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 2010  agosto 22 Domenica calendario

IL MISFATTO INCONTRA ENRICO MONTESANO

Lo cerco a casa, a Roma, e non lo trovo ma non demordo e mi dirotto sulla Pontina: se è nella sua casa al mare, lo stanerò! Sono pronto anche a disturbare le sue vacanze perché mi manca e gli voglio parlare. Devo sapere perché non lo vedo in televisione da un po’, devo sapere perché non lo vedo al cinema da un po’ e devo saperlo soprattutto perché da un po’ l’ho visto a teatro e era in una forma spettacolare. Arrivo, suono e mi apre. C’è! Le mie domande stanno per avere delle risposte!
Perdona l’irruzione, sei impegnato? Che facevi?
Stavo a lava’ ‘a Ferari.
Ma quindi è questo che stai facendo in questi anni ?
Sì! Lavo Ferrari tutti i giorni!
Hai accumulato una ricchezza tale per cui…?
Euh, una ricchezza enorme! Non ti dico! Ho anche la pensione come lavoratore dello spettacolo. Una pensione che non hai idea! E quindi so’ miliardario e pensionato. Perché devo lavora’?
Giusto! Anche se… chissà com’è, ho la sensazione che mi stai un po’prendendo per il q…
Sorride, mi fa strada e lo seguo lungo il viale ricoperto da rampicanti che assicurano un’ombra confortante. Ci sistemiamo nel portico e davanti a bibite ghiacciate riprendiamo la nostra chiacchierata.
La verità sai qual è? E’ che sto pensando di fondare un partito! Il partito della Cicala!
Della Cicala?
Certo, della Cicala. Intanto perché lo dichiariamo da subito: il Partito ci-cala, così nessuno si fa illusioni. E poi perché siamo un popolo che canta, cantano tutti. Solo Dell’Utri non canta. E quindi facciamo come la Cicala, cantiamo un anno e poi affondiamo allegramente come il Titanic.
Addirittura?
Ma sì, perché io non lo so quanto resisteremo ancora. Pare che però non gliene frega niente a nessuno e continuano a rubare e nessuno si ribella! Ma io non mi stupisco perché siamo un popolo strano. Gli Italiani odiano parlare con l’auricolare in macchina, per esempio, perché lo trovano scomodo però amano la mondezza. Se fai caso, siamo sommersi dalla mondezza. Bidoni, sacchi, sacchetti. La esaltiamo, la mettiamo in bella mostra!
Mi stai parlando di malfunzionamenti amministrativi, quindi di politica. E io non posso non chiederti com’è il tuo rapporto con la politica adesso.
Io sono un DS, Deluso della Sinistra. Ora sono anche un DD.
Cioè Deluso dalla Destra?
Ammazza! Manco poco! Adesso che me rimane? Il DDT, Deluso Definitivo Totale che però ricorda anche il flit,’mmazza la vecchia col flit!
Ma quindi, attualmente c’è una parte nella quale ti riconosci di più? Cioè, riesci a trovarla?
Sì (fa una voce cavernosa), voglio fa’ ‘a rivoluzione! No, guarda, io dico a una Sinistra progressista: datemi un salvagente, mi ci aggrapperò!
Per credere ancora nella Sinistra?
Ma sì! Nel ‘76-‘77 io mi sono iscritto al Partito Socialista perché ci credevo, mica pe’ride’. Trovo giusta una politica che difenda i più deboli, vuoi per la mia educazione cristiana, vuoi anche perché ci siamo imbibiti del… E’bello “imbibiti”, eh? Me so’imbibito del maggio francese e il resto va da sé. Ma tu lo sai chi stava dietro al banco mio al Parlamento Europeo? Daniel Cohn-Bendit! Strillava sempre. A Danie’, gli dicevo, che cazzo strilli? S’alzava sempre, faceva “Non, monsieur le president!” e me strillava in un orecchio. Però te lo confesso, io sono stato trattato male dalla Sinistra, lo devo dire. Per questo forse ho simpatia per il Misfatto, per il Fatto, per voi, adesso. Perché siete un giornale un po’border line…ho detto border line, non so se… E dite solo quello che volete senza appartenere a nessuno.
Ma come è iniziata la tua attività politica?
Guarda, mi dicevano tutti che bisognava alzare il tiro, bisognava impegnarsi, come si dice in sinistrese? Partecipare! Beh, per partecipare, io ho partecipato, ho cercato di dare un contributo al mio Paese e è stata l’esperienza più bella che ho avuto. I comizi, incontrare la gente, andare in periferia a parlare, a conoscere le persone... stupendo! Poi invece Rutelli fece consulente per le periferie Costanzo. Io non l’ho mai visto co’me Costanzo in periferia. Fu una prima piccola delusione . Mi resi conto che forse non avevo capito bene com’era la politica. Però è stato un premio prendere ottomila voti uninominali di persone che hanno scritto il mio nome.
