ad avere, in passato, nella villa sulla collina torinese, non lontana dalla residenza dell’Avvocato, era indispensabile acquistare il terreno attiguo. Proprio quello scelto dai cani per le loro deiezioni. Il signor Porro, langarolo purosangue, avvicinato da un collaboratore dell’Ingegnere, alla richiesta di acquisto ha risposto molto tranquillamente: «Non ci penso nemmeno». E lo avrebbe ripetuto anche a un successivo e congruo rilancio dell’offerta. Langarolo duro, coriaceo ma lungimirante. Due i comprensibili motivi del diniego. Primo: lo scontro verbale con la signora non è stato gradito, anche se rientra nel rapporto difficile tra De Benedetti e i doglianesi. Secondo: il viavai di un elicottero a quattro passi da casa è un sicuro disturbo. Ragionamento che non fa una grinza se si pensa che proprio ieri il neosindaco di Arzachena (Costa Smeralda) ha vietato l’atterraggio e il decollo degli elicotteri accanto alle ville dei vip per il medesimo motivo. Il disturbo investirebbe a Dogliani una vasta zona, compreso uno dei templi sacri del vino langarolo, la cascina di Quinto Chionetti, che sorge a poca distanza, sempre in strada San Luigi. Così, per il momento, i cani si sono dovuti accontentare dei terreni di proprietà De Benedetti e l’Ingegnere utilizza la sua Porsche per raggiungere casa. Intanto il campo di grano si sta riprendendo dalle intemperanze dei due animali dall’intestino vivace.