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 2010  agosto 23 Lunedì calendario

TROPPE MINISTRE NEL GOVERNO I MASCHI SI SENTIRANNO ESCLUSI" - LUGANO

«Una maggioranza di donne nel governo? Sarebbe un problema». Parola di Micheline Calmy-Rey, da sette anni ministra svizzera degli Affari esteri. La 65enne socialista di Ginevra, da sempre sostenitrice delle rivendicazioni femminili, ha rilasciato la sua sorprendente dichiarazione al settimanale Sonntagszeitung, in concomitanza con le voci secondo cui, dal 22 settembre, quando è previsto un rimpasto parziale, l´esecutivo federale elvetico potrebbe essere composto da cinque donne e due uomini. Una situazione che porrebbe la Svizzera al secondo posto al mondo dopo la Finlandia in quanto a quote rosa nel governo. Niente male per un Paese che solo da 39 anni ha introdotto il suffragio femmminile e che oggi ha una presidente donna e, oltre agli Esteri, un altro dicastero chiave, quello della Giustizia, guidato da una signora.
Eppure Micheline Calmy-Rey afferma che «bisogna interrogarsi sul fatto che gli uomini potrebbero non sentirsi più rappresentati se cinque donne, dunque una maggioranza, occupassero una poltrona governativa». «L´identificazione con le istituzioni - ha quindi spiegato - è anche una questione di genere». In sostanza la ministra degli Esteri ritiene che il governo non possa essere che uno specchio del Paese e che, di conseguenza, il principio costituzionale per cui le diverse componenti linguistiche della Confederazione devono esse equamente rappresentate, vada esteso anche ai sessi. Però il suo partito, quello socialista, ha una rosa di sole donne, tutte preparatissime, per sostituire, tra un mese, il ministro dei Trasporti Moritz Leuenberger, uno dei due dimissionari. L´altro è il ministro liberale-radicale delle Finanze Rudolf Merz, al cui posto è ugualmente molto probabile che vada una donna.
Alla provocazione di Calmy-Rey replica Elisabeth Kopp, che nell‘84 fu la prima donna-ministro della Svizzera. Intervistata dal giornale NZZ am Sonntag la Kopp ha affermato che «rispetto al sesso sono più importanti le qualità e le competenze personali».