E l’esperienza europea?
E’stata un’altra delusione. Al Parlamento Europeo sono stato due anni e ho capito che anche quel carrozzone lì non serve a molto. E’una bella utopia. C’è un bel libro che si chiama “Democrazia, il dio che ha fallito”. Mi fa pensare a quell’esperienza. E’un’oligarchia, comandano in cento, in Europa. E poi, se vuoi saperlo, io avevo portato un sacco di voti e non vedevano l’ora che me ne andassi.
Ah, pure? Però, scusa l’indiscrezione… come ex parlamentare prendi una pensione per…?
E no! Io ho rifiutato i soldi della pensione e proprio per non gravare sulle casse di questo Stato che c’ha un debito pubblico enorme. Non avevo bisogno dei soldi dello Stato. Mai gravare sulle casse pubbliche. E’ proprio per questo che mi sono dichiarato favorevole a certi tagli alla cultura. Ma perché mai, per i teatri, dobbiamo dare soldi a gente che magari fa finti borderò? Piuttosto riduciamo le tasse e gli oneri sociali! Non diamo niente a nessuno ma facciamo spendere a tutti un terzo di quello che pagano. Poi, se c’hai una bella idea, se il pubblico ti viene a vedere, vai avanti. Se questo non si può, allora meglio la Cicala e alè, diamo i soldi a tutti!
Ti sei proprio immedesimato nel partito della Cicala, vero?
Certo! E’la grande innovazione, la chiave per sistemare tutto. Perché combattere ancora? Quando una cosa non se po’più raddrizza’, è inutile fa’ sforzi! Lasciamola cadere. Mandiamo tutto “avanti veloce”, velocizziamo tutto, distruggiamo quel poco che c’è rimasto e poi magari ricominciamo da zero. Facciamoci corrompere! Io voglio essere corrotto. Anzi, meglio: voglio essere concusso. Perché non mi concute nessuno? Qualcuno mi concuta! Dimmi un altro reato!
Malversazione?
Bravo! Voglio essere malversato! Concutetemi, malversatemi! Tanto, che me frega? Visto che anagraficamente fra poco, possinammazza’, faccio il vecchietto Torquato senza trucco, allora dico quello che me pare, no? Che me po’succede’? Che non me fanno lavora’? Tanto non me fanno lavora’ lo stesso!
Non ti fanno lavorare ma ti replicano a tutto spiano. Per esempio su Dadada, scusa la parola, ci sei ogni sera. Tu come Pozzetto e altri.
Segno che forse quello che facevamo è ancora buono e magari sapremmo fare qualcosa anche adesso.
Ma allora perché non ti posso vedere in cose nuove? Sono disposto al compromesso: non mi lamento perché c’è Pupo, però che mi ridiano Montesano, no?
Però, scusami, se i dirigenti della Rai sono impegnati a sistema’ le fidanzate, le amanti, le cugine, le cognate, i generi che vanno confortati con dei lavori, i famosi generi di conforto, non c’hanno tempo per queste cose. E lo stesso vale per il cinema, per la radio. Pensa che Mucciante di Radio2 m’ha detto che loro non fanno il varietà.
E Fiorello non era su Radio2?
Eh, boh. Gli ho proposto un programma e m’ha detto che non fanno il varietà. Chissà, magari vogliono che andiamo a elemosinare il lavoro. Ci vogliono camerieri e ecco la forza della Cicala, tutti camerieri nel partito della Cicala! Tutti leccaculi! Bisogna stare lì con la manina e aspettare la briciola. Io adesso (piangendo) voglio essere raccomandato da Bossi! Anche dalla Trota, guarda! Vado da Renzo, dico “Renzo, come hai sistemato Merolone, sistema pure a me! Io ho sempre avuto simpatie per la Lega!”
Siamo sicuri?
Euh! Io so’ un leghista della prima ora (ride)!
E il successo che fai sempre a teatro? In questo momento sei in scena con Gratis, il tuo ultimo monologo. A Villa Doria, ad Albano, ho visto un pubblico non solo divertito, proprio felice!
