B. Ce., Il Sole 24 Ore 25/8/2010, 25 agosto 2010
VALUTAZIONE DI FACEBOOK OLTRE 33 MILIARDI DI DOLLARI
L’Ipo di Facebook ? Sì farà, ma si deve attendere ancora. Quanto? Chissà, forse fino al 2012. Intanto continuano a fioccare notizie e indiscrezioni sulla probabile valutazione del popolarissimo social network.L’ultima –come scrive il Financial Times in edicola oggi – sfiora addirittura la soglia dei 34 miliardi di dollari. Non male per un’azienda che quest’anno potrebbe veder salire i ricavi a 1,4 miliardi di dollari, dopo i circa 800 milioni del 2009 (+70% sul 2008), con profitti per qualche decina di milioni.
Sull’effettivo valore del social network chiaramente non si hanno indicazioni ufficiali, ma tutte le notizie e le indiscrezioni che girano sui mercati catalizzano l’attenzione di possibili investitori, curiosi, esperti del settore e perfino dei dirigenti della società stessa: si teme infatti che le tante voci al riguardo possano "disturbare" il progetto di quotazione.
Comunque sia le cifre in gioco sono impressionanti. Secondo le ultime indiscrezioni – riporta il quotidiano inglese – Facebook potrebbe valere per l’esattezza 33,7 miliardi di dollari (solo a fine luglio si parlava di 25 miliardi) . Il dato si baserebbe su scambi di titoli effettuati su "secondary markets" tra i pochi azionisti della società (per legge negli Usa una società non quotata può avere al massimo 500 soci). Le azioni di Facebook sarebbero state scambiate fino a 76 dollari l’una. A questi prezzi, la capitalizzazione di Facebook sarebbe superiore a quella di colossi del web quali Yahoo! o eBay , e l’eventuale Ipo supererebbe di slancio quella da primato per il settore dell’hi-tech perfezionata da Google nel 2004 (1,67 miliardi di dollari).
Per avere un’idea su quanto stia salendo il valore ipotizzato per il social network basti pensare che nel 2007 Microsoft
comprò una quota dell’1,6% della società per 240 milioni di dollari, valutando l’intera azienda di Palo Alto a 10 miliardi di dollari. Nel maggio 2009 poi un gruppo di investitori russi aveva offerto 200 milioni per il 2% dell’azienda.
Di fronte a queste cifre, e alla loro vertiginosa crescita, appare sempre più fondata la strategia di attesa nei confronti di un’Ipo adottata dal giovanissimo fondatore a amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg, che nel 2006 aveva rifiutato un’offerta d’acquisto del valore di "un solo e misero" miliardo di dollari inoltrata da Yahoo!