Carmine Sarno, ItaliaOggi 26/8/2010, 26 agosto 2010
LA VECCHIA LIRA VALE 1,33 MILIARDI
Sarà il ricordo dell’Italia che fu, oppure la passione per la numismatica. O più semplicemente la dimenticanza di avere un vecchio salvadanaio nascosto da qualche parte. Fatto sta che nel Belpaese circola ancora una quantità incredibile di vecchie banconote in lire. Un vero e proprio tesoro, nell’ordine di 2.581 miliardi di lire, pari a 1,33 miliardi di euro.
Dai vecchi biglietti da mille con il barbone bianco di Marco Polo o i più moderni con l’effigie di Maria Montessori ai tagli blu da 10.000 con Alessandro Volta; dalle banconote da 50.000 con Caravaggio fino ai tagli da 500.000 fregiate con il volto di Raffaello, nelle tasche degli italiani ci sono ancora 310 milioni di pezzi.
Un dato di non poco conto, visto che i tempi di prescrizione dettati dalla Banca d’Italia si avvicinano sempre di più. Per tutte le banconote da 1.000 a 500.000 lire (messe in circolazione a partire dal 1983) e le monete, la deadline è fissata al 1° marzo 2012. In pratica, solo fino a quella data sarà possibile farsi convertire le vecchie banconote in euro. Troppo tardi, invece, per chi avesse ancora conservate le 20.000 lire. La prescrizione per queste banconote è già scattata qualche anno fa, ad aprile 2002. Discorso analogo per le 50.000 lire «Bernini-prima edizione», che da febbraio del 2006 hanno valore solo per nostalgici e collezionisti.
Intanto, però, un’altra scadenza va cerchiata in rosso sul calendario: quella del 16 ottobre. Tra meno di due mesi, infatti, andranno in prescrizione le monete da 100 e 50 lire edizione micro. Classico esempio di moneta lillipuziana, queste monetine non ebbero grande successo. Messi in circolazione nel 1990, i pezzi da 100 lire non furono più prodotti a partire dal 1992, mentre quelli da 50 lire continuarono a essere coniati per tre anni. Dopo soli dieci anni di circolazione, furono messi in pensione alla fine del 2000. Prima di andare fuori corso, la loro tiratura aveva superato gli 834 milioni di pezzi.
Tornando alla valuta cartacea, a fine 2009 erano ancora in circolazione 310 milioni di pezzi. Un dato che non si discosta molto da quello di un anno prima: 312,6 mln di banconote, pari a 1,37 miliardi di euro. Nell’arco di 12 mesi erano stati quindi consegnati solo 2 milioni di pezzi, equivalenti a circa 400 mila euro. Ma quali sono i tagli a cui gli italiani sono, per così dire, più affezionati? In cima alla lista ci sono le 1.000 lire, con più di 197 milioni di banconote ancora in giro per l’Italia. Seguono, poi, i pezzi da 10.000. Tra vecchi salvadanai, nascosti in fondo a qualche cassetto o ben esposti in bacheca, non sono stati riconsegnati alla Banca d’Italia oltre 40 milioni di pezzi. Seguono i tagli da 5.000 (poco meno di 31 mln di banconote), da 2.000 (21 mln) e quelle da 100.000 (12 mln). Solo 7,5 mln di pezzi, invece, per le banconote da 50.000 lire. Inoltre mancano all’appello 300 mila pezzi da 500.000, non ancora riconsegnati all’Istituto di Via Nazionale. Facendo due conti, si tratta di un tesoretto da 77,4 mln di euro. Messe in circolazione nel 1997, con una tiratura di 380 mln di pezzi, sono rimaste sconosciute alla massa per quasi tutta la loro esistenza, durata appena tre anni. Nel 2000, con l’arrivo della moneta unica, furono ritirate. Dato l’elevato valore del taglio, il più alto mai emesso per una banconota in lire, furono dotate di accorgimenti grafici (inchiostri speciali e scritte fluorescenti) per impedirne la falsificazione.
Ma non soltanto le vecchie banconote oggigiorno sono inutilizzate. È il caso delle monetine color bronzo da 1 e 2 centesimi di euro: quasi mai accettate dai distributori automatici e mal viste dagli esercenti, finiscono per accumularsi nei portamonete. Come se non bastasse, per essere realizzate si spende una fortuna. La produzione di 1 cent costa allo Stato 2,5 centesimi più Iva; ben 2,8 centesimi (sempre più Iva), il costo per realizzare la monete da 2 cent. Solo nel caso dei 5 cent il costo di realizzazione è inferiore al valore: 3,3 centesimi più Iva. Spariranno anche loro?