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 2010  agosto 25 Mercoledì calendario

COSMETICI FAI DA TE, PER VOCE ARANCIO

Gli italiani nel 2009 hanno speso 9,1 miliardi di euro per acquistare prodotti cosmetici (+0,3% rispetto al 2008). I dati relativi ai primi sei mesi del 2010 confermano la crescita: +1,8% (Dati Unipro – Associazione italiana delle imprese cosmetiche, 2010).

Gli italiani acquistano cosmetici soprattutto al supermercato (45% dei consumi), dove si spendono più di quattro miliardi di euro. Ma le crescite maggiori si hanno tra chi compra cosmetici in farmacia (+3,2%, pari a 1,4 miliardi di euro) e in erboristeria (+4,9%, per 330 milioni di euro) (Dati Unipro – Associazione italiana delle imprese cosmetiche, 2010).

Un sondaggio rivela che, nonostante la crisi economica, gli italiani non rinunciano ai cosmetici. Il 75% degli intervistati annuncia anzi che in futuro aumenterà la spesa per questi prodotti. Per il 62% delle persone, i cosmetici rappresentano un acquisto «irrinunciabile», subito dopo gli alimenti e i farmaci.

Un fenomeno in aumento è quello di chi si fa i cosmetici in casa. Per saperne di più VoceArancio ha intervistato Loredana, che nel 2006 ha fondato il forum L’angolo di Lola, uno dei più letti dagli appassionati di bellezza fa-da-te. Conferma che l’interesse verso l’argomento è crescente: «Abbiamo ampiamente superato i 12.000 iscritti, ogni giorno abbiamo dalle 20 alle 30 registrazioni di nuovi utenti. L’argomento interessa molto, non ci si accontenta più dei consigli delle commesse e delle pubblicità».

Quali sono i vantaggi di farsi da soli i cosmetici? «Chi si fa da solo i cosmetici in genere non lo fa per ottenere dei veri e propri vantaggi, anche se ci sono, eccome. Fare da soli i cosmetici implica impiegare un sacco di tempo, studiare la teoria, formulare, sbagliare e riprovarci, e questo avviene solo se c’è passione. Chi ci prova cercando dei vantaggi - per esempio di tipo economico - in genere si spaventa davanti alle prime difficoltà o abbandona dopo poco. Però certo i vantaggi ci sono, per esempio di tipo economico, perché un prodotto fatto in casa ha qualità spesso superiori alle creme da profumeria ma costa anche 100 volte meno. Inoltre nei prodotti fai-da-te i principi attivi sono presenti in grandi quantità e ciò si vede sulla pelle».

Che tipo di ingredienti si usano? Sono difficili da trovare? «Di solito le ricette contenute nei libri hanno ingredienti di facile reperibilità, perché quasi sempre sono prodotti che si usano anche in cucina; però i risultati sono differenti dai cosmetici in vendita e richiedono un po’ di pazienza nell’uso. Per esempio lavarsi con le farine è una bella idea, ma l’uso è meno immediato di quello di un normale detergente, così va a finire che ci si stufa; inoltre i prodotti fatti con frutta e verdura fresca non si conservano che per pochissimi giorni, così c’è bisogno di un impegno costante».

Ci sono alternative? «Se ci si informa su Internet si apre un nuovo mondo; sul mio forum ci sono ricette che possono fare concorrenza ai prodotti in vendita. Gli ingredienti si possono trovare su siti specializzati. Acquistiamo anche con ordini collettivi».

I cosmetici fatti in casa sono efficaci? Sono possibili reazioni allergiche? «Non so se quelli fatti con frutta e verdura fresca siano efficaci perché è una strada che non ho mai praticato; quelli fatti sul mio forum funzionano anche meglio di quelli comprati, proprio perché non solo non si lesina sulla quantità ma neanche sulla qualità dei principi attivi. Le reazioni allergiche sono sempre possibili, sia con un prodotto fai-da-te che con uno comprato».

