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 2010  agosto 23 Lunedì calendario

L’INTERVISTA L’ALLERGOLOGO

«Niente allarmismi: vespe e calabroni sono più pericolosi» -
Claudio Ortolani, direttore del­­l’Istituto allergologico lombardo, una donna è morta dopo un’ustione da medusa. La sorprende?
«Certo. Nei nostri mari le meduse dan­no irritazione e dolore ma non provoca­no choc anafilattico e tantomeno la mor­te.
C’è un’ipotesi remota».
Qual è?
«Che sia arrivata la cosidetta medusa a scatola. Si chiama Chironex –fleckeri. La sua strisciata è dolorosissima e causa il collasso nel giro di due minuti».
E dove la si può incontrare?
«Negli oceani, soprattutto in Australia dove provoca più morti degli squali. Libera una sostanza ve­lenosa che pro­v­oca arresto car­diaco e reazioni renali. È così pe­ricolosa che il siero capace di bloccare le sue tossine funzio­n­a solo se l’inter­vento è tempe­stivo ».
Dunque, la si­gnora po­trebbe esse­re morta per altre cause?
«È l’ipotesi più probabile. In caso contra­rio, sarebbe il pri­m­o decesso pro­vocato da una medusa esisten­te nei nostri mari. E quindi la cosa è da verificare tramite autopsia. Bisogna evita­re inutili allarmismi. Piuttosto dobbiamo stare attenti a vespe, calabroni, api».
Possono uccidere?
«Negli Usa muoiono fino a 400 persone all’anno per le punture degli imenotteri che creano choc anafilattico. Infatti esiste una vaccinazione per i soggetti sensibili».
Come si fa a scoprire di essere a ri­schio?
«Se l’arrossamento supera i 20/30 cm è meglio farsi visitare».
La medusa invece che effetti provo­ca normalmente?
«Il suo veleno libera istamina che cau­sa arrossamento in sede locale. Ma esclu­derei che riesca a determinare uno choc anafilattico».