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 2010  agosto 24 Martedì calendario

LA DIETA MEDITERRANEA È PATRIMONIO MONDIALE

La dieta mediterranea entra a pieno titolo nel patrimonio immateriale dell’umanità: è, infatti, di ieri la notizia della conclusione positiva del dossier avviato dalla Spagna e dall’Italia nel 2007, cui hanno fatto seguito la adesioni di Grecia e Marocco. Soddisfazione è stata espressa dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan: «È un grande successo per il nostro Paese, per la nostra tradizione alimentare e per la nostra cultura». «La Dieta Mediterranea - ha aggiunto - rappresenta uno stile di vita sostenibile basato sul mangiare i prodotti tipici del territorio in momenti conviviali con la famiglia o con gli amici: per l’Unesco questo insieme unico di pratiche alimentari, conoscenze e competenze tradizionali trasmesse di generazione in generazione, è un qualcosa di unico al mondo e va salvaguardato e valorizzato. La valutazione positiva dell’Unesco evidenzia come ormai a livello internazionale l’alimentazione e l’agricoltura siano sinonimi di cultura e debbono essere valorizzate al pari dei beni materiali».


«Con questo importante riconoscimento - ha sottolineato il ministro - l’Unesco ci invita a superare una concezione arcaica di cultura legata alla materialità degli elementi e ci invita a riflettere su quel patrimonio intangibile, fatto anche di tradizioni e pratiche agro-alimentari, di cui il nostro Paese può essere fiero nel mondo. Desidero ringraziare gli esperti del Ministero che in questi anni hanno lavorato con tanta passione e competenza ottenendo un risultato così significativo». La prestigiosa Lista dell’Unesco, che raccoglie gli elementi immateriali considerati unici al mondo, consta di 166 elementi, tra i quali il Tango argentino e la calligrafia cinese. Di questi, solo due italiani: l’opera dei pupi siciliani e il canto a tenore sardo. La Dieta Mediterranea, ove approvata definitivamente, diventerà così il terzo elemento italiano. Intanto, a proposito di alimentazione corretta e di diete, arriva una notizia: due bicchieri d’acqua prima dei pasti possono salvare linea e portafoglio.


Anche chi ha speso un patrimonio tra presunte pillole brucia-grassi e rimedi che promettono una linea invidiabile, da oggi può contare su un espediente economico, indolore e alla portata di tutti: il rubinetto. Infatti, i ricercatori americani capitanati da Brenda Davy, del Virginia Tech di Blacksburg, hanno dimostrato che bere due bicchieri d’acqua prima di sedersi a tavola aiuta a ridurre le calorie introdotte con la dieta, con una «sforbiciata» che si aggira tra le 75 e le 90 calorie a pasto. E così dimagrire o mantenere la linea diventa più facile. L’insolita ricerca è stata condotta su 48 persone tra i 55 e i 75 anni d’età, divise in due squadre: tutti rigorosamente «a stecchetto», ma con un gruppo che doveva attenersi alla regola dei due bicchieri d’acqua prima di ciascun pasto. Così, dopo tre mesi di dieta, il primo gruppo è dimagrito 3 chili in più rispetto all’altro: quasi 8 chili in meno, contro i 5 del secondo gruppo. A detta dei ricercatori il segreto è semplice: l’acqua riempie lo stomaco inducendo la sensazione di sazietà. Così berne due bicchieri prima di cominciare il pasto ci porta a mangiar meno, rendendo meno tortuosa la strada per conquistare una linea da copertina.