Mi fa piacere. Però te dicono “ma te sei de nicchia!”… Nicchia oggi, nicchia domani… fai pure ‘n sacco de gente, però. E a volte succedono anche cose sconvolgenti. Pensa che m’hanno chiamato per il prossimo Festival di Venezia perchè proiettano Io non spezzo, rompo e Febbre da cavallo. All’epoca li criticavano tanto, questi film, salvo poi scoprire oggi che non erano poi tanto male.
E quel tuo Fantastico 9? Svelaci tutti i segreti alla Giacobbo che lo resero così bello.
E che segreti! C’erano gli autori, le prove, l’organizzazione e le squadre che funzionavano, cose che ci potrebbero essere ancora oggi. Adesso andiamo a compra’ fuori idee che c’abbiamo noi gratis! Ma ripeto, posso essere corrotto?
Secondo me domani ti arrivano le prime offerte.
Faccio un esempio. Se me fanno fa’ una trasmissione per 500 euro a puntata, so’ disposto a fa’ a metà con un direttore. Gliene do 250. Giuro!
Questa sarebbe corruzione.
Sempre reato è!
Ma poi, 500 euro a trasmissione?
Troppo? Vabbè, facciamo 200… gliene do 100, va’! Prezzi scontati! Ti dirò di più: se mi chiama Mazza e mi dice che non ce so’ i soldi, me la pago da solo! La Rai ormai non ha soldi!
E com’è che per Max Giusti ce l’hanno?
Eh, non lo so. Forse li avrà trovati in qualche scatola. L’ha aperta, l’ha richiusa e se l’è presi. Se l’è messi da parte. Aò, e queste so’ battute. Diglielo, spieghiamoglielo. Se no questi ce fanno ‘na querela.
Sai che anche la Clerici s’è dovuta accontentare di 1 milione e 8 ogni biennio invece che 2?
Non posso parlare della mia capo testimone. Perché io mi sono venduto. Noi della Cicala siamo per venderci subito al maggior offerente. E’arrivato il commendatore del Grand Soleil, il commendator Soleil, e ho fatto queste pubblicità per il Grand Soleil che devo dire al mandarino mi piace molto. Soprattutto fresco. Oh, l’ho detto tre volte Grand Soleil!
Vabbè, ma così è troppo!
Eh, beh, debbo fa’ pubblicità, se no non me chiamano più.
Mi dici l’ultimo film in cui ti identifichi? Piedipiatti?
Penso che i film che abbiamo fatto con Renato erano divertenti, sì. Piedipiatti era carino. Di quand’ era, del ’90?
’91. E perché poi non ve ne hanno fatti fare più?
E chi lo sa? Pensa che io avevo proposto una serie televisiva fatta su Piedipiatti. Hanno avuto l’occhio vitreo come da pippata di cocaina pazzesca e ho desistito ma non importa perché questo va incontro al programma culturale della Cicala: ignorantizzare l’Italia, peggiorarla.
Allora ti trovi mezzo programma elettorale già fatto.
E l’obiettivo è ora incrementare il negativo. Basta co’ ‘sto Quark! Basta co’ ‘sta Gabanelli. Bisogna eliminare queste trasmissioni pericolose a cominciare da Floris (ride a crepapelle)! Rispeditelo in Sardegna!
Sì, ma tanto c’è Internet!
La Rete va chiusa, è una cosa da sovversivi pericolosissimi. Dobbiamo seguire quello che stanno facendo in alcuni paesi arabi e in Cina. Amadinegiàd ci sta dando una lezione!
Chi? Ma come lo dici?
Lo dico scritto male!
Ah, ok! Senti, ma al di là della Cicala, parlando fuori partito…
Ma tu vuoi una risposta satirica o seria?
Seria.
Alla fine dell’intervista?
Sì!
Peggio per te! Chiarisco che quello che ho detto scherzando spero non succeda mai. La Rete è una grande cosa, guarda, una grande cosa. E’una fonte di libertà. Ti anticipo che farò delle cose per la rete nel mio blog www.enricomontesano.it . Quelle che non hanno voluto Mucciante e Mazza le facciamo per il web.
Anche il Fatto è nato dalla Rete.
E allora faccio come ha fatto il Fatto e come ha fatto Grillo. Anzi, mi dispiace per lui: i grillini saranno molto insidiati dai cicalini.
Ma pensavo… riguardo questo nome… il cicalino è anche un suono fastidioso.
Sì, sì. Ma io te l’ho detto a ragion veduta. Il cicalino e la Cicala sono irritanti, fastidiosi. E noi ci presentiamo alle prossime elezioni. E ti assicuro che Granata o Bocchino non ci spaventano. Capezzone ce fa ‘n baffo e Bonaiuti ce fa ride’!