JAIME D´ALESSANDRO, la Repubblica 21/8/2010, 21 agosto 2010
UN ANNO SENZA CONTANTI ECCO COME SI VIVE SOLO DI SHOPPING ONLINE
Dalla spesa ai viaggi, passando per cene, libri, dischi, vestiti. Progetto ambizioso cominciato il 22 giugno con il patrocinio del Consorzio del Commercio Elettronico Italiano Netcomm che sta portando la Sassoli, giornalista di professione (lavora a un sito), a toccare con mano limiti e magie delle transazioni digitali in Italia.
«Per una consumista compulsiva come me è un´impresa difficile - ammette la Sassoli - tanto che molti amici erano convinti che non avrei resistito nemmeno due giorni. Prima infatti vedevo una cosa e la compravo. Ora devo passare per lo schermo del computer. La tecnologia però mi sta aiutando ad avere maggiore consapevolezza negli acquisti». Anche se con qualche privazione: niente più caffè al bar, ad esempio, niente aperitivi, niente pane fresco e niente benzina, visto che è impossibile acquistare un pieno online e le carte fedeltà richiedono comunque alcuni passaggi attraverso la posta normale. Eppure Francesca, benché abbia dovuto rinunciare a molto, ha scoperto che su Internet c´è quasi tutto e che dover per forza consultare un sito educa a sprecare meno. «Girare senza soldi è scioccante e istruttivo allo stesso tempo», continua. «Ti costringe a goderti quel che è gratis, dalle fontanelle ai parchi pubblici, e non avendo il prodotto sotto mano al momento dell´acquisto scegli in maniera più saggia. Ero la tipica persona che esce sempre da un supermercato con prodotti inutili. Quel che acquisto sul web, invece, è esattamente ciò che mi serve».
In questo singolare percorso zen, costruito su pc portatili, smartphone e iPad, Francesca ha iniziato a cambiare abitudini e a vivere meglio, stando al suo giudizio. Grazie a servizi dei quali non sospettava l´esistenza, come quella tintoria online che viene a prendere i panni sporchi e li riporta puliti con efficienza elvetica, e al mare magnum di prodotti di nicchia offerti in ogni parte del mondo. Dall´olio essenziale all´eucalipto di ottima qualità di un sito australiano, alla macchina tedesca per fare la pasta di zucchine crude, fino a quella italiana per il caffè che fa un cappuccino strepitoso e usa cialde biodegradabili. È perfino riuscita a fare la spesa a Chamonix dove ha trascorso le vacanze, prenotata in Rete ça va sans dire. Merito del supermercato locale che ha una pagina web. Ma la maggior parte delle volte si è servita da esercizi italiani, potendo contare su oltre 8 mila siti. Il tutto facilitato dal fatto di vivere a Milano, città dove ormai si possono ordinare cene a domicilio preparate in ristoranti di prima categoria. Basta scegliere i piatti, apparecchiare e in meno di mezz´ora si è a tavola. Anche al piccolo Filippo pare abbia giovato la vita di solo e-commerce. «Si è adeguato al mio stile di vita», spiega la Sassoli. «Quando vede i giocattoli in edicola non ci fa più caso. Prima lo viziavo troppo, adesso si diverte con i suoi giochi preferiti senza aspettarsi un regalo a settimana».
Ora Francesca aspetta settembre, quando soggetti importati della grande distribuzione italiana apriranno i loro negozi virtuali. Soggetti rimasti fino ad oggi misteriosamente fuori dal commercio digitale al pari di tanti nomi del cosiddetto "made in Italy". Nel frattempo il suo blog, francescaonline.it, durante il primo mese è stato visitato da quasi 50 mila persone. E alla Netcomm pensano giù al prossimo passo. «Vedere come si riesce a vivere di e-commerce usando solo un cellulare di ultima generazione», spiega Roberto Liscia, presidente del consorzio. Insomma, un po´ come L´Isola dei Famosi. A ogni edizione le cose si fanno più difficili.