Che cosa consiglia a chi vuole mettersi alla prova? «Si può senza dubbio cominciare da qualche libro facile. Per esempio Cosmesi naturale pratica di Francesca Marotta e Cosmetici naturali fai-da-te della cosmetologa Giulia Penazzi. Poi informarsi su Internet».

Che attrezzi si usano? «Bastano i normali attrezzi da cucina; fare una crema corpo non è tanto diverso dal fare una crema pasticciera».

Al piacere di fare i cosmetici in casa spesso si accompagna la volontà di utilizzare prodotti non inquinanti. Barbara Righini, fondatrice del sito Sai cosa ti spalmi: «Nella sola Unione Europea versiamo in mare più di 7.000 tonnellate di cosmetici al giorno». Inoltre gran parte di f52948e32b6827d2ebdd0db8ee55dee0questi sono realizzati con prodotti derivati dal petrolio. Per capire quali sono, si può utilizzare il Biodizionario messo a punto dal chimico Fabrizio Zago: cercando sul sito i vari ingredienti dell’Inci (la lista di nomi che indicano la composizione dei prodotti cosmetici) si può sapere se sono ecologici.

Come leggere le etichette dei cosmetici. Le sostanze contenute, se presenti in quantità superiore all’1%, sono riportate all’inizio dell’elenco, in ordine decrescente di concentrazione (dalla più abbondante alla meno abbondante); seguono poi in ordine sparso le sostanze contenute in una quantità inferiore all’1%. Non c’è una distinzione tra i due gruppi di sostanze. La maggior parte degli ingredienti sono riportati in inglese; alcuni ingredienti invece compaiono in latino, ad esempio l’acqua (Aqua) o il miele (Mel). Le sostanze ricavate dalle piante compaiono solo con il nome scientifico della pianta. I coloranti sono indicati con la sigla C.I. (sta per Colour Index) seguita da un numero. (Tratto da Francesca Marotta, Cosmesi naturale pratica).

Alcuni consigli di Giulia Penazzi. Quanto è complicato fare i cosmetici? «Poco. Bisogna essere qualcosa tra il verduraio e il farmacista. Quel che più conta, però, è che ci si dedica completamente a se stessi. Si cerca, e si trova, una forma di benessere diversa. Questi cosmetici comportano del tempo, dell’attenzione, che di solito non abbiamo quando usiamo una crema comprata in profumeria». A cosa bisogna fare attenzione? «I batteri e le muffe vivono benissimo in questi prodotti, trovano un habitat favorevole. Per cui bisogna fare molta attenzione nella preparazione e farne un utilizzo quasi immediato. Vanno tenuti in frigo, una settimana al massimo. Non ci sono conservanti, quindi vanno trattati come un cibo fresco». Cosa si ottiene dal loro uso? «La cosa più importante è che si possono impegare prodotti vegetali freschi, potenti, al massimo della loro forza. Questo la chimica non può darlo». Si può fare tutto? «No. Per esempio, per le protezioni solari è meglio rivolgersi ai prodotti chimici. Ci sono degli olii che proteggono, ma non in sicurezza. Anche la detergenza - shampoo, saponi - non è facilissima. Anche in questo caso meglio usare dei tensioattivi. Magari comprati in erboristeria» (a la Repubblica).

Raffronto fra il costo di una crema fatta in casa e quello di una crema per il viso acquistata in negozio.
Crema idratante antirughe fatta in casa (50 ml):
Olio di sesamo spremuto a freddo 30 ml € 0,45
Cera vergine d’api 10 ml € 0,25
Acqua aromatica 10 ml € 0,20
Olio essenziale 10 gocce € 0,50
Totale € 1,40

Crema idratante antirughe convenzionale (50 ml): da 10 a 50 €.

Di seguito, consigli e ricette per realizzare cosmetici in casa (tratti da: Francesca Marotta, Cosmesi naturale pratica).

