Paolo Picone, Il Sole 24 Ore 25/8/2010, 25 agosto 2010
A POMIGLIANO PROSEGUONO GLI INTERVENTI PER LA PANDA
Dopo mesi a dir poco turbolenti, nello stabilimento di Pomigliano regna la quiete. Anche perché qui l’attività è decisamente ridotta ed incentrata sulla realizzazione del progetto nuova Panda.
Già dai primi giorni di agostosono iniziati i lavori di bonifica all’interno dei reparti, preludio dell’installazione, a partire da settembre della piattaforma che dovrà ospitare il nuovo veicolo da produrre dall’anno prossimo al Giambattista Vico. I lavori che sono affidati come sempre alla Comau, società di proprietà del Lingotto, prevedono anche il trasferimento della piattaforma dell’Alfa 159, laddove fino a ieri si lavorava all’Alfa 147 che non è più in produzione.
Dunque il piano Marchionne dopo la delibera del 9 luglio e la costituzione della newco Fabbrica Italia Pomigliano dello scorso 19 luglio, procede spedita così come nei piani. Non quelli iniziali del Lingotto che avrebbe voluto avviare il tutto già dai mesi di maggiogiugno; lo slittamento è stato determinato dall’iter complesso della trattativa.
Il sindacato tira un sospiro di sollievo per l’avvio dei lavori propedeutici all’installazione della nuova piattaforma. «Il nuovo piano – commenta Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm Campania – sta procedendo secondo quanto avevamo previsto recuperando anche i tempi perduti purtroppo per la lunga trattativa, complicata dalle vicende ormai note». «Siamo fiduciosi e lavoreremo –prosegue Sgambati – per tutelare l’accordo siglato in giugno e soprattutto per difenderlo». «Ribadisco la soddisfazione – dice Giuseppe Terracciano, segretario generale Fim Napoli – per essere finalmente passati dalle parole ai fatti. Attendiamo ora un incontro tra pochi giorni, al rientro a settembre con l’azienda per capire modalità di applicazioni dell’accordo siglato il 22 giugno».
Quella attuata questo mese nel sito industriale di Pomigliano è in realtà una prima operazione di bonifica per permettere a settembre poi la costruzione della nuova lastra-saldatura. Poi il passo successivo riguarderà essenzialmente i lavoratori che prima della fine dell’anno dovranno iniziare a scaglioni i corsi di formazione. Il Lingotto ha comunicato infatti lo scorso luglio che da fine settembre 2011 i lavoratori saranno riassunti dalla nuova società. Le tute blu ancora oggi tutte in cassa integrazione straordinaria, passeranno gradualmente da Fiat Group Automobiles alla newco. Sarà quindi necessario il loro assenso. Se qualcuno dovesse non accettare quanto prospettato dall’azienda resterà in cassa integrazione e poi andrà in mobilità perdendo quindi il posto di lavoro.
Tornando poi ai lavori di ristrutturazione, la nuova piattaforma dovrebbe essere pronta già dall’inizio del nuovo anno, per poi essere attivata definitivamente nei sei mesi successivi. Ma prima di tornare a produrre auto, le tute blu saranno interessate da alcuni mesi di formazione. Poi, per la prima volta nella storia di questo stabilimento si lavorerà su tre turni, per 18 complessivi alla settimana. Uno dei punti fondamentali dell’accordo siglato in giugno perché – come ha ribadito pochi giorni fa il leader della Cisl Raffaele Bonanni –significa lavorare in 24 ore, ogni ora con 3 turni, anche di sabato, che è l’unico modo per sfruttare al massimo gli impianti, il miglior vantaggio che le aziende possono trarre, allorché si trovano in un mercato così competitivo e dei competitori vecchi e nuovi aggressivi. La sfida del Giambattista Vico di Pomigliano nel mercato globalizzato dell’auto è appena iniziata e va avanti.