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 2010  agosto 22 Domenica calendario

Vbs, a scuola di reportage - La rivoluzione del reportage è servita. Sul web, naturalmente. Il fenomeno di YouTube e consimili - Vimeo, per esempio, specializzato in video in alta definizione - unito alla riduzione dei costi portata dalle tecnologie digitali ha infatti portato alla fioritura di piattaforme Internet per la distribuzione di filmati e documentari

Vbs, a scuola di reportage - La rivoluzione del reportage è servita. Sul web, naturalmente. Il fenomeno di YouTube e consimili - Vimeo, per esempio, specializzato in video in alta definizione - unito alla riduzione dei costi portata dalle tecnologie digitali ha infatti portato alla fioritura di piattaforme Internet per la distribuzione di filmati e documentari. Ma come insegna il fenomeno Vbs.tv (fondata dal magazine Vice), non è solo una questione di formati. Bensì di stile. Il punto forte di Vbs è guardare ai fatti con occhio irriverente, mischiando informazione a intrattenimento. Non una novità, forse, ma certamente di successo. Vbs conta su 30 uffici di corrispondenza in giro per il mondo e dice di avere quattro milioni di spettatori giornalieri. E ha prodotto documentari in Paesi come la Liberia, la Nord Corea o l’Iran. «I grandi media istituzionali - spiega Andy Capper, direttore di Vice e regista di Afghanistan in the Uk, ultima fatica di Vbs - hanno un modo paludato di presentare le notizie. Per i giovani è noioso». Il segreto di Vbs è invece essere immersi nell’azione. «Si tratta di avere un rapporto intimo con il soggetto trattato, senza grandi troupe con telecamere e microfono, inserirsi nel background e lasciar parlare le persone. I ragazzi allora reagiscono». «È un misto tra jackass e il giornalismo di reportage», sostiene Charlotte Cook, responsabile della programmazione del Frontline Club, il club dei giornalisti britannici d’inchiesta più tosti. «I documentari di Vbs sono visti anche da gente che normalmente non guarderebbe quel tipo di programmi. La Bbc farebbe carte false per dati del genere».