CRISTINA NADOTTI, la Repubblica 26/8/2010, 26 agosto 2010
CAMERON, PREMIER E NEOPAPÀ VA DUE SETTIMANE IN CONGEDO - LONDRA
Prima che mamma e papà le dessero il nome di Florence Rose Endellion, la piccola Cameron era già stata chiamata «la figlia della coalizione». Agli scommettitori, ora che il nome della quarta figlia del premier britannico è stato rivelato, resta da puntare sulla data del congedo parentale. Accantonati i dettagli di colore su un altro neonato a Downing Street in dieci anni - toccò a Leo, figlio di Tony e Cherie Blair, interrompere la serie di nipoti o figli adulti di premier anziani - e saputo che è Endellion il nome con cui Cameron, come aveva promesso, ha reso onore alla Cornovaglia (dove la bambina è nata), i commenti si concentrano su ciò che la nascita anticipata comporterà per la vita politica del Paese.
David Cameron ha già detto che usufruirà delle due settimane di congedo parentale previste dalle leggi britanniche, cosa che implicherà un´assenza dai lavori parlamentari in un momento molto complesso per il governo, ma non ha specificato quando si assenterà. L´appellativo di «figlia della coalizione» non deve far pensare a una eccezionale concordia politica: a Baby Cameron è stata appiccicata questa etichetta soltanto perché nata a Truro, in Cornovaglia, in una circorscrizione elettorale in cui Tory e Liberaldemocratici sono andati alla pari e perché l´arrivo di un bebè a Downing Street è inusuale quanto un governo di coalizione.
Ma qui finisce la concordia, i doveri di neopapà di Cameron potrebbero consentire al vicepremier Nick Clegg di «tenere il forte», come ha detto nei giorni scorsi, in momenti inattesi e da sostituto potrebbe approfittarne per far passare la sua linea politica, cosa che alimenta tensioni nella coalizione.
Quando e come Cameron andrà in congedo parentale è quindi essenziale per non lasciare troppo spazio a Clegg. La legge prevede che un padre possa assentarsi, entro i primi otto mesi di vita della figlia, 15 giorni di seguito, oppure possa spezzare il periodo in due blocchi di una settimana. Da qui una ridda di speculazioni su quali appuntamenti politici Cameron deciderà di disertare. I più importanti sono il 6 settembre, data di riapertura dei lavori parlamentari e il giorno seguente, quando è convocato il primo Consiglio dei ministri. Sarà una riunione fondamentale per decidere su quali settori si abbatterà la scure dei 113 miliardi di sterline di tagli alla spesa pubblica previsti. Difficile che Cameron voglia lasciare al suo vice Clegg il compito di presiederla.
Nelle previsioni dei Cameron la bambina sarebbe dovuta nascere tra quattro settimane, perciò era già stabilita la partecipazione di Nick Clegg, il 15 settembre, all´assemblea generale dell´Onu a New York. L´impegno internazionale è l´unico che Cameron lascerà di sicuro al suo vice, così l´ipotesi più accreditata resta la scelta di una settimana di congedo a partire da ieri, con il rientro per la riapertura dei lavori parlamentari. Il premier potrebbe poi assentarsi per la seconda settimana ancora a sua disposizione a metà settembre, un´eventualità che però porrebbe il problema dell´accoglienza a Benedetto XVI, in arrivo nel Regno Unito il 16 del mese prossimo, e della partecipazione al congresso dei Tory.
Le preoccupazioni dei compagni di partito di Cameron non finiscono qui. Cameron ha fama di un padre molto impegnato nel suo ruolo familiare, così nel suo gruppo sono terrorizzati all´idea di essere lasciati soli a spiegare i tagli alla sanità pubblica, soprattutto dopo che il capo ha lodato, raggiante, la struttura in cui ha dovuto inaspettatamente far nascere la figlia.