Attrezzi che bisogna procurarsi prima di mettersi a fare cosmetici: macinatutto elettrico (per tritare gli ingredienti), frullatore a immersione, colino o setaccio finissimo (si può anche fabbricare in casa utilizzando il tessuto dei collant annodato a mo’ di sacchetto), teli per filtrare (vanno bene pezzi di garza o tela leggera ricavati da lenzuola). Per conservare i prodotti servono vasetti e bottigliette (come quelle delle birre) di vetro scuro con tappi a chiusura ermetica, e sacchetti di plastica (come quelli per congelare i cibi) per i cosmetici solidi.

Sapone alle mandorle (ammorbidisce e rende liscia la pelle)
Ingredienti per 8 saponette:
Un pezzo di sapone di Marsiglia puro da 300 grammi; 250 grammi di mandorle sgusciate non pelate; 3 cucchiai di olio extravergine di oliva; una tazza di acqua.
1) Grattuggiare il sapone fino a ottenere delle scaglie. Metterle in una pentola d’acciaio insieme all’acqua, cuocere a bagnomaria a fuoco dolce per circa 15 minuti, mescolando ogni tanto con delicatezza.
2) Mentre il sapone cuoce, tritare le mandorle. Quando il sapone sarà tutto ammorbidito, unire le mandorle e l’olio, mescolando bene.
3) Prendere uno stampo rettangolare e cospargerlo di talco, versarci il sapone e lasciar raffreddare.
4) Quando si sarà solidificato, toglierlo dallo stampo e tagliare per ottenere le saponette.maschera-facciale-fatta-in-casa1
5) Mettere le saponette a seccare su un foglio di carta bianca, lontano da fonti dirette di calore, per cinque-sei giorni, girandole spesso per farle asciugare in modo uniforme.

Detergente al germe di grano e miele (per pelli secche)
Ingredienti per circa 150 grammi di detergente:
50 grammi di germe di grano fresco; 3 cucchiai di miele di acacia; 2 chiodi di garofano.
1) Polverizzare il germe di grano e i chiodi di garofano, poi setacciarli.
2) Mescolare la polvere con il miele formando un impasto morbido.
3) Conservare in un barattolo con coperchio ermetico. Si conserva a temperatura ambiente per un mese, in frigorifero fino a due mesi.
Quando si vuole usare il detergente, se ne stacca un pezzetto, lo si bagna con acqua e poi si strofina sul viso formando una specie di latte.

Dentifricio in polvere al tè verde
Ingredienti per 100 grammi di dentifricio:
3 cucchiai di argilla bianca finissima (caolino medicamentoso per uso interno); 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio; 1 cucchiaino di sale marino integrale fino; 1 cucchiaino di tè verde; 7 gocce ciascuno dei seguenti olii essenziali: menta, finocchio, salvia (totale 21 gocce).
1) Tritare finissimo il bicarbonato, il sale, il tè. Setacciare la polvere ottenuta.
2) Versare in una scodella e aggiungere l’argilla e gli olii essenziali, mescolando con cura.
3) Mettere in un contenitore ermetico. Si conserva a temperatura ambiente per più di 6 mesi.
Uso: inumidire lo spazzolino, pressarlo sul dentifricio impregandolo bene di polvere e quindi lavare i denti come al solito. Non fa schiuma e non è dolce.

Crema base per il corpo (idratante)
Ingredienti per 75 millilitri circa di crema:
1 pezzetto di cera d’api grande quando una grossa nocciola; 3 cucchiai di olio di girasole spremuto a freddo; 1 cucchiaio di acqua distillata di fiori; 15 gocce di olio essenziale di arancio dolce.
1) Mettere la cera in un pentolino e porre a bagnomaria. Quando la cera sarà sciolta, aggiungere l’olio di girasole; attendere che tutto sia disciolto e togliere dal bagnomaria.
2) Raffreddare mescolando di continuo; appena la miscela comincia ad addensars, unire l’acqua, versandola goccia a goccia e mescolando rapidamente come per fare la maionese. Aggiungere l’olio essenziale e mescolare a dovere.
3) Mettere la crema in un vasetto a chiusura ermetica. Si conserva 2 mesi a temperatura ambiente, 4-5 mesi in frigorifero.