Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  agosto 25 Mercoledì calendario

OBAMA CONTRO I GIUDICI «AVANTI SULLE STAMINALI» —

Dalla vacanza estiva a Martha’s Vineyard, il presidente americano Barack Obama non ha tardato a rispondere al giudice federale Royce Lamberth — un repubblicano, nominato da Ronald Reagan nel 1987 — che lunedì sera ha messo al bando l’uso di fondi pubblici per le ricerche sulle cellule staminali «perché distruggono embrioni umani».
«La Casa Bianca sta esaminando tutte le possibili opzioni per far sì che possa continuare questo tipo di ricerca, così cruciale per salvare vite umane», ha dichiarato nel suo briefing quotidiano il vice-portavoce della Casa Bianca Bill Burton. «Il presidente pensa che le ricerche sulle staminali siano necessarie — ha aggiunto — ed ha stabilito rigorose norme etiche al riguardo, perché crede che la sua politica sia quella giusta».
In serata è arrivato l’annuncio della portavoce del ministero della Giustizia Usa , Tracy Schmaler: la Casa Bianca presenterà ricorso contro la sentenza del giudice Lamberth. L’ultima parola potrebbe spettare al Congresso.
La disputa, ripresa dai siti di tutti i grandi quotidiani americani, riguarda solo le ricerche che ricevono fondi pubblici e non quelle alimentate da fondi privati. Obama aveva firmato l’anno scorso un ordine esecutivo che ampliava rispetto al suo predecessore le possibilità di ricerche con fondi federali nel campo delle cellule staminali.
Nel 2001, con un compromesso accuratamente studiato, il presidente Bush aveva accettato il principio che il denaro federale può essere usato per la ricerca soltanto se effettuata utilizzando un piccolo numero di colonie di staminali — 21 in tutto — già esistenti perché già estratte prima dell’agosto di quell’anno. Questa è la norma che Obama ha revocato, allargando la ricerca pubblica a 75 linee di staminali prodotte nel frattempo dai laboratori privati.
L’iniziativa ha subito scatenato le proteste dei conservatori antiabortisti quali l’Alliance Defense Fund (Adf), un gruppo di avvocati cristiani che hanno querelato il National Institutes of Health (Nih) perché, secondo loro, avrebbe violato la legge Dickey-Wicker, votata dall’allora Congresso repubblicano nel 1996, che proibisce l’impiego di fondi pubblici per la distruzione di embrioni.
Dando loro ragione, il giudice Lamberth ha, di fatto, congelato tutto il settore pubblico delle staminali. «È una decisione devastante — ha commentato Irving Weissman, direttore dello Stem cell biology and regenerative medicine della prestigiosa Stanford University californiana —. Le ricerche sulle cellule embrionali hanno un immenso potenziale per guarire da patologie oggi incurabili quali il morbo di Parkinson, il diabete e le lesioni complete ed incomplete del midollo spinale».
Ma se il mondo scientifico americano è insorto, i gruppi conservatori hanno subito applaudito la deliberazione. «I contribuenti Usa non debbono essere chiamati a pagare gli esperimenti illegali che distruggono vite umane», ha tuonato Steven Aden, legale della Adf. Per Tony Perkins, presidente dell’organizzazione conservatrice Family research council «si tratta di una cocente sconfitta per l’amministrazione Obama e il suo tentativo di aggirare la scienza e la legge federale».
Alessandra Farkas

LA VICENDA -
La linea Bush
Nel 2001 il presidente George Bush stabilì il principio che i fondi federali potessero essere usati per la ricerca sulle cellule staminali soltanto se effettuata utilizzando un piccolo numero di colonie di cellule già esistenti
La linea Obama
La norma stabilita da Bush è stata revocata da Barack Obama, che ha allargato la ricerca pubblica a 75 linee di staminali prodotte dai laboratori privati
L’ultima sentenza
Il giudice distrettuale Royce C. Lamberth di fatto ha bloccato gli stanziamenti di denaro pubblico nella ricerca sulle cellule staminali, sostenendo che le norme varate dall’amministrazione Obama violerebbero la legge federale che vieta la distruzione di embrioni